11. investigazione

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L'indomani, quando mi svegliai, decisi d'incamminarmi da sola a scuola, visto che Sweet Pea era probabilmente arrabbiato con me dato il poco tempo che davo a disposizione per noi due.

Mentre mi avviavo a scuola, incontrai Toni, che mi raggiunse

<<hai avuto notizie sulla mamma di Cheryl?>>

mi chiese, corrucciai le sopracciglia

<<perché dovrei?>>

Toni mi guardò stupita,

<<dopotutto, sei imparentata con Penelope>>

mi spiegò, sospirai

<<Toni, devi capire che noi Blossom e Cooper siamo parenti di sangue, non di scelta>>

la ragazza annuii roteando gli occhi al cielo,

<<ma non sarò di certo l'ultima ad avere notizie, insomma, il black hood è tornato in gioco>>

aggiunsi, la ragazza sembrò felice di ciò, forse in parte era fiera del mio lavoro di giornalista e d'altra era felice che le avrei riferito notizie su Cheryl e la sua famiglia.

Quando arrivai a scuola, la prima cosa che feci, fu andare a cercare Veronica per chiederle informazioni, ma non la trovai, al momento, non vidi nemmeno Cheryl, che fossero entrambe le ragazze rimaste a casa Blossom?

Trovai Jughead, per i corridoi della scuola,

<<Jughead!>>

esclamai, il ragazzo si fermò e si voltò verso me,

<<hai saputo di Penelope Blossom?>>

Jughead annuii,

<<e sai dove sono Veronica o Cheryl? Sono venute a scuola?>>

continuai, il ragazzo sospirò preoccupato

<<è da quando la mamma di Cheryl si è ferita che non ho contatti con lei, sono preoccupato, se le fosse successo qualcosa?>>

ammise,

<<cosa pensi che le possa essere successo?>>

domandai

<<non ne ho idea, è ciò che mi preoccupa>>

disse, Jughead sembrava affranto, e nonostante non fossi rimasta in ottimi rapporti con lui capii che dovevo consolarlo,

<<ascolta, Jughead, quando Penelope è stata ferita dal black hood io ero con Veronica, poi Cheryl l'ha chiamata e le ha chiesto di venire da lei, probabilmente Veronica e Cheryl saranno insieme in questo momento, e Veronica avrà staccato il telefono per consolare Cheryl>>

spiegai l'ipotesi più logica posando le mie mani sulle spalle del ragazzo per rassicurarlo, lui fece un gran respiro ed annuii

<<probabilmente sarà così..>>

commentò tra se e se, io annuii e sorrisi per essere riuscita a tranquillizzarlo,

<<grazie Elizabeth>>

aggiunse per poi abbracciarmi, inizialmente restai ferma, immobile, confusa dal gesto, ma poco dopo ricambiai l'abbraccio, mi tornarono in mente i vecchi tempi, nel quale eravamo amici e io potevo confidarmi con lui senza nessuna paura, dopo poco, si creò un leggero imbarazzo tra entrambi e i nostri corpi si allontanarono

<<io vado in classe>>

dissi, lui annuii impacciatamente e mi salutò, io mi allontanai dirigendomi all'aula di letteratura.

south side cooper//ITAWhere stories live. Discover now