La sua valigia è aperta e, appena mi ci avvicino, riesco a sentire il suo profumo inconfondibile sulle t-shirt; ne prendo una in mano, la annuso, e inconsapevolmente sorrido. Chissà quanto mi mancherà, anche solo il suo profumo per casa quanto mi mancherà. Lui è affacciato alla ringhiera del balcone mentre fuma una sigaretta. Lo guardo e poi decido di andare a parlargli, visto che tra tre ore sarà già sull'aereo per New York.
–Hey, manca poco- gli accarezzo la schiena.
–Eh già. Per quanto ami quello che faccio, non vorrei andarmene da qui.-
-Ti capisco...-
-Sei preoccupata?- mi guarda.
–Per cosa?-
-Che non possa funzionare come cinque anni fa-
-No, sono serena. Mi fido di te.-
-Sicura?-
-Sicurissima. Tu, piuttosto... vedi di non fare sciocchezze!-
-Sai che c'è?! Mentre sto per fare una sciocchezza, penso a te e Johnny, e torno sui miei passi. Mi è capitato poco prima di venire a Miami. Sono uscito con gli amici e delle tipe si sono avvicinate per flirtare con noi; una mi stava per baciare, era anche carina, ma appena mi sono lasciato andare, mi sono ricordato di te e di Johnny e l'ho respinta in tempo.-
-Questo non me l'avevi raccontato però...-
-Lo so, ma non l'ho fatto per nascondertelo.-
-Mi sa che ora devi andare...-
-Saluto un attimo Johnny e poi vado-
Diego rientra in casa per poi abbracciare Johnny, mentre io li guardo e sorrido; sono felice, sono felice che abbiano un rapporto così bello, sono felice che stiamo provando a costruire una famiglia, sono felice che Diego non è mai andato via dalla mia vita nonostante tutto.
–Papà ti vuole bene, ricordalo sempre- gli accarezza la guancia.
–Anche io ti voglio bene- risponde Johnny.
–Andiamo, mamma? L'aereo mi aspetta- scherza Diego rivolgendosi stavolta a me.
–Sì, deve arrivare mia madre e poi andiamo-
Sono felice anche che Diego abbia l'occasione di salutare almeno mia madre, la quale è sempre stata favorevole alla storia tra me e lui e mi ha sempre spinto a dirgli tutta la verità appena lo avrei rivisto. Dopo dieci minuti, però, siamo già diretti verso l'aeroporto e verso il grande parcheggio pienissimo di auto.
–Se non riesci a parcheggiare, non preoccuparti, vado da solo-
-Non credo troverò un posto per l'auto con questo caos-
-Allora ci salutiamo qua-
-Mi raccomando: voglio almeno un messaggio al giorno-
-Io te ne mando cento di messaggi al giorno!-
-Ora, però, parliamo seriamente. Scrivimi appena arrivi a New York così non mi preoccupo, se non riceverò un tuo messaggio o una chiamata per un giorno non sarà la fine del mondo, perché so che sei molto impegnato. E mi raccomando: sii impegnato solo per quanto riguarda la musica, non per altro...-
-Va bene, mamma. Ti prometto che uscirò ogni sera con una ragazza diversa e mi ubriacherò talmente tanto da non ricordarmi neanche tu chi sia-
-Non permetterti di fare una cosa simile, altrimenti ti disconosco come padre di Johnny e come...-
-Come?-
-Insomma, hai capito-
-No, voglio sentirlo dalla tua voce-
-Come mio fidanzato, ma non dirlo in giro perché non voglio poi essere paparazzata- gli sussurro.
–Ok, manterrò il segreto professionale- mi imita.
-Buona fortuna per tutto quello che farai a New York! Mi mancherai...-
-Anche tu e anche Johnny... mi mancherete tanto-
Stavolta sono io a baciarlo per salutarlo, ma è un bacio veloce, poiché lui è già in ritardo e l'aereo partirà presto. Spero di non pentirmi della scelta che ho fatto, ma spero anche che da ora comincerà una vita diversa per noi.
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Rewrite your destiny. - Dielari
ChickLitRiscrivi il tuo destino. Riscriviamo il nostro destino.