Io sono il gambo, lui è i petali.
Ed insieme siamo un fiore, così delicato e al contempo così bello, nei suoi colori e nella sua unicità.
Non riesco a contare quanti baci ci scambiamo in questo momento tanto dolce, forse dieci, forse mille, forse infiniti.

I baci sulle sue labbra, i baci sul suo viso, i morsi, i sospiri.
Racchiudo tutto nella mia testa, per proteggerlo e ricordarlo, per assaporarlo nel suo ricordo ogni volta che ne ho bisogno.
Prima che si tramuti il lacrime, prima che si tramuti in semplici dolorosi ricordi, voglio godermi ogni istante.

Voglio amarlo senza preoccuparmi delle conseguenze perché questi piccoli momenti che condividiamo mi bastano per continuare a stare sereno.
E, quando ci stacchiamo e mi rivolge un sorriso, perdo il fiato.

E mi uccide con nulla.

Mi uccide con quegli occhi, con quelle labbra, con quel corpo, con quella risata, con quella voce.
Ha il più completo controllo su di me, e io gli lascio le redini senza problemi, perché lui puó farlo.
Ormai sono suo, e lui è mio.
<<Mi dispiace Eren... io...>> la voce esce da sola, pentita, dopo una pausa da quella serie infinita di baci.

<<Non importa...>> sussurra, ma io non voglio lasciarlo così, in questa sua ignoranza, non sa perché, e merita di saperlo.
<<No Eren... io... avevo paura che tutto questo fosse incredibilmente sbagliato>> inizio, guardandolo negli occhi.
Non so come appaia la mia espressione in questo momento, ma sono certo di non averla mai fatta, perché non mi sono mai sentito in questo modo in tutta la mia vita.
<<Io ho più di dieci anni di te, sono il tuo maggiordomo e... avevo paura che ti stessi levando i migliori anni della tua vita... potresti passare le serate nei locali, con i tuoi amici, fidanzarti con un bel ragazzo o una bella ragazza della tua età... avresti dovuto perdere la verginità con uno di loro e vivere un'esperienza che non ti saresti mai dimenticato e... avevo paura di starti privando di tutto questo... ho paura di privarti di tutto questo...>> le parole si susseguono lentamente, il mio tono è basso, ed il mio sguardo vaga fra il suo viso, le mie mani poggiate sulle cosce, ed i suoi occhi.

<<Levi>> alzo lo sguardo a questo suo richiamo e accade qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
In meno di un secondo, mi ritrovo ad accarezzarmi la guancia, a causa di Eren che l'ha colpita con un forte schiaffo, che viene seguito dal silenzio.

Non riesco a dire nulla, non riesco nemmeno a guardarlo.
<<E al mio volere? Non ci pensi?>> alza la voce, il suo sguardo è sicuro, la sua voce anche.
Non l'ho mai visto così, e non riesco a rispondere in nessun modo al suo gesto, perché, in un certo senso, me lo sono meritato.

<<Prima di tutto non mi stai levando nulla di tutto questo! Ho i miei amici e ho un bellissimo ragazzo, e, anche se è più grande di me di diversi anni, non importa, perché lo amo e l'ultima cosa ad avere effetto su una relazione deve essere l'età.
È il mio maggiordomo... e allora? Ci siamo conosciuti in questo modo, e non penso che questo sia un ostacolo.
Ho fatto per la prima volta l'amore con lui, e non mi pentirò mai e poi mai della mia scelta perché è stata la migliore della mia vita.
Ti amo Levi, e questo non cambia.
L'età o il lavoro non fanno la differenza, perché nonostante tutto noi siamo in due.
Anche se decidessi di allontanarti senza il mio volere io ti rincorrerei fino a perdere il fiato>> la voce, parola dopo parola, si fa sempre più debole, e nuove lacrime iniziano a bagnare il suo viso.

<<Ti ho donato tutto di me e non ti permetterò di lasciarmi andare>> conclude, ormai piangendo, ed io mi ritrovo a stringerlo nuovamente a me.
Ho sbagliato tutto, ho sbagliato tutto.
Continuo a ripetermi queste parole in testa, in un eco disperato.

Invece di aiutarlo, l'ho solo ferito.
Sono stato egoista, non ho considerato il suo volere, non ho considerato niente.

<<Ti amo Eren>>

Spazio autrice
Eee... secondo capitolo del giorno! Felici?

Sono abbastanza soddisfatta (diciamo...) di questi due capitoli (che considero un pó come parte uno e parte due).
Ditemi i vostri pensieri, mi raccomando!

Bene, ora rispondo ad un altro paio di domande!
Sono le ultime due di @anime_03life;

2) Perchè per te scrivere è importante?
Questa domanda è molto difficile.
Scrivere è mostrare me stessa, e forse anche ció che desidero.
Posso considerarmi fortunata, perché non ho nulla da cui scappare, sono sempre abbastanza felice e vivo la mia vita abbastanza tranquilla.
I problemi ci sono sempre, certo, però non sento la necessità di scrivere per scappare dalla realtà.
La sento per capire chi sono, per mostrare chi sono agli altri, per sentirmi soddisfatta di me stessa.
Lo faccio per il bisogno di far capire agli altri come mi sento, ed è incredibilmente bello quando ció che voglio ottenere arriva.
Mi piace scrivere esprimere pensieri attraverso parole, la trovo una cosa incredibile.
Insomma, le parole sono solo insiemi di lettere, è magico come riescano a trasmettere qualcosa.
L'ho sempre pensata così, e non smetterò mai di scrivere, sia per me stessa, che per gli altri.

3) Per te come si può migliorare a scrivere?
Sarò banale, ma dico scrivendo.
La mia prima fan fiction l'ho scritta a 12 anni e se la rileggo mi viene il vomito, anche se rileggo il primo capitolo di questa storia mi viene il vomito e il progresso nella scrittura che ho fatto è palese per me.
Ho continuato a scrivere nonostante non fossi soddisfatta dei risultati, ma se ci si impegna prima o poi arrivano.
Bisogna leggere tanto, informarsi su nuove parole, stare attenti alla grammatica ma, soprattutto, scegliere un momento in cui si ha ispirazione e avere tanta voglia di buttare giù tutto su carta.

Bene! Ci vediamo al prossimo capitolo (gli aggiornamenti saranno molto più frequenti vista la fine della scuola).
Risponderò alle altre domande nei prossimi capitoli e, mi raccomando, sentitevi liberi di farmene altre!
Baci,
Autrice.

My butler | ERERI/RIRENWhere stories live. Discover now