Capitolo 25.

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Quello che porta il vento non è altro che l'illusione di un corpo che una volta era qui. Quando sentiamo l'aria dolce sfiorarci il viso in realtà è solo un'anima che è tornata a farci risentire la sua mancanza, tornata come un libro che hai cercato di custodire e che, da solo, ha iniziato ad allontanarsi dai tuoi occhi pagina per pagina.
Lui è tornato, come una ventata fredda mi ha colpita e ora è andato via.
Non può comportarsi così, non posso lasciarglielo fare. Eppure non so cosa fare altrimenti, lui comanda su tutto il mio mondo e la colpa non è altro che mia.
«Bevi.» Il bicchiere di tè caldo nelle mani di Barney sembra invitante, ma io non ho la forza di avvicinarlo alla mia bocca. Sono passati quindici minuti da quando Harry mi ha detto quella frase, quindici minuti che lui mi ha sputato in faccia la realtà che nessuno mai mi vorrà e che perirò da sola. Che merda.
Non sono riuscita a piangere, e la cosa mi distrugge. Cos'è questa necessità che ho di lasciare uscire le lacrime? Io non piangevo mai, mai. Potevano spingermi, farmi cadere, offendermi e tutto, ma io non mi abbassavo mai a certi livelli.
«Mi arrendo.» Sbuffa il ragazzo seduto sul pavimento accanto a me, siamo ancora a quella maledetta festa e io non so dove andare o cosa fare. Siamo chiusi in una camera a caso, gente che ci ha visti passare ha pensato subito al peggio, ma Barney non mi farebbe mai del male.
Il suo cognome mi spaventa, ma il suo nome mi rassicura. «Cosa credi che farà? Intendo con la scommessa.»
Gli occhi di Barney sembrano gelarsi e lui non si muove, decidendo così che non vuole dare risposta alla mia domanda.
«Brandon ti ha detto qualcosa?» Riprovo.
«Anticipa.» Tremo raccogliendo il bicchiere accanto a lui, lo porto leggermente alla bocca soffiandoci sopra.
«Anticipa cosa?» Ne bevo un sorso prima di afferrare. «Per quando era prevista?!» Scatto.
«Per dopo domani, in serata, alla fine degli esami. Ma Bob è spazientito, non gliene frega un cazzo di queste cose e una settimana è stata più che sufficiente.» Il suo tono sembra disgustato, come se i suoi stessi fratelli gli facessero ribrezzo.
«Quindi..» No, non posso crederci.
«Quindi è questa sera, precisamente tra tre ore.» La mezzanotte è appena scattata.

Harry's point of view.

Cosa voleva dimostrare con quel bacio?
Non comprendo la rabbia che provo nel petto, come un pugnale che lentamente incide un enorme C senza significato. Credo.
Ha davvero baciato quello sconosciuto? Oppure si conoscevano? Cazzo, e io lo conosco quello? Dovrebbe essere un fottuto fratello di qualcuno e io dovrei averci fumato qualcosa insieme qualche sera fa, ma ora non ricordo una merda.
Io non ho davvero bisogno di lei, non ho bisogno della sua bocca larga e del suo continuo bisogno di sapere di me e di ciò che ero io. Che poi ormai lo sai, ero un fottuto malato di donne, non me ne fregavo dei loro sentimenti peggio di chiunque altro. Eppure è rimasta. Quel maledetto divano, dove mi sono dimostrato più dolce di quanto io sia. Perché?
Lei sapeva già di me quando ci stavamo baciando, quando stavamo ridendo, quando aveva indosso la mia maglia e si lasciava accarezzare. Si lasciava toccare da me, che sia così tanto ingenua? Che sia così tanto.. innamorata?
Sbatto improvvisamente contro un tizio in mutande e mi risveglio dai miei pensieri mandandolo a fanculo, certo che non è innamorata di me. E' solo presa, una cotta o qualche merdata simile, una cosa simile a quello che provavo io.
Ma l'amore non fa più per me, l'amore non fa per i malati di sesso. Ridacchio, malato di sesso, io? E' davvero così importante per me farmi qualcuno, e fino a che punto? Dov'è la mia soddisfazione? Quando troverò quella stramaledetta casa, che tanto mi ostino a cercare?
Spingo verso il basso la maniglia di una camera a caso, due ragazzi sono seduti sul pavimento e io continuo a fissarli aspettandomi chissà cosa. Gli occhi verdi di lei sembrano imbarazzati, una sua mano è chiusa in quella di lui. La scena mi gela il sangue, come può star succedendo? Cosa mi aspettavo in tutto questo?
«Cher..» Quel nome mi brucia la gola, che merda è?
«Puoi uscire?» La voce del ragazzo è molto roca, peggio della mia.
Mi avvicino alla ragazza, senza distogliere gli occhi dai suoi, lei mi sorride innocentemente. «Io mi chiamo Jovine, non Cher.»
«Sì lo so è che..» Che, cosa? Fottuto che sono. «Uscite.»
«Cosa? Noi stavam..»
«Mark, andiamo via. Ha bisogno di stare da solo, ciao.» La ragazza mi saluta troppo amabilmente per le mie aspettative. Sapevo che non era Cher, ho detto quel nome perché.. cazzo non lo so perché.
Mi siedo sul letto e solo in questo momento mi rendo conto che non ho più la bottiglia in mano, l'ho finita tutta e non so dove cavolo sia finita. Ho bisogno di non pensare, che merda sta girando intorno a me? Sto affrontando questa merda di nuovo, ovunque vada me la porto dietro come la carta igienica attaccata al suolo dei stivali.
E come se un maledetto stronzo stesse cliccando ripetutamente replay sulle parti peggiori della mia esistenza. Ho allontanato Cher da me, come Mitchell voleva, ha esaudito la sua fottuta fantasia. Ora può scoparsela, spero per loro che vada bene.
Improvvisamente sento una voce in lontananza che mi blocca il respiro. Smettila di rovinare la mia vita, cosa c'è di sbagliato in te? Stringo il labbro tra i denti fino a farlo accidentalmente sanguinare, è un modo per trattenermi dallo straripare. Io fottutamente non so cosa c'è di sbagliato in me, ero troppo piccolo quando mi hanno messo addosso certe responsabilità. Ero troppo un moccioso prima che mia madre decidesse che toccasse a me salvare mio padre, perché per lei era fottutamente tardi.
Sento gli occhi stancarsi di star trattenendo tutto questo, tutto questo casino, tutta questa nostalgia, tutta questa paura. Chi cazzo voglio prendere in giro? Quello a morire da solo sarò io, non lei. Lei può sposarsi chiunque, io nessuno. Chi passerebbe il resto della sua vita con un disastro dagli occhi verdi? Cerca di capire che a me importa di te. Quelle sue parole, ma perché? Cosa gli importa di me, cos'ho mai fatto io a lei? "Io ti a.." Amore?
Socchiudo lentamente gli occhi, la gola brucia ma riesco a parlare. «Ti a..» Mi fermo subito quando sento un fottuto trillo della tasca dei jeans che mi riporta alla momentanea realtà, prendo il cellulare e lo spengo senza leggere il messaggio di Mitchell. Cosa me ne può fregare in questo momento? Non importa cos'ha da dire, sicuramente è tra le braccia di Cher e stanno ridendo di quello che ero io.
Ha tradito la mia maledetta fiducia, lui che era una delle poche persone ad essere entrare dietro i miei muri. E adesso? E adesso sto ricostruendo una fottuta muraglia usando il mio stesso sangue come cemento, non chiedo altro che essere lasciato in pace. Non sei l'unico ragazzo triste sulla faccia della terra, il mio subconscio mi ricorda le sue parole ancora una volta.
Mi porto le mani sul viso strofinando leggermente. No, non lo sono, e non lo sarò mai. Ma nessuno di questi ragazzi può definirsi il più incasinato, il più problematico e il più solo sulla faccia della terra.
La verità? Io non sono triste, la tristezza non esiste. La mia è mancanza di felicità.
Stringo le ginocchia nelle mani, fino a far diventare le nocche bianche. Che cosa sa precisamente Cher? Sa di Heath? No, lui non centra un cazzo con il problema del sesso, in parte. Immagino sappia di come le trattavo, di come le usavo e rigettavo, di come la mia scusa fosse sempre la stessa, di come riuscivo magicamente ad avere orgasmi multipli ogni dannato sabato sera.
«Cher sei qui?» La porta si apre e la Tessa impicciona fa capolinea. Tessa.
«No, non è qui.» Quando alzo lo sguardo noto il viso della ragazza leggermente umido di un mascara rosso, che schifo di colore. Inarco un sopracciglio e lei fa un passo indietro volendo uscire. «Che ti hanno fatto?»
Che mi importa? Devo smettere di chiedere cose che non mi interessano.
«Oh.. Mitchell..» Ridacchia. «Lui non.. si sta facendo sentire eh.. uhm.» Fa di nuovo per andarsene ma io la richiamo.
«Siediti, Tess.» La ragazza più riccia di me chiude la porta alle spalle e si avvicina col suo vestito nero e corto al letto, si siede lentamente prima di fingere un piccolo sorriso.
«Mitch è strano ultim..» La fermo subito, non sono qui per consolarla.
«Ha baciato Cher.» E Cher di conseguenza ha baciato un altro, la fottuta rabbia si ripresenta nel mio stomaco.
I suoi occhi si inumidiscono ancora di più, si morde le labbra proprio come ho fatto io prima. Tessa non ha niente di attraente, i suoi occhi sono a mandorla e scurissimi, la pelle è limpida e ha qualche segno che credo siano voglia sulle braccia. E' troppo magra, minuta aggiungerei. Si spezzerebbe subito.
«Credevo che Cher stesse con te.» Lo credono maledettamente tutti.
«Già.» Faccio una smorfia contrariata. «Ma non è così, ci stavamo solo divertendo.» Le mie parole suonano strane nella mia testa, vorrei darmi uno schiaffo.
«Credo che tu piaccia a Cher.» La guardo di sfuggita, il suo viso ora è invidioso. «E Cher piaccia a Mitch.» Picchietta con le unghie sul ginocchio scoperto. «E anche a Barney, ma non lo ammetterebbe mai.» Ora il tono più duro. «E piace anche a te.» Mi atterra e io arretro col capo. «Ma non lo ammetteresti mai. Sai qual è il suo problema? Che accanto a me appare una santa! Dio, mio!» Fottuta voce stridula, chiudo gli occhi per calmarmi. «Le voglio bene, sì. Un sacco, è una buona amica. Ma è deprimente, continua a dire di sentirsi sola quando è piena di gente.»
«Ha tanti amici.» Fisso di fronte a me. «Ma non ha nessuno, allo stesso tempo. Lei accanto a sé ha solo gente che ha perso. In questo momento sta perdendo anche te, e questo fa schifosamente male.» Passo ancora una volta una mano tra i miei ricci per spostarli dalla fronte.
«Tu mi piaci.» Cosa?
«Che mer..» Non riesco a ribattere che la sua bocca piccola si piazza sulla mia, un bacio veloce e si stacca. Fa orribilmente schifo. Eppure per me potrebbe essere una distrazione da una ragazza che mi sta incasinando il cuore.
«Dovremmo fargliela pagare, a tutti e due.»
«Io non ho nulla di cui vendicarmi.» Passo la lingua tra i denti.
«Quindi non vorresti mai scopare con me? Se non hai nulla di cui vendicarti, fammi solo questo piacere. Non ti chiedo tanto.» Mi tiro un labbro tra le dita fingendo di ascoltarla, la sento, ma non l'ascolto. Sto pensando a Cher, cosa penserebbe di me? Non capirebbe mai che lo sto facendo per allontanarla da un problema di nome Harry.
«Cosa ci guadagno?» La fisso e lei fissa i miei pantaloni.
«Un orgasmo.» Fa un sorriso perverso che non mi piace per niente. Troia, l'ho sempre detto io. Eppure non vedo cosa più ovvia al momento.
«Stai tradendo una tua amica.» Quando la avverto mi sto già sbottonando i pantaloni. Lo faccio perché so che tra me e Cher non ci sarà più nulla, lei aveva solo bisogno di uscire dalla sua oscurità ed io pure. Non c'è fottutamente nulla, devo cercare di non farmi prendere da questo desiderio che mi spinge a sentirmi in colpa. Devo farmi Tessa e basta, devo farlo per dimenticare.
«Lei ha tradito me per prima.» Sono tentato a dirle che è stato il suo ragazzo a baciare Cher, non il contrario. Cher non avrebbe mai baciato Mitchell, giusto? Questo fottutamente non lo so, inizia a passarmi in testa il pensiero che a lei possa piacere. E perché no? Lui è meno incasinato di me.
Tessa mi spinge i pantaloni e i boxer verso il basso mentre si posiziona su di me. «Il fottuto preservativo.» Dico svogliato, spero di eccitarmi una volta dentro. Sempre che quella C sparisca dal mio petto.

Cher's point of view.

Non dovevo baciare Barney, cosa volevo dimostrare con ciò? Speravo di scatenare una sua reazione, una gelosia che forse nemmeno esiste. Sono stata così illusa, ora lui sta cercando di evitarmi. Lo si capisce dal tempo che scorre sul mio palmare.
Ho le gambe che tremano, credo che sto per crollare sulla fredda terra ed urlare disperatamente che sono tata lasciata sola un'ennesima volta. Perché vittimizzarsi su questo quando dovrei farci l'abitudine? Tiro un lungo sospiro e riavvio il cellulare, magari l'ora si è bloccata e va troppo veloce.
«Quanto cazzo manca?» La voce di Bob mi fa alzare il capo verso di lui, la barba leggermente rasata e gli occhi scuri concentrati sul ragazzo francese.
Mancano solo tre minuti alle tre, e io non faccio altro che fissare il mio cellulare e aspettare il momento in cui segnerà la fine della scommessa ed Harry esporrà le sue scuse, o vorrà sentire le mie.
«Sapete vero, che se non arriverà la scommessa la vinco io?» Ridacchia Brandon dondolandosi sui talloni. «Sarà divertente, ti va di andare al cinema domani? O direttamente nel mio letto?» Scatta a ridere e noto Barney accanto a lui irrigidirsi. Sono alti perfettamente allo stesso modo, Brandon poco più muscoloso e con i capelli più lunghi e scuri.
«Harry si presenterà.. sono ore che gli mando messaggi.» Deglutisce Mitch, l'unico accanto me. Ci troviamo al parco delle rose, l'aria deserta e ci sono solo tre macchine.
Due per la gara, entrambe di un rosso fiammante, ed una è la Ford malandata dell'amico francese.
Harry sta per arrivare, è questione di secondi, lo so. Dopo tutte le volte che è stato con me, non può lasciarmi da sola proprio adesso. Non gli chiedo di perdonarmi e far tornare tutto come prima, non so se sono anch'io pronta a perdonarlo. Chiedo solo di salvarmi da questo, lo chiedo per favore.
Quando meno c'è l'aspettiamo un ragazzo passa per la pista ciclabile, a piedi.
Indosso una felpa nera, le mani perse nelle tasche dei jeans e lo sguardo calato sotto il cappuccio.
«E' lui.» Tubo sentendo il cuore risalire pian piano. Lo sapevo, sapevo che non mi avrebbe abbandonata così, in questo preciso istante. Brandon fa una corsa verso il ragazzo prima che l'ombra ci mostri il suo viso, torna dopo una manciata di secondi.
Il suo sorriso è accattivante. «Tempo scaduto.» Sto per aprire la bocca che lui mi precede. «Quello non è Harry.» Guardo verso il ragazzo, la sua pelle è scura e non riuscivo a distinguerla nell'ombra della notte.
Sono in ginocchio, le mani davanti al volto e inizio lentamente a perdere il respiro, finché i sensi non diventano altro che un vecchio ricordo della mia mente perversa.
Ho cercato di spegnere il fuoco con le mani, e ne sono rimasta solo scottata.

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Instagram: SABRINE_WATTPAD.

Che dirvi? Grazie per esservi riprese lol. Tre giorni precisi e sono tornata, gogo!

In ogni caso cosa ne pensate del capitolo? La parte che più avete odiato? :')

Grazie ai miei follower! Siete grandi, sul serio grazie a tutte!

Lasciatemi un voto, che me lo conservo u.u ♥


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