Capitolo 10

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PREMESSA

Sono vivamente consigliati fazzoletti per i più deboli di cuore, ahah.

Jake. Jake. Jake.

Solamente il suo nome armonioso scorreva per la mia mente impegnata.

Dopo che mi aveva dato la buonanotte con un dolce bacio sulle labbra, accompagnato da un 'ti amo', non avevo fatto altro che sfiorare i miei archi di Cupido per rimembrare la sensazione dei suoi sui miei.

Sdraiata nel letto, proseguivo a girarmi più e più volte nelle coperte, sempre più determinata a non voler dormire, o a non riuscirci forse, a causa dei pensieri che occupavano la mia testa.

Jake.

I Volturi.

Lo sconosciuto.

Oggi ero finalmente tornata a Forks, e i problemi quotidiani avevano ripreso ad asfissiarmi incessantemente.

Sentivo come se mancasse qualcosa.

Il tassello che potesse completare il complesso puzzle.

Ma più il mio cervello si sforzava, più percepivo la soluzione lontana da me.

Così mi arresi, aspettando solamente che la risposta a tutte le mie domande arrivasse da sé.

Quanto vorrei che esistesse un biglietto con sopra scritte tutte le risposte.

Improvvisamente, grazie a questo insolito pensiero, ricordai la lettera che Jake mi aveva chiesto di leggere nel buio della notte, avvolta nelle dolci coperte del mio morbido letto, pensando che fossero le sue ancor più calde braccia.

Velocemente mi sollevai, zampettando in punta di piedi fino alla scrivania, ed afferrando il foglietto di carta ripiegato più e più volte, forse a causa del nervosismo.

Appena lo aprii, riconobbi la sua scrittura disordinata.

Però, notai che si era sforzato più del solito, o forse accadde in modo semplicemente naturale.

Infatti, non era presente nemmeno una minuscola cancellatura, causata dalla sua perenne indecisione.

O almeno così credevo.

Jacob continuava a stupirmi sempre di più, e tormentata, o forse alleviata, da questi pensieri, iniziai a leggere le parole da lui incise nero su bianco.

Indelebili per sempre.

Sulla carta.

Nel cuore.

Nell'anima.

Cara Renesmee,

eccomi qui.

Chi l'avrebbe mai detto?

Ritrovarmi a scrivere i miei pensieri su questo foglio bianco attraverso una penna nera.

A rendere indelebili alla memoria i miei sentimenti.

A renderli noti a te.

Ebbene sì, esattamente sette anni fa nacqui tu.

Nacque una bambina piena di vita, che sprizzava gioia da tutti i pori.

Beh, tu conosci già l'intera storia.

Ironia della sorte: io interpretavo il ruolo del cattivo.

Io ero il cattivo.

Volevo ucciderti, perché, secondo la mia umile opinione, avevi portato via la vita alla donna che credevo di amare: Bella.

Moon and Sun (COMPLETA)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu