♡7♡

2 0 0
                                    

La cerco addentrandomi tra i ragazzi che ballano a ritmo e facendomi largo a gomitate «Trovata» le dico all'orecchio quando la raggiungo «Non ci hai messo molto.» mi fa notare mentre le appoggio le mani sui fianchi, questo sembra innervosirla un po' e penso che sia perché non vuole che scoprano la nostra relazione, ed effettivamente non sarebbe bello se venissi cacciato lasciandola da sola ad essere ridicolizzata davanti a tutto il campo.

Passiamo le ore della discoteca a nasconderci tra la folla e inseguirci a vicenda, potremmo sembrare dei bambini che giocano a nascondino se non fosse che io sono adulto e lei è un'adolescente un po' cresciuta per giocare come i bambini, ma il bello è che ci stiamo veramente divertendo, sarà che ho bevuto un paio di birre, che non sono neanche tante, ma dubito che sia per questo; anche lei sembra divertirsi, non fa altro che ridere e mi piace vederla ridere, è così allegra e sembra dimenticarsi per una volta l'odio che prova per il mondo.

Verso le undici Leo annuncia che la festa è finita e che tutti devono tornare nelle proprie stanze e chi deve andare dalla propria famiglia può aspettare un taxi all'entrata del campus, l'orario mi sembra perfetto: non prestissimo ma neanche così tardi, ottimo per i ragazzi più giovani e anche per i più grandi che vorrebbero stare svegli fino a tardi e poi l'orario per andare dalle famiglie è accettabile, d'altronde è estate, le undici sono fattibili.

«Tu torni al campo o vai a casa?» le chiedo, Jade mi mostra il suo borsone «Vado da mia sorella, ma mi aspetta per domani, quindi non ho fretta.» mi risponde «Che ne dici di venire a casa con me, ti porto poi io a casa domani.» le propongo, lei non sembra molto convinta, ma io insisto dicendo che voglio solo passare dell'altro tempo con lei, e accetta; quando usciamo dal locale la abbraccio tenendomela stretta mentre aspettiamo sotto alla pioggia lieve, tipica della Gran Bretagna, che un taxi si fermi per portarci a casa, appena saliamo sul taxi lei controlla di avere tutto e poi partiamo diretti verso il mio appartamento.

Una volta a casa mia apro la porta e lascio le chiavi sul tavolino vicino alla porta, come sono solito fare; noto che Jade si è tolta le scarpe col tacco abbandonandole in un angolo, tornando alla sua normale altezza ovvero poco più in basso del mio mento, poi appoggia la borsa sul divano e dice che starà lì a dormire: non se ne parla nemmeno, a casa mia un'ospite non si può permette di dormire sul divano, specie la mia ragazza «No no, forse tu non hai capito che questa notte sarò io a non darti pace.» le dico avvicinandomi al divano e facendo probabilmente qualche faccia strana perché lei ne è un po' scioccata «Non dirai sul serio che...» fa per dire, ma la bacio prima che possa protestare o aggiungere altro, ci sporgiamo un po' verso il divano, ma la sostengo per non farla cadere «Si invece.» le sussurro all'orecchio come se fosse in segreto tra noi due da non rivelare a nessuno, neanche alle stelle che ci osservano dalla vetrata nel salotto.

La faccio sedere sul bordo del divano e la sollevo di peso prendendola per le cosce nude, cammino fino alla mia stanza e apro la porta spingendola con la schiena e una volta dentro la chiudo dandole un calcio, lascio Jade sul letto e accendo le lampade ai lati del letto per essere sicuri di non stare al buio; non chiudo la porta perché vivo qui da solo e non entrerà mai nessuno a disturbarci.
Inizio a spogliarmi e vedendo che lei è confusa e non fa lo stesso capisco che è la sua prima volta «Allora? Resti così? Come pensi di combinare qualcosa con i vestiti addosso?» dico scherzando, ma vedendo che non reagisce le sfilo il vestito di dosso e resto ad ammirare le sue forme, è veramente fatta bene, non c'è che dire «Wow!» è quello che riesco a dire, lei sembra vergognarsi un po' perché evita di guardarmi; la abbraccio per rassicurarla e pian piano la faccio sdraiare, dandole tanti baci per farla sentire tranquilla e al sicuro, non si deve preoccupare di me, non ho intenzione di farle niente di male.

Dopo un po' le chiedo se se la sente e quando mi da il consenso indosso la protezione, non voglio che resti incinta la prima volta che stiamo nello stesso letto, la guardo e le sorriso e dolcemente le chiedo se è pronta, lei annuisce e mi chiede di fare piano: è la sua prima volta «Immaginavo. Tranquilla, farò più attenzione possibile.» la rassicuro; facciamo l'amore, ed è la prima volta che non è solo una piacere del copro per me, c'è stato di più.
La faccio sdraiare sopra di me, la osservo mentre mi disegna dei cerchi sul petto ad occhi chiusi, è così tranquilla, sembra proprio un angioletto, sento il suo cuoricino battere forte e veloce mentre le accarezzo la schiena, quando apre gli occhi mi guarda e non posso che sorridere a vedere la mia piccola «Hey.» le dico piano, come se non volessi disturbare il suo sonno «Hey.» mi risponde facendo un piccolo sorriso dolcissimo.

Le ho raccontato della mia vita in Australia mentre le si chiudevano gli occhi per il sonno, e per un po' l'ho guardata mentre dormiva tra le mie braccia e l'unica cosa che riuscivo a pensare era a quanto fosse bella e a come fossi fortunato ad averla tutta per me, ero proprio al settimo cielo, poi le avevo accarezzato i capelli e infine mi ero addormentato sbavando, come purtroppo facevo sempre.

Penso di averla sentita prepararsi la mattina presto, ma non ricordo molto siccome stavo dormendo beatamente; quello di cui sono sicuro è che ho trovato il suo biglietto sul tavolo della cucina, l'ho riconosciuto dalla sua bellissima scrittura tutta rotonda prima di leggere il suo nome.
Non penso che nessuno mi avesse mai scritto un biglietto così bello e pieno d'amore, e rischiai quasi di commuovermi, dice:

Hey Ryan,
Eri così carino mentre stavi dormendo e quindi ho preferito non svegliarti.
Grazie per ieri sera, è stata la notte più bella della mia vita, grazie tante, mi piacerebbe tanto passare un altro momento così con Ite.
Mi piaci un sacco e penso di essere veramente innamorata di te,
La tua piccola
Jade
Ps.: mentre dormi sbavi hahaha

Ricordo di averla sentita darmi un bacio sui capelli, e penso di aver fatto il verso di un gatto che fa le fusa, e ho anche ricevuto la sua foto dove dormo beatamente con la bocca spalancata, è proprio vero: mentre dormo sbavo.
Penso che mi fossi innamorato di lei prima di ieri notte, ma sapere che anche lei prova lo stesso per me è la cosa più bella che mi potesse capitare, e mi rende così felice che potrei prendere una chitarra e scrivere una canzone solo per lei.

Oxygen || Ryan Evan McCannWhere stories live. Discover now