capitolo 19

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La sua risata allegra, mi fa sorridere. Sono felice che non si sia incupito  per il mio.. problema.
Siamo rimasti in camera mia a parlare e scherzare, ride ancora più forte quando dice che avrebbe voluto sbattere la testa del professore di inglese sulla cattedra mentre spiegava. Rido anch'io contagiata da Harry.
Sono contenta che abbia cambiato argomento, forse si sentiva a disagio come me e non aveva idea di come affrontare la cosa.

"quella lezione non è stata la stessa senza di te" mi confessa.

Sorrido e sento il mio battito accelerare.
Rimango a guardare i suoi occhi che mi hanno tanto colpita senza riuscire a distogliere lo sguardo dal suo verde intenso, mi sento quasi incatenata.
È la prima volta che lo guardo per più di qualche secondo senza arrossire o abbassare lo sguardo.

"forse potremmo continuare quello che abbiamo iniziato ieri sera" sussurra con voce roca.

Spalanco gli occhi senza sapere cosa rispondere. Quelle parole mi provocano brividi in tutto il corpo.
Deglutisco quando mi tocca il braccio dolcemente, sento il cuore esplodermi nel petto mentre continua ad avvicinarsi a me e per un momento credo che anche lui riesca a sentirlo.

Il campanello mi fa sussultare e mi riporta velocemente alla realtà.
"dev'essere mia mamma" dico e mi alzo dal letto.

"devi proprio aprire?" mi chiede facendo il muso, caccia in fuori il labbro inferiore. È adorabile.
Ridacchio e scendo le scale con lui che mi segue.

Apro a mia mamma, entra in casa spiegandomi che aveva dimenticato le chiavi, per questo ha suonato.
Si dirige verso il salotto e appoggia la borsa sul divano.
Quando vede Harry fa un piccolo sorriso, non saprei dire se sia falso o sincero.

"oh ciao Harry" lo saluta.

"signora Edwards" Harry sorride cordiale.
L'aria è tesa in questo salotto e io mi sento terribilmente a disagio con mia mamma e Harry nella stessa stanza che si guardano.
Penso che non si piacciano molto.

"mangi qualcosa con noi Harry?" chiede mia mamma interrompendo il silenzio.
Sono sorpresa che gli abbia proposto di rimanere a cena, apprezzo il suo sforzo di essere gentile, ma vedo da come si comporta dalla sua faccia che non si fida del ragazzo riccio.

"grazie dell'invito, ma adesso dovrei andare" balbetta Harry.
Rimango delusa dal suo rifiuto, ma in un certo senso è meglio così, una cena con loro due sarebbe imbarazzante e io avrei lottato per tutto il tempo per portare avanti una conversazione.

Saluta mia madre prima di raggiungere la porta seguito da me.
Mi sarebbe piaciuto passare la serata con lui.
Prima che possa parlare mi prende il viso tra le mani e preme le sue labbra morbide sulle mie. Rispondo incerta al bacio così delicato che mi sembra frutto della mia immaginazione, apro gli occhi per un attimo per vedere il suo viso perfetto, lui è qui con me.
Il bacio diventa più intenso, porto le mani dietro la sua testa, tra i suoi riccioli.
Vorrei che non finisse mai, ma alla fine sono io a staccarmi. Ho il fiato corto.

"a domani splendore" dice con voce dolce.

"ciao Harry" sussurro e lui esce.
Quando chiudo la porta ho ancora il cuore che batte forte contro il mio petto, aspetto che torni ad un ritmo regolare prima di tornare in cucina da mia mamma.

Prepariamo la cena in silenzio e poi ci sediamo a mangiarla.
"papà non mangia con noi?" chiedo con un filo di voce.

"no, penso che tornerà tardi" si incupisce.

"oh" sospiro  e riprendo a spostare la pasta da un lato all'altro del piatto con la forchetta.
Non ho più fame.
Dopo la cena mi rifugio in camera mia e mi butto sul letto.
Mi addormento presto pensando a riccioli e occhi verdi.

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