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Alla fine mi arrendo e le racconto tutto, tralasciando che lui è famoso e quello che è successo ieri sera.
<<Quindi sei innamorata di un ragazzo che ha sette anni in più di te e che hai conosciuto al campo... bah, e io che pensavo fosse qualcosa di più interessante...>> dice alzando gli occhi al cielo, come annoiata dal mio racconto; beh, cosa voleva di più se è solo una settimana che lo conosco! Per caso una grande tragedia come Romeo e Giulietta o un amore come quello che avevano sperimentato Dorian Gray e Sibyl Vane nonostante fosse durato così poco? Quella ragazza pretende troppo da due neo-innamorati!

Ma parlando di Dorian Gray, la prima volta che avevo visto Ryan mi aveva ricordato molto lui: capelli biondi, occhi azzurri, sorriso un po' pazzo, ma divertito e seducente allo stesso tempo, aveva l'aria del menefreghista ma nonostante ciò doveva badare a una classe di bambini intenti a fare braccialetti (anche se poi non era andata così); già, sotto alcuni punti di vista e in certe situazioni, definirei veramente Ryan come Dorian Gray, anche perché con i suoi modi di fare e i suoi sorrisi sbilenchi mi affascina come mi ha sempre affascinato e colpito il personaggio del libro di Wild.

Siamo in un momento di silenzio, mentre io sono concentrata sui miei pensieri sulle similitudini e differenze tra Ryan e Dorian, quando il campanello suona fastidiosamente riportandomi con la mente a casa di mia sorella; lei si alza dal divano e dopo aver posto la solita domanda tipica di chiunque abbia una cornetta in mano (che sia il citofono, il telefono, o qualunque cosa) schiaccia il pulsante di apertura del cancelletto e della porta a vetri per entrare nell'edificio, anche questi producono un rumore insopportabile, e poi aspetta alla porta che il nuovo ospite arrivi. Che sia la persona con cui Kaila era al telefono prima?

Apre la porta e non mi giro a guardare chi entra, ma resto concentrata sul cellulare, cercando tra le notifiche qualcosa che mi distragga dalla nuova persona arrivata, quando mia sorella mi chiama, con i suoi rinomati modi molto gentili:<<Cerca almeno di essere educata e salutare!>> mi rimprovera fredda <<Mh... ciao.>> dico senza neanche badare tanto a chi ci sia alle mie spalle <<Lasciala perdere, è solo una stupida ragazzina.>> dice alla persona alla porta, che penso ormai abbia fatto entrare <<Ti sento, e stupida sarai tu.>> le rispondo in modo brusco e come direbbe nostra madre:"Non adatto per una signorina" ma io odio le buone maniere <<Che bel caratterino! Ho sempre pensato che fossi tu la persona più arrogante e stronza di questo mondo.>> dice ridendo una voce maschile, cioè il nuovo arrivato <<Sento anche te, e non c'è niente di divertente!>> esclamò girandomi per fulminare con lo sguardo chiunque egli sia; è un ragazzo sulla ventina, con al massimo un paio di anni in più di Kaila, con i capelli scuri e gli occhi dello stesso colore, la barba rasata e la pelle perfettamente abbronzata, ma non come un brasiliano, di una tonalità più chiara.

<<E tu chi saresti?>> mi alzo dal divano e mi avvicino un po' a loro due che sono ancora vicini alla porta, mentre aspetto che mi risponda osservo com'è vestito: pantaloni blu scuro, maglietta a maniche corte e con il colletto a V, forse si sente più figo, ma semplicemente non lo è nonostante un sacco di ragazze sbaverebbero dietro a questo tipo di persona <<Sono Brandon Hills, fi... ehm collega di Kaila.>> dice dopo aver ricevuto una gomitata da mia sorella <<Tu?>> mi chiede allungando una mano verso di me e sorridendo con un sorriso perfettamente bianco <<Jade.>> rispondo semplicemente <<È mia sorella.>> precisa Kaila <<Un'altra Hayes, eh?>> dice studiandomi quasi fossi un paziente venuto a farsi mettere i punti di sutura; <<Non siete poi così diverse.>> dice alla fine Brandon, lo guardiamo entrambe come se stesse scherzando dicendo qualcosa che potrebbe farlo esplodere con una bomba nucleare, ecco un'altra cosa su cui io e mia sorella siamo d'accordo: non ci assomigliamo!
<<Ma si dai, il colore dei capelli, un po' gli occhi, la corporatura...>> dice con una specie di sorriso che parla da solo:"Sono fottuto, è stato un piacere vivere in questo mondo" <<Allora, i miei capelli sono castani, mentre i suoi sono color rame.>> precisa Kaila con una piccola smorfia <<E i miei sono più belli dei tuoi, grazie per averlo ammesso.>> le dico facendo un po' la modesta, perché so quanto lei odi il fatto che i mie capelli siano di un colore più "tipico" della Gran Bretagna rispetto ai suoi <<Gli occhi, si, sono simili, se così vuoi definire le due tonalità verde dei nostri occhi. -dice- E come corporatura lei è tutta pelle e ossa, mentre io vado in palestra.>> dice come se fosse la cosa di cui vantarsi di più <<Okay, quindi, siete sorelle, vi assomigliate vagamente e ciao.>> riassume lui <<Esatto.>> diciamo quasi in coro e odio con tutta me stessa quando le nostre voci si sovrappongono.

Oxygen || Ryan Evan McCannWhere stories live. Discover now