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-Perchè mi hai fatto venire qui se poi non vuoi che tocchi nulla?-sbuffò Derek per quella che gli sembrò la millesima volta.

-Io in realtà non ti ho chiesto di scendere. Ho solo detto che pensavo di preparare la cena e tu hai fatto tutto da solo.-ribattè Stiles distrattamente mentre si spostava con destrezza da una parte all'altra della cucina, borbottando tra sè di tempi di cottura e coperchi.
Derek sospirò, affondando ancora un po' di più nella sua sedia e osservando con scarso interesse le pentole che borbottavano sul fuoco.

-Almeno posso sapere con cosa tenterai di uccidermi?-

Stiles si girò, un sorrisetto furbo stampato sulle labbra piene e gli occhi scintillanti di chi sapeva di avere il coltello dalla parte del manico. Derek si ritrovò per un attimo stordito da quell'espressione, trovandola stranamente seducente. Ci vollero le successive parole di Stiles per trascinarlo fuori da quel momentaneo stordimento.
-Niente affatto.-negò il più piccolo, voltandosi nuovamente verso i fornelli e canticchiando a mezza bocca un motivetto.
Derek deglutì, scacciando dalla mente i pensieri che aveva formulato un attimo prima con la stessa facilità con cui erano sorti. La prima volta che aveva visto Stiles, le mani piccole appoggiate sul suo petto e gli occhi sgranati di chi sapeva di essere stato beccato con le mani nel sacco, aveva pensato "ragazzino". La seconda volta, in quel cimitero desolato, a "ragazzino" si era aggiunto "problematico". E solo in quel momento notava un altro particolare, un altro aspetto di Stiles: era un ragazzino problematico, ma terribilmente affascinante nella sua particolarità.

-È la tua cena di benvenuto.-disse dopo qualche minuto di silenzio il più piccolo, distraendo Derek dai suoi pensieri.-Non siamo partiti con il piede giusto.-aggiunse, voltandosi a guardarlo e, subito dopo aver incrociato il suo sguardo, tornando a prestare attenzione ai fornelli. Il più grande notò distrattamente le sue orecchie arrossate.-E non posso garantirti che non ti creerò altri problemi in futuro. Ma almeno voglio provare a dare retta a mio padre e a dare una possibilità a questa...mmh...cosa della guardia del corpo.-

-Dovrei ringraziarti?-domandò Derek, sorridendo leggermente alle parole del ragazzino.

-No.-rise Stiles.-Anche perchè con tutta probabilità ti darò così tanti fastidi che rimpiangerai di aver firmato quel contratto di lavoro.-aggiunse, girandosi nuovamente con quel sorrisetto furbo che gli piegava le labbra e per cui Derek sapeva già che avrebbe avuto un debole.

-Non capisco se questa è una cena di benvenuto o una specie di dichiarazione di guerra.-replicò Derek, sorridendo a sua volta.

Stiles scosse la testa, inclinando il collo per dare sfogo a una risata divertita.-Assaggia e poi decidi.-suggerì, spegnendo i fornelli con dei movimenti veloci e pulendosi le mani su un panno posto sul ripiano.


Derek non sapeva un granchè di cucina. Quando ancora abitava a casa di suo zio era Laura a cucinare per tutti. Lui e Peter altrimenti sarebbero probabilmente sopravvissuti a cibo d'asporto.
Quando poi si era trasferito nel suo loft, quattro anni e mezzo prima, aveva imparato le basi della cucina (uova e bacon per la colazione, qualche piatto semplice) giusto per non morire di fame e per il resto si era sempre limitato a mangiare cibo congelato o da asporto. Che probabimente non era la scelta più indicata per la sua salute, ma non se ne era mai preoccupato più di tanto. Il cibo era cibo dopotutto.
O almeno così pensava, perchè quello che Stiles aveva preparato non era cibo. Era una fottuta meraviglia.
Il ragazzino gli aveva servito quelli che a prima vista sembravano maccheroni al formaggio ma che in realtà erano probabilmente una droga di nuova generazione. Il sapore era leggermente speziato, il formaggio filante al punto giusto e l'insieme risultava paradisiaco.
Stiles lo aveva guardato mangiare per tutto il tempo, attendendo impazientemente un giudizio.

-Perchè diavolo lasci che a cucinare siano Ethan ed Aiden?-esclamò alla fine Derek, scuotendo la testa incredulo.
Stiles non si aspettava esattamente una frase del genere, ma gli ci volle un secondo per elaborare la lode non tanto velata che nascondeva e per aprirsi nel sorriso più genuinamente entusiasta che Derek avesse mai visto.

-Ne deduco che ti siano piaciuti.-lo punzecchiò Stiles.

Derek mugugnò qualcosa di incomprensibile, adocchiando con interesse la pentola che conteneva il secondo.

Stiles non se la prese per la sua risposta poco comprensibile, chiaramente sicuro delle proprie abilità, e si alzò per andare a prendere altri piatti.

Derek si ritrovò quasi immediatamente di fronte a un nuovo piatto pieno, con dentro quelli che sembravano involtini di carne. Era un piatto semplice e veloce da preparare, niente di trascendentale. Ma del resto anche i maccheroni al formaggio erano un piatto comune eppure Stiles era riuscito a trasformarli in una specie di droga.

Questa volta Derek ne tagliò subito un boccone generoso, rischiando di lasciarsi scappare un gemito di piacere quando li mise in bocca. Non aveva idea di come Stiles avesse fatto, ma erano una delle cose migliori che avesse mai mangiato.

-Sei...è incredibile. Cosa diavolo ci hai messo dentro?-sussurrò Derek, gli occhi sgranati mentre mangiava un boccone dopo l'altro.

Stiles sorrise felice, gongolando.-E non hai ancora assaggiato i miei dolci.-si vantò, osservando con attenzione l'espressione di puro piacere dipinta sul volto del maggiore. Forse Derek non gli dispiaceva, tutto sommato.

-Dio.-si lasciò sfuggire il più grande, scuotendo la testa.

-Esagerato, Stiles va più che bene.-ammiccò il più piccolo, ridacchiando quando Derek lo fulminò con lo sguardo.

-Ma davvero, perchè diavolo fai cucinare Ethan ed Aiden se ne sei più che in grado?-

-Beh, è una storia un po' lunga.-scrollò le spalle Stiles, grattandosi distrattamente una guancia.-Ma diciamo che a loro piace.-disse alla fine, accennando un sorriso.

Derek lo osservò, cercando di carpire qualche informazione in più dal suo sguardo, ma fallì miseramente.
Era ufficiale, in Stiles c'era qualcosa di decisamente intrigante.

Bodyguard ~ SterekOnde histórias criam vida. Descubra agora