Jason

511 19 6
                                    

Jason ancora non ci credeva a tutto quello che era successo nell'arco di un giorno: aveva conosciuto Achille, la sua ragazza aveva tentato di ucciderlo e il suo migliore amico (che credeva morto) gli aveva salvato la vita.

"Ehilà ragazzo saetta!" Leo si avvicinò sorridente e accompagnato da una ragazza con lunghi capelli color castani e grandi occhi castani.

"Leo!!" Jason gli corse incontro al colmo della felicità.
"Quanto diamine ci hai messo a tornare"

Lo strinse a se, ma quel momento felice durò poco.
Solo allora si accorse di Percy a terra, col braccio imbrattato di sangue

"O dei" esclamò Jason sciogliendo l'abbraccio e chinandosi su Percy "Frank l'ambrosia , presto!"

Frank, appena ritornato umano, rispose con una punta di panico "L'ho lasciata nella camera d'albergo, dobbiamo portarlo li"

Percy aveva gli occhi semichiusi e parlava con una voce bassissima, quasi delirando.

Jason poté giurare di aver sentito Percy chiedere scusa ripetutamente

Achille intervenne in quel momento
"Non farete in tempo, la mia capanna è qui vicino ed è ripiena di ambrosia e nettare"

Si girò attorno "Dobbiamo portare anche questi qui, però"

Ulisse,Annabeth, Piper e Hazel erano ancora privi di sensi.

Jason sentì una forte stretta al cuore quando vide la sua ragazza priva di sensi stesa a terra.

"Posso trasformarmi in un drago, ma non c'è posto per tutti"disse Frank

"Ehi, pretore" disse Leo con quel suo sorriso furbo "Credi che sono arrivato a piedi?

~~~~~~~~~
Pochi minuti dopo Jason cavalcava i venti con due draghi che sembravano scortarlo. Uno era il suo amico Frank con sopra Achille, Annabeth, Hazel e Ulisse.

Mentre sul torso di Festus c'erano Leo e Calipso, vicino la testa del drago, mentre negli artigli del drago c'erano Percy e Piper, ancora semisvenuta.

"Lì" Achille indico un punto su una collina sotto di loro "Scendi, figlio di Ares"

Jason fu il primo a scendere e spalancò subito la porta con l'aiuto dei venti.

Mentre rovistava in ricerca dell'Ambrosia, entrarono Calipso, Frank e Percy , con l'ultimo semisvenuto che si sorreggeva a fatica.

"Ragazzi ci penso io a Percy , voi controllate come stanno le altre due ragazze"

Calipso si mise subito all'opera , mentre Jason , con in mano l'ambrosia e il nettare, correva cercando la sua Piper.

"Jason di qua!" Leo sventolava le braccia per farsi notare dal figlio di Giove

"Leo, come sta?"Jason si inginocchiò accanto a lei, accarezzandole i capelli

Leo sorrise "È solo svenuta, bada a Miss Mondo mentre vado a controllare Annabeth e Hazel"

E si allontanò a grandi passi.

Jason aprì leggermente la bocca di Piper e le verso il nettare. Il viso le si fece di un colore più acceso e strinse forte la mano di Jason.

Troppo forte.
Piper aprì gli occhi e scrutò torva il figlio di Giove.

"Ehm, Pip " Jason cercò di mettere su il suo miglior sorriso di scuse, senza risultato.

Piper lo osservò con quei suoi occhi caleidoscopici per un po', con un'espressione impassibile sul viso.
Dopodiché si alzò a sedere e si allontanò scendendo un po' lungo la collina. Jason la seguì nella confusione più totale. Quella ragazza era l'unica persona al mondo che lo facesse sentire così insicuro e privo di difese.

Percabeth:significato oscuro Where stories live. Discover now