.^Prologo^.

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"Un caffè al tavolo cinque!"

[...]

Il "Pig's Den", il locale dei gemelli Dipper e Mabel Pines, aperto da tanto a New York, era pieno come al solito.
Era mattina e i camerieri, amici dei gemelli e ottimi colleghi, girovagavano per il locale con vassoi ripieni di bevande o dolcetti, mentre alcuni si avviavano al bancone per annunciare un nuovo ordine.
Dipper, adetto alla cassa, stava tenendo conto di tutti i soldi che avevano guadagnato al momento, continuando a salutare i clienti con uno smagliante sorriso sul volto.
Era rimasto il solito ragazzo che era un tempo: maturo, intelligente, un po' insicuro ma comunque intraprendente e organizzato.
Mabel invece era rimasta la solita ragazza euforica e socievole, ma in qualche modo era riuscita a maturare e a darsi un contegno, senza rovinare la sua indole entusiasta.

"Avanti ragazzi! Ci sono ancora un sacco di dolci da preparare!" Esclamò Mabel, con addosso una divisa adatta a cucinare.

Dipper la sentì e sorrise divertito, pensando a cosa sarebbe successo se avesse rifiutato all'idea di aprire un locale con la sua sorellina.
La sua vita sarebbe stata piuttosto monotona, pensò.
Ma alla fine smise di pensarci, dato che ciò non era successo.
Avevano allestito un bellissimo locale che i newyorchesi amavano, anche piuttosto grande e con un cortile interno per i posti fuori.
Avevano vari amici, nonché colleghi di lavoro, inoltre i contatti con Pacifica si erano ricollegati, sapendo che anche ella si era trasferita a New York, ma non si era ancora presentata al locale dei gemelli.

"Hey Dipper!" Esclamò la sorella, avvicinandosi a suo fratello.

"Sì? Che è successo?" Chiese distogliendo lo sguardo dalla cassa.

"Ti vedevo un po' assolto nei tuoi pensieri... Qualcosa non va?"

Egli sorrise a quella domanda e mise una mano sulla spalla di Mabel, guardandola con dolcezza.

"Come potrebbe? Ci sei tu qui con me... Inoltre abbiamo un bellissimo locale amato dai cittadini." Rispose con un sorriso.

Mabel rise a quella affermazione, e diede un'amichevole patta sulla schiena al fratello.
Entrambi tornarono al loro posto di lavoro e continuarono ad accogliere i clienti, eseguendo le loro ordinazioni con facilità.
Il fratello minore di cinque minuti rimase alla cassa, ogni tanto preparando qualche caffè per aiutare i camerieri con le richieste dei clienti, ma non appena Mabel si avvicinò a Dipper con un piatto di pancake in mano, egli fece una faccia confusa.

"Che succede?" Chiese Dipper con la faccia contorta.

"Nulla, devi portare questi pancake al tavolo dodici." Gli rispose con un sorriso.

"... Perché...? Sono l'addetto alla cassa, il cameriere lo faccio il giovedì a pranzo e lo sai."

"Oh andiamo! Fallo e basta!"

Alla fine Dipper fu costretto ad andare, e con sua grande sorpresa vide un volto molto familiare per lui.
La biondina di Gravity Falls, Pacifica Northwest, era seduta ad un tavolo vicino ad una delle tante vetrate che racchiudevano il locale dei gemelli.
Dipper si avvicinò sorridendo alla ragazza e posò il piatto di pancake sulla superficie legnosa del tavolo, facendo alzare lo sguardo della cliente verso di lui.
Sul suo volto si estese un lungo e splendido sorriso, seguito da un'esclamazione.

"Dipper! È da un po' che non ci vediamo!" Disse la bionda, alzandosi dalla sedia e abbracciando l'amico.

"Hey! Non eri così affettuosa anni fa." Esordì con tono scherzoso il moro.

Ricambiò l'abbraccio con un lieve imbarazzo, lasciando fuoriuscire una lieve risata per la reazione impulsiva della sua amica.
Non appena si staccarono, si sedettero entrambi al tavolo per due di fianco alla vetrata, uno di fronte all'altro.
Dipper fece un cenno alla bionda di servirsi pure e di consumare il suo piatto di pancake ricoperti di panna e frutti di bosco.
Non se lo fece ripetere due volte e afferrò con delicatezza la forchetta, tagliando con estrema facilità il dolce e assaggiandolo, contorcendo la faccia in un'espressione di piacere subito dopo.
E tutto ciò fece sorridere Dipper.

"È delizioso." Disse semplicemente con un sorriso, continuando a nutrirsi del dolce.

"Sono contento! Gli affari vanno a gonfie vele e abbiamo pensato di aprire il locale anche di sera per la cena." Comunicò, lasciandosi andare allo schienale della sedia e accavallando le gambe.

Pacifica notò con una lieve sorpresa il portamento più elegante e maturo di Dipper, sapendo molto bene che alla sua età adolescenziale era piuttosto goffo e agitato.
Era contenta di ciò, molto contenta.

"Ah, davvero? Non te lo consiglio, la sera aprono dei locali... Sai quali, no?" Mormorò con fare un po' ovvio e quasi preoccupato.

Dipper annuì sospirando, mentre la bionda continuava a mangiare il suo pasto.

"Beh, ci penserò... Grazie comunque per essere passata." - Sorrise - "offre la casa, non preoccuparti per i soldi." Disse alla fine.

"Sei sicuro? Posso anche pagare."

Dipper scosse la testa e mantenne il suo sorriso, facendo annuire dopo qualche secondo la bionda.
Pacifica si guardò intorno con curiosità, osservando la struttura del locale dei gemelli e la gente che mangiava tranquillamente ai tavoli.
Tutto partiva dall'entrata a sinistra del locale, dove appena entravi trovavi una sala di media larghezza con dei tavoli sparsi in giro, mentre in mezzo vi era il bancone della cassa, con dietro la cucina dove lavoravano i cuochi.
Inoltre il locale disponeva persino di alcuni posti a sedere in una zona al coperto, una sorta di spazio accessibile da una porta all'interno.

"Perché non sei andato all'università? Sei bravo in chimica, fisica, matematica, qualunque materia scientifica... Ma hai deciso di aprire un locale con tua sorella, perché?" Chiese ad un tratto, avendo finito di mangiare i suoi pancake.

Dipper buttò la testa all'indietro e tirò un grande sospiro, stando sempre con le gambe accavallate e le braccia conserte.
Infine si rimise dritto e sorrise alla ragazza davanti a sé.

"È semplice: preferisco rimanere con Mabel e gestire un bar al posto di andare all'università." Rispose, senza troppi giri di parole.

Pacifica annuì e si alzò dalla sedia, guardando Dipper con il suo solito sorriso.

"Grazie per i pancake, erano davvero buonissimi." Esclamò.

Il ragazzo si alzò dalla sedia e prese il piatto sporco dei rimasugli del dolce, annuendo alle parole della sua amica.
Si avviarono entrambi verso il bancone, Dipper alla cassa e Pacifica pure.
Posò il piatto in cucina e si rimise al suo posto di lavoro, stranito del fatto che nessuno fosse lì al momento.

"Magari uno di questi giorni ci possiamo sentire." - Esordì Pacifica - "grazie ancora di tutto, ciao Dipper! Salutami Mabel poi."

"CIAO PACIFICA!" Urlò con entusiasmo Mabel dalle cucine.

Si mise a ridere in modo lieve, per poi avviarsi verso la porta di uscita agitando la mano in segno di saluto.
Dipper si mise a pulire qualche bicchiere rimasto sul bancone del locale, ogni tanto osservando con orgoglio la situazione che lo circondava.
Portò lo sguardo verso una delle vetrate che dava sulla strada e vide una cosa che lo fece rabbrividire lievemente.
Una macchina elegante era posteggiata davanti al locale, e dal finestrino con i vetri opachi si poteva notare qualcuno che osservava la gente del locale.
Un opaco bagliore giallo si poteva notare dietro quei vetri, e Dipper non sapeva neanche chi o magari cosa fosse.
Ma il dubbio sparì non appena la macchina partì per le strade newyorchesi, senza lasciare traccia.
Alla fine fece un lungo respiro e cercò di dimenticarsi di quello strano bagliore a lui molto familiare, rimettendosi a lavorare al bancone.

Heyla!
Benvenuti nel mio nuovo libri signori e signore!
Spero che vi piaccia, sono un po' arrugginita con la scrittura, scusate ;w;
Mmh... Chissà chi è quello strano indivi- dai sapete benissimo chi è HAHAHAHA
Se non sapete chi è... Beh, aspettate il prossimo capitolo :D
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3

Non puoi resistermi, Pinetree - Bill Cipher x Dipper PinesWhere stories live. Discover now