Namjin pt 1

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"E con questa abbiamo finito....ah sono stanco morto" sospirò Namjoon. Mi girai e lo guardai. Ero furioso.

"Perché mi guardi come se volessi uccidermi? Giuro che non ho rotto nulla stavolta".
"L'istinto omicida è tutto per quegli scansafatiche! " sbotto e lui sobbalza. "Capisco Jimin, ma gli altri? Ah ma domani mi sentono,  eccome se mi sentono."

Ritorno ad asciugare l'ultimo piatto, che poso con poca delicatezza al suo posto. Tolgo il grembiule e faccio per uscire ma mi ritrovo Namjoon ad un palmo dalla faccia. Stavolta sono io a sobbalzare.

"Oh scusami hyung, stavo per.... insomma...ehm" sta balbettando. Perché sta balbettando? E perché è arrossito?
"Volevo chiederti... se ti andasse di dormire da me. Sai mia nonna è tornata a casa sua e mi sento...solo".
"O-ok, ehm...andiamo allora, spegnamo tutto e usciamo, va bene?" gli rispondo. Lui annuisce e insieme usciamo dalla cucina.
*

Siamo in macchina da 10 minuti, in silenzio. Nulla. Ma che ha? È strano.

"Joonie, stai bene? Sei silenzioso" chiedo.
Mi guarda e noto che è arrostito ancora. Mi sorride, e arrossisco anch'io. Quelle dannate fossette!

"Tutto bene hyung" dice. "Grazie per aver accettato, sei un amico".
"Figurati. E dimmi, quando torna tua nonna?"
Cerco qualsiasi argomento che possa distrarmi da quella bocca, ma è così difficile.
"Oh penso che andrò da lei a dicembre, per natale, e poi non so..." risponde.

Ha detto Natale? Ma... E io che pensavo di festeggiare tutti insieme.

"Ci sarai per il compleanno di Tae?'' chiedo cercando di non fargli capire quanto ci sia rimasto male.
"Certo, e pensavo che magari potevamo portare tutti a sciare o nella baita di Jackson, sono sicuro me la...ah no sicuramente ci porterà Mark" disse tutto d'un fiato.
"Calmati ragazzone" dico sorridendogli.

È incredibile quanto ci tenga a quei ragazzi. Anche io, ma Nam è sempre stato come un papà per loro. Anche per questo lo adoro. È maldestro, ritardatario, negato in cucina, ma era il mio Joonie.

All'improvviso vedo casa sua, e parcheggio un poco più in là. Slacciamo le cinture e scendiamo. Chiudo l'auto e seguo Nam, che apre la porta e accende la luce della cucina adiacente al salotto.
"Vuoi?" chiede porgendomi un bicchiere d'acqua. Annuisco e allungo la mano e nel farlo le nostre dita si sfiorano.

Ci guardiamo, e per qualche strana ragione nessuno dei due distoglie lo sguardo.

"Hyung..." sussurra, e si avvicina. Cavolo.

"D-dimmi" balletto di nuovo, ma sono nervoso. Riesco a sentire il suo alito che sa ancora di qualche strano drink.

"Posso chiederti una cosa?" dice, appoggiando del tutto la sua mano sulla mia e abbassando il bicchiere.
Annuisco, non riuscendo a parlare. Ho bisogno di questo bicchiere d'acqua, all'improvviso ho la gola secca.

"Se tipo, non so, qualcuno, ti chiedesse di uscire..." mi dice, e si avvicina di più, e io arretro. "Tu che cosa faresti? O meglio, cosa risponderesti?"

Cerco una risposta valida, quando urto contro la parete. M***a.
"Ehm...b-beh, credo c-che dipenda da chi me lo chiede, non c-credi?" dico.
Siamo molto vicini, tanto che appoggia le mani ai lati del mio viso, e cavolo le sue braccia sono così muscolose...

"Sono d'accordo, hyung" risponde. Poi il mio cuore si ferma quando allunga una mano verso il mio viso, accarezzandolo con il dorso, delicatamente, dolcemente. Qualcuno mi aiuti.

"E se fossi io a chiedertelo?" Avvicina il viso al mio e guarda le mie labbra.

"I-io... C-credo che.. D-direi di s-si, i-insomma siamo a-amici, no?" dico sempre più nervoso.

"No hyung, non voglio più essere tuo amico" e detto questo mi bacia.
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Finalmente. Sto baciando Jin, il mio Jin. Ho desiderato tanto questo momento. Ha un sapore stupendo, meglio di quanto mi aspettassi.

Decido di muovere le labbra un poco di più, e appoggio la mano destra sul suo fianco. Lo sento gemere. Gli piace?
La risposta arriva quasi subito, quando avverto le sue mani tra i capelli, e la sua lingua sulle mie labbra.

Apro la bocca e la situazione degenera. Ci avvinghiamo l'uno all'altro e siamo entrambi a gemere stavolta.
Poi ci stacchiamo, e lo guardo. È così stupendo. Ha il fiatone proprio come me.

"Credevo...volessi prima chiedermi di uscire" sussurra con voce roca.
"Scusa, non ho resistito" rispondo."Sembra però che non ti sia dispiaciuto".
"No, ma... Cosa significa questo Joonie?".
"Mi sembra ovvio" dico riavvicinando la mia bocca "mi piaci Jin".

Mi prese per la maglia e con un sorrisino disse''anche tu mi piaci, Joonie, eccome se mi piaci".
E questa volta è lui a baciarmi. Cazzarola se mi sento bene.
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Mi sveglio al suono di un cellulare.
La testa mi sta esplodendo.
Allungo la mano per prendere i jeans e cerco quel coso fastidioso, e quando lo trovo leggo sullo schermo <nonna>. Aspetta... Ma mia nonna è morta. Guardo meglio l'oggetto e vedo che la cover del telefono ha quel mostriciattolo giallo che piace tanto a Namjoon. Ah è il suo cellulare.

Mi giro e lo trovo avvinghiato ai cuscini del divano. Lo scuoto, ma niente.
"Nam" chiamo. "Nam". Niente.
"KIM NAMJOON!"Stavolta alzo la voce e finalmente si sveglia, spaventato.
"Al fuoco!" dice.
"Cretino, rispondi al telefono prima che ti si bruci il cervello" e gli passo il cellulare.
"G-grazie" dice. Lo vedo mentre risponde alla chiamata, ancora assonnato. Guardo l'orologio sul muro dietro al divano, le 7:00.
Cazzo il bar!

Mi rivesto in fretta, nonostante il dolore al fondoschiena e dopo aver preso le chiavi, saluto Nam con un cenno della mano ed esco.
Mi catapulto alla macchina, la apro e dopo essere entrato metto la cintura, e quando sto per mettere in moto, mi blocco.

Mi sono svegliato nudo sul divano di Namjoon, anche lui chiappe al vento.
Mi fa male il culo. E guardando il mio riflesso nello specchietto noto dei succhiotti sul collo.
Oh mio Dio. Ho fatto sesso con Namjoon!
*
Sono uscite le foto e io non mi sento bene. 😱

Il Futuro Signor MinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora