Capitolo 3

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Finalmente oggi cominceranno i corsi. Sono davvero emozionata, anche perché conoscerò dei nuovi compagni e dei nuovi professori che mi accompagneranno fino alla fine dell'anno e con cui dovrò fare gli esami. Arrivo in aula con qualche minuto d'anticipo e mi precipito subito nel primo posto vuoto in quarta fila. L'aula in pochi minuti riesce a riempirsi di circa centocinquanta ragazzi, davvero molti visto che c'erano le selezioni per entrare. Dietro al professore entra anche quel ragazzo... non lo degno di uno sguardo e continuo a guardare fisso davanti a me. 

–Ciao, è libero questo posto?- mi chiede dopo essersi seduto. 

–Ti ci sei già seduto...- 

-Ah, stamattina ci siamo svegliate nervosette a quanto pare...- 

-Sei venuto a prendermi in giro per caso?- lo guardo. –Io sono qua per seguire la lezione e per imparare.-

-E dimmi un po'... quale facoltà hai scelto?- cambia discorso, non prestando minimamente attenzione a ciò che gli avevo detto prima. 

–Economia.- 

-Oh, bene, anch'io- 

No, non ci credo! Significa che dovrò sopportarlo per altri 3 anni?!?! Ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?!?! 

-Adesso vorrei seguire la lezione, però-

-Comunque mi chiamo Diego- mi porge la mano. 

–Ciao Diego, mi faresti seguire la lezione, per favore?- gliela stringo e sorrido, sempre ironicamente. 

–Solo se anche tu mi dirai il tuo nome- 

-Clara.- 

-Bel nome! Il mio cane si chiamava Clara...- 

Lo guardo male, ma poi penso che sia inutile, perché così lui ci troverà solo più gusto a continuare. Non mi è piaciuto il suo atteggiamento fin dall'inizio, ma soprattutto quando ieri non si è presentato in sala relax dopo che mi aveva chiesto lui di vederci lì. Alla fine della lezione sono davvero esausta, ma la cosa positiva è che Diego non mi ha più disturbata con battutine e cose varie... aveva ben altro da fare... lo vedevo sott'occhio che scriveva delle note su un pentagramma.

–Aspetta, Clara- mi ferma prima che vada via dall'aula. –Ti va di vederci dopo pranzo in sala relax?- 

-Perché? Per lasciarmi di nuovo da sola come ieri?-

-Sì, a proposito... scusa per ieri, ma mi aveva chiamato mio padre e non sono riuscito a venire...- 

-Anche io ero al telefono, con il mio ragazzo, e ho riagganciato... potevi fare lo stesso...-

-H-h-hai un ragazzo?- mi domanda, ma sembra dispiaciuto. 

–Sì, ho un ragazzo, sono fidanzata.-

-No, ma... aspetta...- ride nervosamente. –Tu non puoi avere un ragazzo...-

-Me lo impedisci tu? Ma come ti permetti? Ci conosciamo da appena un giorno, non sai nulla di me. E ora scusami, ma devo andare a fare cose più importanti che ascoltare te.-

Me ne vado lasciandolo solo, proprio come mi ha lasciata lui ieri in sala relax. Entro in camera sbattendo la porta, ma mi accorgo che c'è anche Alba. 

–Hey, cos'hai? Tutto bene?- 

-Sì, scusami. Credevo fossi a lezione...-

-Ho la prossima che comincia tra un'ora. Te, invece?- 

-Direttamente oggi pomeriggio alle tre e mezza.- 

-Ma cosa ti è successo?- 

-E' quel ragazzo... quello con cui stavo parlando ieri... si chiama Diego e studia anche lui economia. Prima mi disturba per gran parte della lezione facendomi battutine e stuzzicandomi, poi appena scopre che io sono fidanzata comincia a dirmi che non è possibile, che io non posso avere un ragazzo... ma lui che ne sa?! Non sa neanche da dove vengo, a stento sa il mio nome...-                                                                                     

-Penso dovreste chiarirvi...- 

-No, guarda, non credo sia il caso... e comunque non voglio averci a che fare con uno come lui-

-Io mi preparo per andare a pranzare, altrimenti alla fine della lezione non troverò più nulla in mensa. Vieni con me?- 

-Ti raggiungo tra poco. Voglio prima scrivere ai miei e al mio ragazzo.- 

Alba esce dopo avermi sorriso e io comincio a scrivere un messaggio a mia madre per avvertirla che va tutto bene; poi, scrivo anche a Miguel che mi manca tanto e che non vedo l'ora di rivederlo. Appena metto piede fuori dalla mia stanza, una mano sfiora il mio braccio. 

–Ti posso parlare?- mi domanda Diego, più serio che mai. 

–Non ho voglia di parlare con te- 

-E io sì. Almeno ascoltami.- 

-Andiamo di là- lo invito a seguirmi nella sala relax. 

–Ti devo spiegare perché non ho riagganciato a mio padre...- 

-Ok, ti ascolto-

Rewrite your destiny. - DielariWhere stories live. Discover now