16.

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Cerchiamo di riprenderci anche perché sta per tornare la mia bambina e nessuno di noi vuole farsi vedere in questo stato.

Onestamente mi sento pure meglio, il fatto di aver condiviso il mio dolore, mi rende più leggera anche l'anima.

< Posso chiederti una cosa tesoro?> chiede mia mamma.

<Tutto ciò che vuoi!>

<Ma Alessio che c'entra in tutto questo?
Voglio dire, non sembrava tipo di arrivare a farti questo.> indica i miei lividi.

Sospiro e mentre vado in bagno per sciacquare il viso, le dico di venire con me.

< Non lo so mamma, so soltanto che il giorno dopo non era più lo stesso e quando ha cominciato a parlarmi si è sfogato con me dicendomi le cose peggiori che, in quel momento, mi hanno buttato a terra più di quanto già non lo fossi.
Mi ha detto pure che non ero una donna, che non ero capace nemmeno di dargli un figlio normale.
Io mi sono data la colpa per parecchio tempo, ma  poi ho capito che la sua era solo una scusa per allontanarsi da me.>

<Sto coglione.
Scusa Mia, ma ci sta.>

Guardo mia mamma sconvolta e poi mi metto a ridere, perché non è da lei dire queste parole.

<Non ridere, sono cambiata anche io, e non permetterò che qualcuno possa ancora trattarti così.>

<Grazie mamma.> dico prendendola per le spalle e lasciandole un bacio sulla guancia.

Qualcuno suona al citofono, ed io mi precipito ad aprire, so per certo che è la mia piccola, quella che è riuscita a non farmi cadere nello sconforto, l'unica persona che amo più della mia stessa vita e che è stata la mia ancora di salvezza in questi anni.

L'aspetto davanti alla porta e la sento ridere insieme a  mio fratello, e questo non fa altro che sollervarmi ancora di più.

Quando mi vede, urla...

<Mamma...c'è lo zio e il nonno, sono venuti a prendermi insieme alla zia Fra.>

Si lancia sulle mie braccia, baciandomi il viso.

<E non ci sono solo loro.>

Si scansa da me e guarda il mio viso.

<Mamma stai facendo le prove per carnevale, che ti sei truccata così?>

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<Mamma stai facendo le prove per carnevale, che ti sei truccata così?>

<Ci sto provando.> le dico lasciandole un bacio sulla tempia.

<Ed ora entra che ci sono persone che ti vogliono salutare e forse qualcuno che ti vuole conoscere.
Dai su.>

Quando si accorge della nonna e della zia, si ferma a guardare prima loro e poi me, e ancora loro.

Poi urla.
<Nonna!> e si lancia in una piccola corsa finendo tra le braccia di mia mamma che la fa girare.

In questo momento, divento consapevole che posso fare tutto, che sono disposta a tutto pur di vedere mia figlia sempre così felice, e non permetterò a nessuno, compreso Alessio, di spegnere il sorriso che abbonda sul viso di Nora.

Mi avvicino a loro e chiedo a mia figlia.

<Tesoro hai mangiato a scuola?>

Lei scende dalle braccia di mia mamma e viene sulle mie.

<No mamma, la zia è venuta prima, non avevamo nemmeno cominciato.
Poi siamo stati nella scuola dei grandi e ha preso pure Adri e l'ha portato dal suo nonno.>

<Mi hai fatto un resoconto completo amore mio.
Allora andiamo subito a preparare qualcosa.>

< Veramente> interviene mio fratello
< Una volta che siamo qui è giusto mangiare focacce ragusane.
Giusto?> chiede rivolto a tutti.

Nora comincia ad urlare di si giustamente, visto che va pazza per queste cose.

<Ok ok, allora chiamo il panificio e dico che le mette da parte.>

<Lascia stare, io e papà ci andiamo subito.> e così escono un'altra volta.

Nora comincia a fare baccano, dicendo che vuole giocare con la nonna e la zia, facendo svegliare il piccolo che, alza subito la testa cominciando a ridere.

Mia figlia non si era ancora accorta del piccolo, e quando lo vede prova a prenderlo, ma la fermo.

<Nora no.
È piccolo ancora e può caderti dalle mani.
Lascia che lo prende la zia, io prendo una coperta e la metto a terra così puoi giocare.
Ma mi raccomando...>

<Lo so mamma, niente cose piccoline perché le può mettere in bocca e si può soffocare.
Lo faccio sempre con Emi, sono una brava mamma proprio come te, con la mia bambola.>

Ed è vero, per avere solo cinque anni,Nora è davvero attenta a tutto, certe volte mi preoccupa pure, talmente  sono profondi certi suoi discorsi.

Mi avvio verso la cabina armadio mentre cerco di prendere una coperta e sento Nora e Angelo ridere, e poi mia figlia che prova a fare ripetere il suo nome, ma tutto dice tranne che quello.
Comincio a sorridere e stendo la coperta vicino ai termosifoni, visto che tra un po il sole andrà via e farà freddo, ma ho il tempo di poggiarla a terra che suona il citofono.

Mia madre scatta in piedi e Francesca corre nel balcone per vedere chi è.
Non può essere mio fratello, perché gli ho dato le mie chiavi, quindi immagino già chi sia.

Infatti Francesca torna da me, e il suo viso pallido è la mia conferma.

<State qua e non scendete per nessuna ragione al mondo.>

<Mi sa che ti ha dato una bella botta in testa.
Ti ho detto che non ti avrei più lasciata sola e non lo farò.>

<Mamma ti prego...>

<Ma anche no!
Milena resta con i bambini e chiudi le porte.
Noi scendiamo con Mia.> poi si volta verso di me.
<Non usciremo dal portone se sarà solo una discussione, ma se degenera, questa dalla faccia non gliela toglie nessuno.> mi dice indicando la sua scarpa.

Nonostante il terrore che sto provando in questo momento, riesce comunque a farmi sorridere.
Ricordo i suoi lanci di scarpa, e se fosse stato uno sport olimpionico, vi assicuro che nessuna l'avrebbe battuta, visto che riusciva anche a farle fare le curve.

<Andiamo.>

<Mamma.> mi chiama Nora
<Dove vai?>

<Scendo un attimo giù, ma torno subito.
Tu cerca di stare attenta al piccolo ok?>

<Si, ma torna da me.>

La stringo tra le mie braccia.
So per certo che ha capito tutto e questa sua frase è la conferma.

<Tornerò sempre da te, io resterò sempre con te.>

Le lascio un bacio e lei torna a giocare con Milena, che ha già chiuso tutte le porte, mentre io insieme a mamma e Francesca, scendiamo giù.

Quando sono nel pianerottolo, la signora che mi ha aiutata stamattina apre la porta e viene pure lei insieme al marito e al figlio.
Ciò mi incoraggia ancora di più.

La gente non è tutta stronza.


Perciò perciò...
Lo so, sono carica in questi giorni e ho voglia di scrivere, sperando che la storia vi renda partecipi almeno un po.

Mia non  è più sola, almeno non più, e ciò la sta aiutando a ritrovare se stessa.

Speriamo sia sempre così🙈.

Ho cercato di fare un capitolo leggero, e l'ho diviso in due parti, perché dopo quello di ieri sera, un minimo di tranquillità, ci stava.

Buona lettura.
Baci Chiara❤




Nessuno può giudicarti! Completa🙈Where stories live. Discover now