CAP 12: assemblea nº 283

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La cena quella volta si tenne al "Burger Beach", il fast food di Beach City. Dovevano presentarsi lì alle 8:00, ma poiché Ametista era in ritardo, Jasper aveva dovuto aspettarla un dieci minuti fuori di casa: non si sarebbe mai presentata lì da sola. Dunque quando Ametista spuntò fuori, si fiondarono assieme verso la cittadina.

Entrarono nel locale, che era pieno: era domenica, nell'ora di punta. Inoltre nell'ultimo secolo Beach City era cresciuta davvero parecchio, arrivando a quintuplicare il numero dei suoi abitanti; senza contare che quello era il migliore fast food della zona.

Dopo avere sgomitato un po', videro in un angolo una tavolata con intorno delle figure colorate. Le Crystal Gems erano già tutte arrivate, e stavano aspettando Ametista.

Jasper raggiunse per prima il tavolo, si fece coraggio e le salutò. Le altre rimasero a bocca aperta, e tacquero. Tutti la fissavano, tranne Peridot, che si voltò verso Lapis; dunque domandò infastidita:

"E lei... che ci fa qui?"

"L'ho invitata io" rispose Ametista.

Nessuno disse nulla. Jasper era in imbarazzo, lo sapeva che non sarebbe dovuta andare là. Lei e Ametista rimasero immobili, aspettando che qualcosa accadesse.

Il silenzio con ogni probabilità si sarebbe protratto fino alla chiusura del locale, se Bismuth non si fosse decisa ad intervenire. Si alzò dalla sua sedia e si diresse verso il diaspro; tutti la seguivano con lo sguardo. Nonostante il locale fosse pieno, alle gemme sembrava che in quel momento esistessero solo quelle due. La gemma le si fermò davanti. La guardò in faccia e le disse:

"Senti..."

Jasper strinse i pugni, e si ripromise di non rispondere a nessuna accusa che le venisse rivolta. Qualunque sarebbe stata. E soprattutto di non reagire in modo violento davanti agli umani. Doveva restare calma. Non doveva attaccare né ribattere. Doveva resistere. Doveva mostrare che era una gemma nuova, che era diventata una gemma pacifica. Non una spietata combattente di un Diamante.

"... benvenuta tra le Crystal Gems, ragazza!"

Le disse sorridendo, e poi le tirò una pacca sulla spalla.

"Ma aspetta... non c'è abbastanza posto... vado a prenderti una sedia!" esclamò subito.

Jasper era rimasta un po' sconvolta. Ametista le tirò una gomitata e gridò:

"Dai grande Jasper... sei una di noi!"

Dopo, quando Bismuth si fu allontanata, le sussurrò, abbassando la voce:

"Adesso speriamo solo di non finire vicino alla Depressa..."

Quando la sedia fu aggiunta, ad Ametista venne una leggera angoscia. Purtroppo per lei, era proprio vicino alla Depressa che era finita. Alla sua sinistra, invece c'era Jasper, che aveva vicino a sua volta Bismuth. Dal lato opposto, Garnet era proprio di fronte a Perla, con vicino, in ordine, Lapis e Peridot.

Lapis tenne lo sguardo abbassato per tutto il tempo, pur di non incrociare quello del diaspro, mentre Peridot lanciava occhiatacce a Jasper. La situazione era parecchio imbarazzante.

A rompere il ghiaccio ci pensò Ametista, che chiese se qualcuno volesse ordinare qualcosa da mangiare. Tutti rifiutarono, anche la gemma verde, che di solito apprezzava particolarmente il cibo. Dunque Ametista fece per andare a ordinare per sé stessa; ma Jasper la fermò, per andare al posto suo. Saputo quello che l'amica desiderava per cena si alzò. Dunque Bismuth, abituata essendo l'unica lavoratrice tra le Crystal Gems, le porse i soldi, ma Jasper li rifiutò.

True love: trecento anni dopoWhere stories live. Discover now