Capitolo 56

3.1K 233 50
                                    

Eren
Nel momento in cui mi sveglio dopo una notte ricca di pensieri, la mia vista viene accecata dai forti raggi del sole filtrare dalle finestre.
Mugugno infastidito, per poi lanciare uno sguardo veloce alla sveglia e notare il mio inusuale largo anticipo.

Prendo tutto con più calma, mi alzo lentamente e mi vesto con altrettanta lentezza.
Ieri è stata una giornata abbastanza stancante, non solo a scuola perché ormai l'anno scolastico è quasi finito e i professori hanno bisogno di voti, ma anche perché Hanji, Farlan e Petra sono stati tutto il pomeriggio a casa mia a fare domande sulla mia relazione con Levi.

Una volta che hanno lasciato la casa ho dovuto spiegare tutto anche ad Armin che, a quanto pare, mentre spiegavo agli amici di Levi, sembrava disattento.
Gli ho parlato di Levi, in precedenza, ma non ha mai saputo come sono andate avanti le cose e, così, ho avuto la possibilità di aprirmi del tutto e raccontargli ogni cosa nel dettaglio.

Sembra felice per me, anche se, alla fine del mio discorso, mi ha consigliato che la cosa migliore da fare sarebbe raccontarlo a Mikasa e a mia madre il prima possibile.
Ho ragionato sulle sue parole tutta la notta, mi hanno tenuto sveglio fino a tardi e la conclusione a cui sono arrivato è che, sí, devo raccontarlo alla mia migliore amica e a mia madre al più presto.

Non sono preoccupato per la reazione di Mikasa, siamo amici da tanti anni e sono sicuro che mi accetterà e appoggerà in ogni caso.
Mia madre è la persona per la quale ho più ansia.
Mia madre è sempre stata abbastanza aperta per quanto riguarda queste cose ma ho veramente paura che possa vedermi in modo diverso e, magari, smettere di amarmi.
Io sono così, voglio farglielo sapere, ma, al contempo, sono terrorizzato.

Mi dirigo al piano di sotto ancora con questi pensieri e mi siedo a tavola in silenzio, dove trovo solo Levi. Mia madre, probabilmente, sta ancora dormendo, visto l'orario.
Quando Levi mi nota mi lancia un veloce sguardo, poi, inizia a parlare.
<<Si usa dare il buongiorno>> fa solamente, il suo tono non sembra offeso, ma divertito.

Sbuffo.
<<Scusa, buongiorno>> il mio tono è quasi scocciato, forse a causa dei mille pensieri che mi assillano da ieri sera e che mi hanno reso impossibile riposare questa notte.
<<Che succede Eren?>> domanda dopo qualche attimo di silenzio Levi, ed io non rispondo, troppo preso a guardare la mia tazza di latte.

<<Moccioso>> mi richiama il mio maggiordomo, ed io mi ritrovo costretto ad alzare lo sguardo verso il suo.
Continuo a rimanere in silenzio ma, alla vista dei suoi occhi grigi e del suo sguardo determinato, deglutisco.
<<Sai che puoi dirmi tutto, vero?>> domanda, ed io non riesco a trattenere un leggero sorriso alle sue parole pronunciate con tanta dolcezza e rassicurazione.

Faccio per rispondere quando la nostra conversazione viene interrotta dall'arrivo di mia madre.
Appena la noto mi ricompongo, sedendomi meglio sulla sedia e rivolgendo il mio sguardo alla mia tazza di latte.
<<Buongiorno>> fa mia madre, con un sorriso, ed io non riesco a guardarla in viso senza distogliere lo sguardo dopo pochi secondi, troppo insicuro.
<<Buongiorno>> rispondo sbrigativo, per poi alzarmi veloce da tavola a sguardo basso e sussurrare un leggero <<Io vado>> prima di prendere la cartella e dirigermi senza dire altro fuori dalla porta.

L'aria fresca mattutina, nonostante ormai siano arrivati i mesi estivi e il caldo afoso durante il pomeriggio, sembra travolgermi tutto d'un colpo e liberarmi di tutta l'ansia e l'insicurezza.
Sono in largo anticipo, così prendo il mio telefono, le cuffiette, ed accendo la musica beandomi delle sue note che accompagnano il mio passo lento per le strade isolate.

Penso che, prima di dire qualcosa a mia madre o Mikasa, dovrei parlarne con Levi.
Anche se ho intenzione di rivelargli solo la mia omosessualità per ora, e non la storia con Levi, ho bisogno di un appoggio da parte sua, perché da solo non ci riesco.
Io so che devo dirglielo e voglio parlargliene, ma ogni volta che me lo ritrovo davanti le parole sembrano morirmi in gola e le mie paure sembrano accumularsi dentro di me senza uscire fuori.
Alla fine, rimango sempre solo, confuso sul da farsi e incredibilmente spaventato.
Sono tormentato, insicuro, e prima o poi crolleró.

Cammino perso nei miei pensieri, perso nelle note della musica, perso nella vista delle strade silenziose e del ciel sereno.
Sono così perso da tutto questo, che non mi accorgo di una macchina nera che si è fermata proprio accanto a me, e che sta premendo ripetutamente il clacson per farsi notare.

Nel momento in cui mi volto e finalmente la vedo, lancio un urlo sorpreso dopo essermi ritrovato di fronte il volto di Levi sbucare dal finestrino abbassato.
<<Levi?>> domando confuso, pur sapendo la risposta.
<<Entra subito>> mi ordina, ed io lo guardo ancor più confuso.
<<Ti dó un passaggio, forza>> continua, ma io non lo ascolto.
<<Sono in anticipo, non ho bisogno della macchina, vado a piedi>> rispondo ancora, e lui sospira.
<<Voglio parlarti di una cosa quindi o sali da solo, o ti faccio salire con la forza>> dette queste parole, con tono scocciato, Levi mi rivolge uno sguardo intimidatorio, e così io mi dirigo dall'altra parte della macchina ed apro lo sportello senza fiatare.

<<Levi cos->> faccio per domandare appena salito sul veicolo fermo, ma lui mi blocca.
<<Vieni qui>> fa subito, aprendo le braccia ed avvolgendo il mio corpo con il suo dolce calore.
Rimango immobile sotto la sua stretta, incapace di dire o fare qualsiasi cosa, mi limito solo a bearmi di questo attimo di calore e dolcezza, che sembra spazzare via le preoccupazioni come la brezza estiva mattutina.

Solo dopo qualche secondo Levi si stacca e mi guarda dritto negli occhi, facendomi perdere un battito.
Mi perdo ancora nelle sue iridi chiare, e non parlo, rimango ad ascoltare il suo respiro leggero, nell'attesa di qualche parola da parte sua.
<<Eren, parlami di tutto, mostrami tutto>> inizia, il suo sguardo non si stacca mai dal mio, e sembra attrarlo a sè, inevitabilmente.

<<Se cadi, fallo fra le mie braccia. Distruggi tutte le barriere, con le mie lo hai già fatto.
Abbandonati e parlami di tutto, io ti ascolterò non importa cosa accada>> continua, lasciandomi senza fiato.
Si avvicina al mio volto, lasciandomi un leggero bacio sulla fronte.
E questo piccolo gesto sembra contenere qualcosa oltre le parole.
Sembra passarmi parte di sè stesso, della sua sicurezza, attraverso questo contatto.
Ed io riesco solo ad appropriarmene in silenzio, perché ogni suo sguardo ed ogni suo gesto mi ruba il respiro.

<<Tutto ció che dirai rimarrà un segreto fra di noi>> continua, questa volta lasciandomi un dolce bacio sulle palpebre abbassate, e poi sulla punta del naso.
Quando riesco nuovamente a vedere bene il suo volto, un sorriso si trova su di esso.

Un sorriso confortante, ed io mi domando senza nemmeno accorgermene perché semplicemente non mi sono lasciato andare alle parole e non gli ho parlato di tutto, anche se piccolo e insignificante.
Lui è qui.
<<Io sono qui, te lo sto dimostrando in tutti i modi possibili, cosa posso fare di più?>> domanda, ed io deglutisco, incapace di accettare tutti questi suoi gesti, tutti questi suoi baci, tutti questi suoi sguardi, tutte queste sue dolci parole.

<<Tutti i nostri segreti saranno custoditi in questi nostri baci>> e dopo questo sussurro mi lascia un leggero bacio sul labbro inferiore, facendomi chiudere gli occhi e lasciandomi assaporare ogni minimo attimo, completamente perso e abbandonato fra le sue braccia.

Spazio autrice
Sì... solo le 3:40 ed io sto aggiornando... ok che leggerete tutti domani ma va bene comunque, avevo l'ispirazione!

Non aggiorno da un pó e mi dispiace molto ma purtroppo sto anche io iniziando a pensare a quando ci sarà una conclusione per questa storia.
Non preoccupatevi (o non sperate) non arriverà presto, ci sono ancora tante cose da raccontare e non ho idea di quanti capitoli ci impiegherò o quanto tempo.

Questa storia non verrà mai abbandonata, la porterò alla sua conclusione e spero di essere accompagnata da voi in ogni caso.
Grazie di leggere ancora, di votare ancora e di commentare ancora.
Grazie tante di dedicare anche solo un minuto alla lettura di un capitolo.
Grazie di dedicarmi il vostro tempo.
Grazie davvero.

Baci,
Autrice.

My butler | ERERI/RIRENWhere stories live. Discover now