capitolo 6

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La sua mano mi accarezza la guancia.

Deglutisco.

Quel contatto dolce basta a farmi accaldare.

Si allontana dal mio viso e mi guida al centro della stanza prendendomi per mano.

Rimango abbastanza spiazzata.

"che fai?" gli chiedo con voce incerta.

"voglio ballare con te" sorride facendo apparire due fossette che non avevo notato sul suo splendido viso.

Gli danno un'aria innocente e dolce, come se fosse un bambino felice.

Fisso per qualche secondo le nostre mani unite.

La mia è così piccola rispetto alla sua.

Mi attira a sè e io appoggio la mano sulla sua maglia bianca per non scontrarmi contro il suo petto.

Ci muoviamo a ritmo della musica martellante come le altre persone nella stanza.

L'alcool mi aiuta a ballare con più sicurezza, normalmente mi vergognerei.

Harry mette le mani sui miei fianchi accompagnando i miei movimenti.

Il suo profumo mi riempie i sensi aiutandomi a rilassarmi.

Alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi verdi fissi nei miei.

Dopo qualche secondo devo distoglierlo perché sto arrossendo.

La sua mano destra scivola più giù stringendo leggermente il mio sedere.

Sussulto per la sorpresa.

Harry ridacchia per la mia reazione.

Si avvicina al mio viso lasciandomi dei baci dolci e sensuali sul collo.

Sono tesa e agitata.

Non sono abituata a ricevere questo tipo di attenzioni.

Le azioni travolgenti di Harry mi fanno mancare il respiro.

Come fa ad avere questo effetto su di me?

Mi sento in soggezione, ma allo stesso tempo bene tra le sue braccia forti.

Si stacca dal mio collo e ritorna a guardarmi negli occhi.

Le sue iridi color smeraldo mi fanno perdere la cognizione del tempo.

Mi sembra che ci sia solo lui e che la musica sia lontana da me.

Il battito del suo cuore è calmo e lento sotto la mia mano, a differenza del mio che sembra scoppiarmi nel petto.

Il suo viso perfetto è a pochi centimetri dal mio, le sue labbra stanno per incontrare le mie. Per un momento penso che potrei baciarlo, potrei lasciarmi andare, ma lo spingo via.

Harry sembra sorpreso. Probabilmente non è mai stato rifiutato. In effetti nessuna ragazza sana di mente lo respingerebbe.

"vorrei bere qualcosa" mi affretto a dire anche se come scusa fa cagare.

"certo, vado a prenderti qualcosa" dice con voce dolce e si allontana verso la cucina.

Respiro profondamente e cerco di pensare adesso che la mia mente non è annebbiata dalla sua presenza.

Decido di allontanarmi e nascondermi da lui. So che è scortese, ma è troppo soffocante, ho paura di quello che ho provato quando mi ha stretta a sè.

Inizio a camminare guardandomi intorno.

Persone ubriache ballano al centro della stanza o pomiciano. Altre beveno o fumano.

Sono decisamente nel posto sbagliato, ma ormai sono qui.

Improvvisamente mi fermo.

Seduti su un divanetto bianco ci sono due ragazzi intenti a baciarsi.

Quando la ragazza dalla chioma rossa si

stacca dalle labbra del ragazzo lo vedo.

James.

Rimango come pietrificata, incapace di muovermi, anche se vorrei correre via, lontano. Le mie gambe non rispondono.

I miei occhi si riempiono di lacrime annebbiandomi la vista.

Mi copro la bocca con le mani.

James sposta una ciocca di capelli rossi che le erano caduti sugli occhi dal viso della ragazza.

Le sorride dolcemente.

Io non riesco a muovermi.

Mi viene da vomitare.

Mi sento morire.

Credevo di averlo dimenticato, di essere riuscita a guarire le ferite che mi aveva procurato col suo rifiuto.

Ma mi sbagliavo.

Le cicatrici fanno ancora male.

Il dolore al petto che provo in questo momento è straziante.

Sussulto quando una mano mi tocca la spalla. Mi giro per incontrare il sorriso spavaldo di Harry e le sue iridi verdi.

Il suo sorriso svanisce quando vede che sto piangendo silenziosamente.

"che succede?" mi chiede con tono preoccupato.

"niente" asciugo le lacrime sulle mie guance e guardo in basso. Non voglio che mi veda debole, vulnerabile.

Mi alza il mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

"ma stai piangendo" sussura.

"portami a casa, per favore" la mia voce è rotta, appena udibile.

Invece di rispondermi Harry mi prende per un braccio e mi guida verso l'uscita.

Saliamo sulla sua Range Rover nera parcheggiata sull'altro lato della strada.

Durante il viaggio nessuno dei due parla, il silenzio è interrotto solo dai miei singhiozzi spezzati.

Harry non mi chiede il motivo del mio pianto e gliene sono grata.

Mi vergogno tantissimo in questo momento, non voglio che lui mi veda così, ma non riesco a non piangere, così cerco di farlo nel modo più silenzioso possibile.

Probabilmente penserà che sono  patetica. Sicuramente lo pensa.

Harry si ferma davanti a casa mia sotto mie indicazioni.

"grazie mille per il passaggio Harry" dico timidamente giocherellando con le mie dita.

"figurati" si sposta verso di me e lascia un bacio dolce sulla mia guancia che mi fa sciogliere. Chiudo gli occhi quando le sue labbra indugiano qualche secondo sulla mia pelle.

Per un momento è riuscito a farmi dimenticare i miei problemi.

"ci vediamo Abbie"

"ciao Harry" gli sorrido ed esco dalla macchina.

ecco a voi il capitolo lol.

da adesso le cose saranno più interessanti ehehe.

votate e commentate :)

baci.

Silvia

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