capitolo 9

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Quando arrivo a casa sono davvero stanca,  ho intenzione di buttarmi sul letto e non alzarmi fino a domani mattina.

La vista di una macchina nera abbastanza familiare davanti al mio vialetto mi fa sobbalzare.

Harry è appoggiato alla fiancata dell'auto.

No.

Ma che diavolo?

Mi avvicino e lo guardo accigliata.

"ciao" dico diffidente.

Lui fa un cenno del capo.

"perché sei a casa mai?" lo guardo negli occhi.

"ti stavo aspettando" sorride.

Continuo a non capire cosa voglia da me.

"vorrei portarti fuori domani sera" dice con voce roca.

Spalanco gli occhi chiedendomi se sia stupido.

"no grazie" rispondo decisa.

"invece si" si avvicina al mio viso.

"ti ho detto di no" incrocio le braccia.

"so che vuoi venire" dice spavaldo.

Inizio ad innervosirmi.

"perché fai così?" quasi urlo arrabbiata.

"così come?" ridacchia e aspetta che risponda.

Non può prendermi in giro in questo modo.

Apro la bocca per parlare, ma lui mi dà le spalle e prende un pacchetto sul sedile della macchina.

"vengo a prenderti alle 8" ignora il mio rifiuto.

Faccio un passo indietro, se pensa che esca con lui non ha capito niente.

Harry mi afferra il braccio prima che possa allontanarmi e mi mette il pacchetto tra le mani.

"aprilo quando sarai in camera tua" mi fa l'occhiolino. Rimango distratta per un attimo da quel gesto, ma mi riprendo subito.

"non uscirò con te, Harry" gli urlo in faccia.

Invece di rispondermi sale in macchina e se ne va, lasciandomi là come una stupida, a bollire di rabbia.

Ha bisogno di qualche cura.

Entro in casa furiosa e salgo in camera mia, evitando lo sguardo confuso di mia madre.

Chiudo la porta e mi butto sul letto stringendo il pacchetto tra le mani.

Lo apro strappando la carta.

Quando vedo la familiare stoffa blu notte rimango spiazzata.

È il vestito che Harry ha comprato nel negozio.

La mia mente è un groviglio di pensieri e la mia rabbia si trasforma in confusione totale.

Lo tiro fuori e lo osservo. È proprio lui.

Il mio telefono vibra, è arrivato un messaggio. Sblocco lo schermo e vedo un numero che non conosco:

"indossa il mio regalo domani sera ;)"

-Haz

***

Il giorno dopo mi sveglio prima delle altre mattine. Posso fare le cose con calma senza paura di arrivare in ritardo un'altra volta.

Dopo essermi lavata e vestita scendo per fare colazione.

Decido di provare a fare i pancakes, mi mettono di buon umore.

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