Capitolo 4

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-Posso sentirlo al telefono solo quattro volte l'anno. Si occupa delle spedizioni militari, ma sul piano commerciale. Non ho nessun'altro a parte lui...- 

Le parole di Diego mi fanno per un attimo riflettere e mi fanno capire che forse ho sbagliato a giudicarlo male; forse è un ragazzo che ha bisogno soltanto di attenzioni, tutto qui. 

–E tua madre?- 

-Vive a Toronto e si è risposata. Non la vedo e sento da circa un anno.-

-Da dove vieni?-

-Los Angeles. E tu, Clara?-

-Miami. Beh, non possiamo lamentarci... la Florida e la California sono molto vicini come Stati- 

-Sì- ride stando al gioco. –Peccato che però non ti abbia mai incontrata prima...- mi accarezza una guancia, tornando serio. 

–Vado in mensa- cambio discorso. –Vieni anche tu?-

-No, credo mangerò più tardi. Devo tornare in camera per finire una cosa...- 

-Ok.-

-Però, se vuoi, dopo la lezione delle tre e mezza possiamo vederci ai giardini...- 

-No, credo... credo che non sia il caso...- 

Lo lascio lì con un punto interrogativo e vado verso la mensa. Devo riuscire ad evitare il più possibile queste situazioni 'imbarazzanti' con lui, o almeno provarci. Diego vuole essere più di un amico, ne sono convinta da come mi guardava, ma io non voglio né tradire e né lasciare Miguel. 

–Com'è andata?- mi chiede Alba dopo essermi seduta di fronte a lei. 

Sbuffo. –Bene... mi ha spiegato tutto...- 

-E come mai hai quell'espressione così imbronciata?- 

-No, è che... io ho capito di piacergli... ma io sto con un altro, sono innamorata di un altro- 

-Allora diglielo. Lui sa già che stai con un ragazzo... ribadisciglielo ogni volta che ti trovi in situazioni 'imbarazzanti' con lui-

-Come posso pensare queste cose di un ragazzo che conosco da soli due giorni?!-

-Forse perché anche tu provi qualcosa per lui... non dico che ne sei innamorata, ma non ti è indifferente...-

-Intanto vado al bancone a prendere qualcosa da mangiare- 

In questi casi mi ricordo sempre della frase che mi disse Miguel quando ci mettemmo insieme: Nessuno riesce a prevedere il corso della vita, anche se a volte è il destino a decidere per noi. Rientrando in camera per prendere l'occorrente necessario per la lezione, mi fermo di nuovo davanti la porta della camera di Diego; stavolta è chiusa, ma si sente lo stesso la sua chitarra e lui che sta cantando. Ogni volta che lo sento suonare o cantare un sorriso spontaneo esce dalle mie labbra, e mi chiedo cosa ci faccia qui uno come lui che ama così tanto la musica; insomma, non ha neanche seguito la lezione di stamattina per scrivere uno spartito. Busso, ma poi me ne pento, anche se è troppo tardi per scappare. 

–Come mai qui?-

-No, nulla, passavo davanti la tua porta e ti ho sentito...-

-Mh. Quindi?- 

-Quindi mi domando tu cosa ci faccia qui a studiare economia se hai un talento musicale- 

-Infatti resterò qui solo per un anno... ti va di entrare?- 

-No, non vorrei disturbare...- 

-Chi dovresti disturbare? Sono da solo- 

-Ah, il tuo coinquilino è a lezione?- 

-Non ho un coinquilino. I maschi erano dispari quest'anno e quindi toccava ad uno di noi rimanere da solo.- 

-Oh, capisco...- sussurro mentre entro nella sua camera. 

–Dicevo...- chiude la porta. -...sarò qui solo per un anno; infatti, sto preparando l'audizione per la Berklee... se mi prendono, volo a Boston.-

-Oh, Alba è di Boston... Alba è la mia coinquilina e studia arte contemporanea.- 

-Però tu questo non devi dirlo a nessuno, neanche alla tua coinquilina. Nessuno deve saperlo. Neanche a mio padre dirò qualcosa.- 

-Perché, non approva?- 

-Sa a malapena che suono la chitarra...- 

-E canti anche, molto bene tra l'altro.-

-Grazie, mia unica fan- 

Questa volta sono io ad accarezzargli piano la guancia, ma noto che lui si sta avvicinando sempre di più per provare a baciarmi; mi allontano e lo guardo spaventata, ma anche molto imbarazzata della situazione. 

–No, te l'ho detto, sono fidanzata...- 

Scappo via prima che lui possa dirmi qualcosa e corro in camera, rimanendo lì dentro per qualche minuto e senza dire una sola parola o pensare a quello che mi è appena successo. Provo a chiamare Miguel per distrarmi, ma non mi risponde; gli mando un messaggio, ma non è online da circa quattro ore. E ora cosa faccio? Continuo a negare quello che è scattato tra me e Diego o comincio a ragionare su ciò che dovrò dire a Miguel appena lo rivedrò?

Rewrite your destiny. - DielariWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu