Capitolo 53 ✔️

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Valeria's POV

Mi sveglio perché sento delle voci qui vicino, dei passettini piccoli e leggeri che si fanno poi sempre più persistenti, fino a terminare con un un grido.

<<Leria!>>

Marco salta sul letto, per fortuna senza fare troppo danno. Apro gli occhi sentendo la voce di mamma che ci dice di sbrigarci che Alice sta già facendo colazione e dobbiamo ancora farle gli auguri. Non mi preoccupo più di tanto, sono serena e con la coscienza a posto.

Ieri sera, dopo mezzanotte, sono andata nella sua camera. Ero in ansia e non sarei riuscita a dormire con il dubbio se ci avesse scoperto o meno. In quel caso, le avrei detto tutto, senza attendere la fine del suo compleanno. Le avrei dato questo enorme dispiacere, ma non è stato necessario. Io e suo fratello non avevamo fatto troppo chiasso nella stanza affianco, non ci ha sentiti. L'ho raggiunta impaurita e con il cuore a mille, con una scusa più che credibile già pronta. Come aveva predetto Matteo, dormiva beatamente, il pericolo era scampato.

Ero sulle spine perché mi aveva lasciata dicendo che avrebbe parlato con la madre, ero sicura che fosse ancora in chiamata con lei ma per fortuna era tra le braccia di Morfeo. Non stava fingendo, si vedeva proprio che l'avevo presa in contropiede e ne ero entusiasta. È stato scioccante vedere la scenetta comica che abbiamo messo in piedi.

Io incredula e felice abbracciavo la testa della mia amica, in silenzio, così forte che le ho fatto male, mentre esultavo dentro. Lei assonnata più di me che annuiva e accettava i miei molteplici "auguri", riuscivo a pronunciare solo questa parola. Grazie al cielo aveva sentito peggio di una donna sorda senza il suo apparecchietto all'orecchio, perché per di più dormiva!

Siamo state insieme veramente un paio di minuti, eravamo entrambe distrutte. Ho potuto fare una bella dormita di quasi nove ore, ne sentivo la necessità. Senza alcun pensiero in testa, mi sono diretta nella mia stanza e mi sono sdraiata su quel letto dove prima avevo ricevuto un ospite veramente inatteso, e la cosa strana è che non mi sono sentita affatto in colpa per essermi comportata in quel modo.

Merito di avere un po' di felicità, e se Matteo è disposto a donarmi il suo cuore io posso volentieri ricambiare. Sono rimasta sbigottita quando ha affermato che fosse per lui griderebbe ai quattro venti che vuole stare con me, e adesso pian piano sto pensando lo stesso anch'io. Le mie idee sono cambiate, completamente rivoluzionate. Il mio cervello sta facendo passi da gigante, sta umilmente chiedendo il permesso al cuore perché tutto ciò avvenga, senza più conflitti tra loro.

Questo è la dimostrazione che con la gentilezza e la pazienza, ma anche con un po' di perseverazione, si può ottenere tutto. Ho messo da parte l'orgoglio e qualsiasi briciolo di sentimenti che nutrivo verso quel biondino approfittatore. Adesso non fa più parte del mio presente, ma solo del passato. Il mio oggi è Matteo, e spero anche il mio domani, sempre.

Non so fin quanto possa essere stato sincero nell'espormi quelle parole, non ho capito se le pensasse sul serio, e se ci credesse fino in fondo a quella dichiarazione. Erano pensieri usciti dal suo cuore e non dalla mente? Perché quest'ultima potrebbe ingannare. Solo se la riposta è la prima, posso avere la certezza di potermi fidare ciecamente. Sarà l'inizio di una storia straordinariamente emozionante ma anche piena di lacrime, quando lui andrà via.

Non ci pensare, stupida, goditi il momento. Non sbriciare con un occhio per vedere cosa accadrà, ma guarda fisso lui quando lo avrai accanto a te: passeranno tutte le incertezze. Mio fratello mi scopre dal lenzuolo e mi tira per un braccio, riportandomi alla realtà. Sono costretta ad alzarmi senza neanche calzare le infradito e mi trascina così fino alla porta.

La Strada per la Felicità #iscrivilatuastoria2018 #Concorsodiscrittura2019 #cw19Where stories live. Discover now