capitolo 2

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Divento improvvisamente nervosa e mi sto già pentendo per quello che sto per fare.

Lo vedo seduto su un muretto in compagnia dei suoi amici. Sta ridendo, ha davvero un bel sorriso. Rimango immobile a guardarlo.

Indossa un paio di jeans chiari e una camicia nera con i primi bottoni aperti che lasciano intravedere il suo petto abbronzato.

Si sistema il ciuffo biondo con le mani, lo fa spesso e mi piace particolarmente questo gesto.

Vorrei essere io a passargli le dita tra i capelli per spostarglieli dal viso.

Sorride ad una battuta dell'amico ed io sento le farfalle nello stomaco.

"Abbie? ti sei incantata?" ride Jade.

Le sue parole mi riportano alla realtà

"ho cambiato idea" mi affretto a dire.

"oh andiamo" e mi spinge verso di lui, forse con troppa forza perché mi ritrovo a pochi metri da James.

Jade ridacchia e io la fulmino con lo sguardo, ma si gira ed inizia a camminare lasciandomi sola.

Nel frattempo James si è accorto di me, mi saluta con la mano.

Cazzo. Adesso devo per forza andare da lui. Jade me la pagherà.

Inizio a camminare verso di lui col cuore che rischia di scoppiarmi nel petto. Mi ripeto mentalmente che cosa devo dirgli per evitare di sembrare un'idiota totale.

"ehi Abbie, come va?" mi sorride.

Oddio. Fatti forza.

"bene dai, tu?" guardo i suoi meravigliosi occhi marroni e acquisto un po' di sicurezza.

"tutto ok, hai bisogno di parlarmi?" sono costretta a distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Così mi concentro sui movimenti delle sue labbra quando parla.

No. Ancora peggio, idiota.

Mi rimprovero.

"s-si.." rispondo dopo qualche secondo di silenzio.

Si allontana un po' dal gruppo di amici e mi invita a fare lo stesso appoggiando una mano sulla mia spalla.

Questo mi provoca brividi lungo la schiena e il mio stomaco si attorciglia.

"quello che volevo dirti è.." nella mia mente ora c'è il vuoto. Com'è possibile? Avrò ripetuto quel fottuto discorsetto almeno 30 volte ed ora non me lo ricordo.

Sono costretta a improvvisare.

"sei un ragazzo molto simpatico e affascinante, sei sempre stato gentile con me e andiamo abbastanza d'accordo"

lui continua a sorridere.

"tu mi piaci molto, non solo come amico.. mi piacerebbe conoscerti meglio e.. qualche volta potremmo uscire se ti va?" dico tutto d'un fiato e forse anche troppo velocemente. Si vede che sono nervosa.

Il sorriso scompare lentamente dal suo volto. Perfetto.

È a disagio, lo vedo. Non sembra contento di quello che gli ho appena detto.

Cazzo. Perché mi sono illusa? Avrei dovuto saperlo. Ho fatto un'enorme cazzata. È ovvio che non gli piaccio.

ma ormai è fatta, non posso tornare indietro.

"Abbie" mi guarda quasi con compassione.

Non voglio che provi pena per me.

"anch'io penso che tu sia una ragazza fantastica, ma.." si strofina la parte dietro del collo dal nervosismo, mentre io continuo a torturarmi unghie e pellicine. È un vizio che ho sempre avuto.

"ti vedo come un'amica, non riesco a immaginarti come qualcosa di più"

Con queste parole mi ha uccisa.

Sento il mondo crollarmi addosso e non so se riuscirò a reggerne il peso.

Le lacrime stanno per scendere, tra poco inonderanno le mie guance.

Devo andarmene da qui. Scappare.

Non voglio crollare davanti a lui.

"okay, ho capito" riesco a dire con la voce spezzata dal dolore e dalla vergogna. guardo in basso. Non ce la faccio a incontrare il suo sguardo.

"mi dispiace" sussurra piano. So che gli dispiace veramente, ma non posso convincerlo a stare con me se non lo vuole. E non vorrei stare con qualcuno che non prova niente per me.

Gli faccio un piccolo sorriso e incrocio I suoi occhi castani. Grosso errore.

Quello che era rimasto del mio cuore si frantuma in mille pezzi. Cadono a terra. Riesco quasi a sentirne il rumore. Cadono vicino ai suoi piedi, ma lui non li raccoglie. E nessuno lo farà. Nessuno si prenderà la briga di dover aggiustare il mio cuore, di rimettere insieme i pezzi.

Mi sento vuota adesso.

Gli do le spalle e inizio a camminare per allontanarmi da quella situazione.

Lascio là il mio cuore. Non mi serve più.

Appena giro l'angolo e so che non mi può più vedere inizio a correre e i miei occhi si riempiono di lacrime che non riesco più a trattenere. Scendono lungo le mie guance facendomi colare quel poco di trucco che mi ero messa stamattina per essere più carina.

Vorrei correre per sempre, voglio scappare dalla mia vita, mettere più distanza possibile tra me e quello che mi fa stare male. Non si può fuggire dalla propria vita. Ma io lo vorrei.

Supero un gruppo di ragazzi. In mezzo a loro c'è anche Jade che mi vede e sembra capire tutto. Mi chiama, ma io continuo a correre.

Arrivo al bagno. Lei mi sta seguendo e continua a chiamarmi.

Ci entro e mi chiudo a chiave.

Jade  bussa con forza alla porta, ma io non ho intenzione di aprire.

Sto piangendo silenziosamente, anche se non riesco a trattenere qualche singhiozzo.

"Abbie apri questa cazzo di porta" urla.

Forse dovrei farlo prima che la sfondi.

Sospiro e abbasso la maniglia.

ciao a tutti♡

volevo solo dire che tengo moltissimo a questa storia, forse perché è la prima che scrivo o forse perché il protagonista è Harry (che entrerà in scena tra un po'), ma è davvero importante. Ci sto mettendo il cuore.

fatemi sapere cosa ne pensate per favore così continuo.

votate e commentate♡

un bacio.

Silvia

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