5. pop's

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dopo che Toni se n'era andata dal locale, Jughead si avviò al mio tavolo,

<<posso finirlo?>>

chiese il ragazzo indicando il frullato che la mia amica non aveva fatto in tempo a finire, con in mano il portatile con il quale scriveva, e scrive tutt'ora, le sue amate e macabre storie,

<<sei serio?>>

gli chiesi io con tono apatico,

<<Jughead Jones non scherza mai sul cibo>>

rispose sedendosi di fronte a me, sorrisi spontaneamente, in ricordo ai vecchi tempi passati con lui,

<<mi mancava il tuo sorriso>>

affermò, il mio volto ritornò serio, con la consapevolezza che non potevo mostrarmi tenera di fronte a Jughead dopo ciò che mi aveva fatto,

<<se ti fosse mancato veramente non mi avresti abbandonata>>

gli dissi io sorseggiando il mio frappé, il ragazzo sopirò.

<<okay, scusami Elizabeth, è questo quello che volevi sentire?>>

chiese disperatamente

<<è troppo tardi per le scuse, Jughead>>

controbattei, battendo le mani sul tavolo causando talmente tanto rumore da far voltare tutti i clienti del locale verso me, li ignorai e loro si rigirarono

<<allora cosa devo fare?>>

domandò,

<<niente, andartene>>

dissi aggressivamente, Jughead si allontanò dal tavolo.

Dopo qualche secondo, il ragazzo, ritornò

<<sai che c'è? È vero, ho fatto una cazzata ad abbandonarti ma non farò lo stesso errore una seconda volta, io resto qui, e so che la parte più oscura e sensibile di te è felice di ciò, Elizabeth>>

mi dice molto velocemente, risedendosi, di fronte a me,

<<quindi sei intenzionato a perseguitarmi?>>

gli chiesi, lui sospirò, spostando lo sguardo verso il tavolo

<<io resto qui, se tu te ne vai ti lascerò andare, ma sono sicuro che nonostante tu sia arrabbiata non vuoi andartene>>

alzai le sopracciglia alla sua affermazione, mostrava talmente tanta sicurezza

<<come fai a saperlo?>>

chiesi, sorseggiando il frappé

<<perché ti conosco, Elizabeth>>

a tali parole mi venne la pelle d'oca.

Il silenzio iniziò a regnare nel tavolo dove eravamo seduti uno di fronte all'altro io e Jug, nel mentre mi arrivò un messaggio, era Sweet pea

Betts, scusami per prima, devo dirti una cosa importante, possiamo vederci?

scrisse il serpent

dopo, ora sono occupata

risposi

<<chi è?>>

domandò Jughead, osservandomi mentre scrivevo al telefono che tenevo tra le mani

<<non sono affari tuoi>>

risposi seccamente,

<<no anzi, non dirmelo, provo ad indovinarlo>>

south side cooper//ITAWhere stories live. Discover now