capitolo 14

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Mentre entro a scuola mi tornano in mente i momenti trascorsi con Harry durante la cena di ieri, è stato una serata piacevole e mi sono divertita.

Uscire mi fa bene.

Cammino per il corridoio con un piccolo sorriso sulle labbra, sono di buonumore per la prima volta dopo molti giorni e stranamente l'idea di dover affrontare le ore di lezione non mi pesa.

"Abbie" sento una voce familiare chiamarmi, mi giro e sorrido alla mia amica.

" Jade" la saluto con un bacio sulla guancia.

"come stai tesoro?" mi chiede dolcemente.

"abbastanza bene, anzi bene" la tranquillizzo.

A volte mi piace come si preoccupa per me, mi fa sentire importante.

"mi fa piacere sentirlo" mi sorride mentre camminiamo insieme verso le classi.

"cos' hai alla prima ora?" le chiedo.

"inglese, e tu?" tira fuori il telefono dalla borsa e controlla il suo aspetto con la fotocamera interna. Sorrido, è sempre bella, non deve preoccuparsi.

"arte" abbiamo solo tre lezioni insieme: matematica letteratura e scienze.

"bhe allora ci vediamo all'uscita, Abbie"

mette su un finto broncio.

"si, a dopo" la saluto e mi dirigo verso la mia classe.

Arte è sempre una lezione piacevole perché Niall e Liam frequentano il mio stesso corso.

Entro e mi siedo al posto vuoto vicino al ragazzo biondo.

Lo saluto e lui mi sorride.

Niall è sempre così sereno e spensierato, non capisco come faccia, ma la sua allegria è contagiosa.

Arriva anche Liam e si siede dietro di noi.

Lui invece è la persona a cui potrei dire tutto, anche se non lo faccio perché la persona con cui mi confido di solito è Louis, ma so che posso contare su di lui e questo mi rassicura.

Il professore ci spiega che dobbiamo riprodurre il quadro appeso vicino alla lavagna.

Mi metto al lavoro, ma non riesco a concentrarmi molto perché continuo a parlare con i ragazzi.

Cerco di sbirciare il foglio di Niall, ma lui lo copre velocemente.

"dai fammi vedere" piagnucolo.

"no Abbie" scuote la testa ridendo.

"e quello cosa sarebbe?" chiede Liam indicando il mio dipinto.

"è un cane, non si vede?" osservo il mio foglio aggrottando le sopracciglia.

"non è molto somigliante all'originale" ride.

In effetti.

"non sono un'artista" protesto.

Continua a ridere.

Mi prende in giro anche per la forma dei piedi della ragazza che ho dipinto.

Mi fingo offesa e torno a concentrarmi sul quadro.

Alla fine della lezione usciamo e ci salutiamo dirigendoci verso classi diverse.

Le altre ore sono terribilmente noiose e passano fin troppo lente.

Quando anche l'ultimo corso termina, incontro Jade che mi aspetta all'uscita della scuola.

"stasera andiamo a mangiare qualcosa e poi al cinema, vieni anche tu?" mi chiede.

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