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Prendo un taxi per andare al campus, perché mi hanno ritirato la patente trovandomi alla guida in stato di ebrezza una sera, e mi hanno anche sequestrato l'auto.

Rimettere piede al campo non è mai stato più bello prima di oggi, perché oggi finalmente rivedo la mia piccola ragazza, e non vedo l'ora di abbracciarla.

Passo nella mia stanza per lasciare le mie cose, e incrocio Leo mentre sta uscendo «Hey biondino!» mi saluta dandomi il cinque «Leo.» rispondo sorridendogli di buon umore «Passato bene il weekend?» mi chiede «Si grazie, è stato spettacolare.» dico continuando a sorridere, penso che mi abbia preso per uno un po' rincoglionito «Avete avuto tanto da fare in questi giorni?» chiedo «No, sabato se n'è andata un sacco di gente, mentre domenica sono arrivate nuove persone, e la vita continua.» risponde, poi mi saluta dicendo che deve andare in ufficio a sistemare dei moduli, e io entro nella nostra stanza, che è molto silenziosa ed ordinata, si vede che sono qui raramente, oppure sarebbe un completo disastro.

Esco canticchiando siccome sono felice, e poi è una giornata calda a soleggiata, e non posso fare a meno di rallegrarmi; incontro per i corridoi ragazzi che mi salutano e mi danno il cinque, chiedo loro come stanno, oppure mi fermo a chiacchierare un attimo e infine auguro loro una buona giornata, sono proprio felice, poi mi ricordo che Jade è già tornata e penso di farle una sorpresa bussando alla sua stanza e magari potrei aiutarla a disfare la borsa e a mettere a posto le sue cose, o magari potremmo fare tutt'altro, chissà.

Cammino tranquillamente fino al corridoio dove c'è la stanza di Jade e passo accanto alle porte fischiettando, sento delle voci più lontane, verso le scale, sono di un ragazzo e di una ragazza, lei sembra star ridendo, ah com'è bello essere innamorati!

Mentre mi avvicino li guardo più attentamente, perché mi sembra di averli riconosciuti, e capisco di avere ragione appena vedo dei capelli color rame; il ragazzo insieme a lei è Tommy, le ragazze della sua età sono terrorizzate da lui perché fa sempre il cretino dando loro fastidio, e vederlo con la mia ragazza mi manda in bestia, vorrei prenderlo e rompergli un braccio intimandogli di allontanarsi dalla mia donna, ma subito dopo mi ricordo che non posso, così cerco di calmarmi e li raggiungo.

Quando sento Jade dire:«Io sono Jade, la ragazza che adesso ti spacca il naso se non la smetti di darmi fastidio!» capisco che non ha bisogno del mio aiuto, ma Tommy invece si, per lo meno se ci tiene a non finire all'ospedale; mi avvicino ai due e alla piccola folla di curiosoni che si è radunata a guardare la scena e li faccio andare via:«Cosa succede qui? Ragazzi andate fuori con gli altri. Jade non devi scaldarti con certe teste di cazzo, e Tommy lontano da lei, fila!» dico con tono autoritario, lui fa un sorrisino che dice chiaramente che è fottuto, e appena mi vede sparisce all'istante.

«Me la sarei cavata anche senza di te.» mi dice appena la raggiungo «Io penso che lui sarebbe stato fortunato a cavarsela con solo il naso rotto se non fossi arrivato io.» dico prendendola per mano, finalmente realmente felice per averla vista, ma lei mi lascia andare la mano e sono stupito: ho fatto qualcosa di male? «Cosa succede? Ti ho fatto qualcosa di male? Sei arrabbiata perché non volevi fare quelle cose sabato sera? Dal bigliettino non sembrava...» le dico avvicinandomi a lei per poterla anche solo sfiorare «No, Ryan, non è questo, è che... lascia stare, non lo so.» dice, è abbattuta, non sorride neanche più, si dirige alla porta d'uscita, ma in pochi passi la raggiungo e le metto le mani sulle spalle per tenerla ferma «Sono io il problema? Non dovevo intervenire? Sai almeno chi è Tommy?» le chiedo facendola girare verso di me, voglio che mi guardi in faccia mentre le dico che sono preoccupato per lei perché a lei ci tengo per davvero «No.» non so sinceramente come interpretare la sua risposta, se è riferito a tutte le domande, alla prima, alla seconda o all'ultima, non la capisco veramente quando fa così «Beh, -proseguo- Tommy è poco raccomandabile, qui lo conoscono tutti come il ragazzo più pervertito del campo e le ragazze hanno paura che lui si avvicini a loro.» le spiego in breve, merita una spiegazione per il modo in cui reagisco io, e non posso mentirle «Ho avuto paura di quello che potesse succederti quando ti ho vista con lui.» dico e sono spaventato mentre lo dico, avevo seriamente paura, non le sto dicendo una palla, adesso lei è tranquilla, non è più triste come prima «Ryan, non devi preoccuparti, ho diciassette anni, bado tranquillamente a me stessa, e poi ti pare che mi sarei anche minimamente lasciata sfiorare da quello lì?» dice sorridendo, mi rallegra e le sorrido anche io, poi lei mi abbraccia avvolgendomi con le sue esili braccia il busto e io la stringo delicatamente circondandole le spalle con le mie braccia «Anche io ti amo.» le sussurro avvicinandomi al suo orecchio con le labbra e la immagino arrossire e poi la sento sprofondare con il viso nella mia maglietta per nascondere il viso e ho la conferma che è realmente arrossita «Non nasconderti che sei bellissima.» le ricordo, poi mi allontano di poco da lei per vederla in faccia e le metto due dita sotto al mento per tirarle su il viso e i nostri occhi si incontrano, i suoi sono fantastici: verde acqua come a volte è il mare, sono semplicemente magnifici, le sorriso dolcemente e lei ricambia un po' timidamente, poi mi abbasso e la bacio teneramente, lei chiude gli occhi e lo stesso faccio anch'io, immagino una realtà dove io e lei siamo liberi di amarci senza preoccuparci degli altri, dove abbiamo la nostra favolosa vita di coppia in un posto lontano da qui e da tutti, dove ci siamo solo noi e il nostro amore.

Penso che in fondo questo sia il mio sogno al momento, il più bello che possa desiderare.

Oxygen || Ryan Evan McCannWhere stories live. Discover now