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Ormai sono abituato al lavoro, e infatti la settimana non è stata così pensate come pensavo, anzi mi sono divertito un sacco, tranne per Tommy che continua a dare fastidio alla mia ragazza con delle battutine e delle frecciatine che la mettono in imbarazzo, ma lo fa solo per far vedere agli altri ragazzi che lui sa come prendere la ragazza ribelle, e per far ingelosire me che non posso prenderlo a calci, ma per nostra fortuna non ha detto niente a nessuno, e questo mi tranquillizza un po'; in segreto io e Jade continuiamo ad amarci senza smettere, anzi, ogni volta siamo sempre più innamorati, e io sono felicissimo, la amo da morire.

Questa sera c'è la discoteca, e io voglio essere elegantissimo per la mia principessa; penso di passare a chiederle se ha bisogno di una mano per fare qualcosa, ma poi mi ricordo che è con le sue amiche e che sicuramente la staranno aiutando loro, ogni tanto vorrei non ci fossero loro, così potrei consigliarle io cosa indossare o cosa mettere nella borsa per andare da sua sorella o semplicemente parlare all'infinito mentre siamo sdraiati sul letto uno affianco all'altra. Come sarebbe bella la vita se vivessimo insieme, e sto pensando di chiederle di venire a vivere con me, così ne io ne lei saremmo più soli.

Mi faccio una doccia e mi asciugo i capelli sistemandoli poi con cura ed infine apro il mio armadio trovando una camicia bianca e dei jeans lunghi neri, e sono perfetti per questa sera; voglio essere perfetto per lei, questa sera sarò la perfezione fatta ragazzo e sarò solo per lei, e non desidero altro che vederla.

Sto canticchiando mentre mi faccio la barba quando Leo bussa, lo faccio entrare «Di buon umore?» mi chiede «Già.» dico controllando di aver fatto un buon lavoro con il rasoio «Anche molto elegante.» nota mentre si allaccia la camicia «C'è una persona speciale, vero?» mi chiede «Eh già, molto speciale.» rispondo «Cosa festeggiate questa sera?» mi chiede «Tre settimane.» rispondo «Scommetto che sei felicissimo.» dice con un sorriso «Non immagini quanto, non vedo l'ora di abbracciarla.» dico sembrando sicuramente innamoratissimo «Immagino.» risponde continuando a sorridere «Tu hai qualcuno Leo?» gli chiedo «Si, la mia compagna a Huston, gestisce un centro per bambini orfani; quando ho tempo le do una mano.» dice «Scommetto che vi piacciono i bambini. Avete figli?» gli chiedo, sono curioso di conoscerlo meglio «Una bambina, Cecil, l'abbiamo adottata dal Congo.» mi risponde «Wow.» è l'unica cosa che mi viene, è davvero un bravo ragazzo «Tu?» mi chiede «No.» dico un po' in imbarazzo, penso di essere ancora un po' giovane per avere dei bambini «Giusto, non sei sposato, me l'euro dimenticato per un attimo.» si scusa «Per curiosità, che lavoro fai? È da un po' che me lo chiedevo.» dico interrompendo il silenzio che aleggia nella nostra stanza «Sono un giocatore di basketball, alleno anche i bambini e i ragazzi con problemi fisici. Mi diverto sempre un sacco con loro.» dice sorridente «Sicuramente senti la loro mancanza.» dico «Già, li porto sempre nel cuore. Ma dimmi di te, cosa fai nella vita?» mi chiede, sto per dirgli che sono un musicista conosciuto mondialmente e che tra non molto suonerò nella sua città natale, quando mi prende il panico: non posso dire niente di tutto questo, devo inventarmi qualche scusa «Io lavoro in uno studio di registrazione.» dico pensando a Larry, il mio migliore amico «Interessante, scommetto che è divertente incontrare musicisti tutti i giorni.» commenta «Già, molto.» rispondo sorridendo «Bene, io sono pronto. Inizio ad andare al locale, ci si vede Van. E mi raccomando divertiti.» dice facendomi l'occhiolino e poi esce sistemandosi i polsini della camicia.

Raggiungo il locale insieme ai ragazzi, tutti vestiti per bene per l'occasione, alcuni ridono divertiti, altri chiacchierano con tono moderato, e poi ci sono Tommy e i suoi amici, che passandomi affianco mi saluta:«Ciao Van, ma come sei elegante.» dice come prendendomi in giro «Mai quanto te, Tommy.» gli rispondo e poi il gruppetto procede e li sento fare dei commenti sulle ragazze, soprattutto sulla mia ragazza, il che mi irrita da morire.

Appena entro la cerco con lo sguardo, e quando la trovo vedo che è bellissima come sempre: indossa i jeans neri strappati con una maglia corta e le scarpe con il tacco, il tutto accompagnato da rossetto rosso e capelli mossi, è appena diventata la più bella meraviglia del mondo per me «Sei più bella che mai questa sera.» le dico raggiungendola e insieme andiamo al bancone ad ordinare da bere, è molto più alta adesso, tanto che mi arriva con la fronte al naso «Oggi siamo di complimenti, eh?» dice ridendo, mi limito a guardarla, è bellissima, soprattutto quando ride: le si illuminano gli occhi e il viso, rendendola ancora più bella, non riesco a resistere e la devo assolutamente baciare «Domani vai da tua sorella?» le chiedo appena ci stacchiamo «No, pensavo di tornare al campo questa sera, per questo non ho preparato niente.» dice e subito ho un'idea magnifica:«Sai come vedo bene la giornata di domani?» le chiedo «Come?» è molto curiosa «Io e te sul divano.» le dico sorridendo e facendo una qualche espressione buffa, lei sorride «Sarebbe bello, ma mi piacerebbe di più passare le giornate così dopo il campo.» dice «Perché non subito?» le chiedo, vorrei averla tutti i giorni in casa con me, ma ho paura che non sia ciò che vuole lei «Devo restare "lucida", non posso permettermi distrazioni.» dice senza aggiungere niente, so che c'è sotto qualcosa che al momento non mi vuole dire, e rispetto la sua privacy, ma soprattutto non è adesso il momento di parlarne «Okay, allora tra due settimane sarà il momento delle coccole.» dico accarezzandole il viso con la mano, lei sorride e mi sento fortunato ad averla, chissà dove sarei senza di lei.

Oxygen || Ryan Evan McCannWhere stories live. Discover now