Capitolo 27

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Valeria's POV

Chiudo la porta senza chiave e mi siedo sul bordo della vasca, nel bagno a piano terra. Piango solo far uscendo quelle lacrime che ho trattenuto, che poi finiscono subito fortunatamente e lasciano spazio alle mie riflessioni.

Non capisco cosa lo blocchi, cosa lo faccia arrendere ancora prima di iniziare quella che sembra a tutti i costi una sfida, contro se stesso, contro l'impulso di stendermi con un bacio privandomi del prezioso ossigeno, quando in realtà si ferma sempre in tempo.

Non capisce che io vorrei svenire tra le sue braccia, è quello sarebbe un valido motivo per farlo...

Odio questo suo auto controllo, forse perché non riesco ad avere la stessa fermezza se ho lui vicino, a pochi millimetri dalle labbra e a pochi centimetri i nostri cuori che palpitano perfino all'unisono.

Eppure questo credo sia un chiaro segnale, non capisco perché debba sempre sbagliarmi su tutto, anche su una cosa che pare così ovvia: in realtà io gli piaccio, è palese, ma qualcosa lo spinge ad arretrare ogni qualvolta le nostre menti si collegano e i nostri pensieri diventano gli stessi.

Perché le nostre riflessioni non possono essere uguali, lui è adulto e deve tenere un certo ordine, se non nella sua testa almeno tra di noi, non vuole vederci vittime dei nostri sentimenti.

Agiamo con azioni differenti, forse per rimorso di coscienza, che io ho pulita, ma lui magari no... avrà qualche pena da scontare probabilmente, non in carcere ma con la sua anima, con il corpo, con i pensieri balenanti per la testa che vorrebbero fare tanto ma alla fine non possono nulla.

Batto una mano in fronte, cosa mi metto a dire, sto criticando una semplice scelta, quella di Alessio di starmi lontano, forse perché sa che mi farebbe soffrire...

E perché mai dovrebbe?

Forse ne soffrirei per debolezza personale, perché vederlo sempre accerchiato da ragazze che gli ronzano tra i piedi e che farebbero di tutto per essere guardate con quegli smeraldi luminosi, non credo mi farebbero spuntare un sorriso. E lui non so se le accontenterebbe, anche solo per sbaglio, come io per errore gli mollerei un ceffone accecata dalla gelosia.

Ci rimarrei troppo male, ne soffrirei sapendo che tutte possono fare dei pensieri impudichi sul mio ragazzo. Non li faccio nemmeno io, perché non ho il diritto, figuriamoci le altre sconosciute...

Cosa diamine blatero? Sono completamente fuori di testa... il sole ha distrutto gli ultimi neuroni che mi erano rimasti in zucca, ora sono completamente andati così come i sentimenti che sono sicura di provare per quell'uomo.

Razionalmente è troppo presto per un passo così importante, anche perché io non dichiarerò mai per prima ciò che provo, balbetterei e non ci riuscirei. Mi sto lasciando andare troppo, seppur sappia che ogni volta venga rifiutata... sembro non avere una dignità se continuo a insistere, ma non dipende da me, non inizio io il gioco di sguardi penetranti e illusori.

Alessio prima mi desidera ferocemente e poi se ne pente.

Io, che sono addirittura così timida e riservata, con tutti questi segnali non vorrei altro che quel ragazzo in cucina mi saltasse addosso tappandomi la bocca, da cui potranno uscire solo cavolate e domande inopportune... per rassicurarmi che tutti i dubbi siano infondati.

La Strada per la Felicità #iscrivilatuastoria2018 #Concorsodiscrittura2019 #cw19Where stories live. Discover now