Casa Thorne

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DAMON

Le guardie intimorite dalle grida di Tom Rossi non osano replicare.Perché sei uscita di nascosto?Cosa è successo?Margo si passa una mano nei capelli mentre cerca di contattare Idelle telefonicamente,non ha risposto nemmeno alle mie chiamate mi sto seriamente preoccupando.«È a casa Thorne!»Tom Rossi ci sorpassa velocemente ringhiando.Sua moglie lo segue di rimando,mi accodo a mia volta anch'io.Entrano nella Ferrari,mi accomodo dietro lasciandolo stupefatto.Cosa crede che resti qui come se nulla fosse?

«Perché sei salito nella mia Ferrari!»Tom Rossi è un vero rompicoglioni, Margo sorride dallo specchietto retrovisore,non starò di certo con le mani in mano.«Non badi a me!Dobbiamo raggiungere la casa di quel cretino di Thorne!»Sbuffa ed accelera di colpo,sbatto con la testa sul sedile,lo sfido di rimando mentre un sorrisino divertito fa capolinea sulle sue labbra.«Non vuole essere chiamato in quel modo vero?»Replico sarcastico al suo cipiglio.«In che modo?»Sbotta svoltando con la sua auto in un viale alberato.«Suo-ce-ro!»Frena di scatto e si gira nella mia direzione con occhi rabbiosi.«Ti getto fuori dall'auto moccioso dei miei stivali hai capito?»Sua moglie gli sfiora la mano delicatamente.«Tom..calmati pensiamo a nostra figlia.»Sospira alla sua voce e si rimette alla guida.«Al ritorno non verrai con noi!»

«Si invece!Idelle mi deve delle spiegazioni!»

«Ti deve cosa?A noi deve darle non a te idiota!»Si ferma al semaforo rosso sterzando senza nessuna grazia.«È a casa del verginello e sappiamo bene che ha una cotta per lei!»
«È davvero vergine?»Replica Margo girando il viso divertita.«Margo ti prego non voglio sentire quella parola!»Sbotta suo marito rabbioso.«Idelle non è più una bambina!La smetta è-»Sterza di nuovo e mi prende il colletto tra le mani.«Ti chiudo nel portabagagli se non la smetti di sfidarmi!»Deglutisco ed abbasso lo sguardo.«Bene!»Mi spinge in malo modo e riaccende il motore,cazzo mi ha fatto davvero paura.

Dieci minuti dopo siamo a Thorne,molte persone occupano il giardino e l'entrata della villa.Un Harry stranito ci viene incontro di corsa.«Dov'è sono i miei figli?»Il tono di Tom Rossi non ammette repliche,mi guardo intorno insieme a Margo non li vedo in sala.«Ecco..Aaron ha esagerato con l'alcol ecco perché Idelle era qui..»Si gratta la testa imbarazzato mentre uno strano silenzio aleggia tra di noi.«Hai chiamato tu mia figlia?»

«No..è stato Andrew,non sapevo nulla.Ho incontrato Idelle nella camera poco fa.»Camera?«Con chi era?»Sbotto facendo sobbalzare Harry.«È con suo fratello nella camera di Andrew,voleva solo riportalo a casa senza farvi preoccupare.»
Doveva avvisare sa bene che non può uscire da sola.«Andiamo!»Margo sale le scale di corsa con suo marito,faccio dei lunghi sospiri e mi passo una mano nei capelli.«Non dovevi far bere Aaron!»Harry ha lo sguardo basso«era impossibile,quel ragazzo soffre per tutta la situazione che si è creata.Chiedeva di sua sorella,sono giorni che non si rivolgono la parola.»Mi fissa negli occhi cos'è vuole incolpare il sottoscritto?«Cosa vuoi dirmi?»                          «Quei due sono anime gemelle devi fartene una ragione Damon.»

Non rispondo,percorro le scale di corsa e mi guardo intorno spaesato.È immensa!La villa dei miei genitori è un buco al confronto.Sento delle voci provenire alla mia destra,riconosco Margo di spalle.Sorrido alla vista di Idelle,suo padre la sta riprendendo severamente mentre Aaron è addormentato sul letto.«Idelle..»Sussulta alla mia vista e corruga la fronte.«D-Damon..»Perché è così nervosa?«Perché non mi hai avvisato?»Cerco di raggiungerla ma suo padre le fa da scudo.«Sto parlando con mia figlia fatti da parte!»

«Lo ha già fatto ora è il mio turno!»Rivolgo di nuovo la mia attenzione ad Idelle chiedendole ulteriori spiegazioni.«Damon basta sono stanca!»

«Stanca?Sai bene che non dovevi allontanarti e tu cosa fai?Esci di nascosto per venire qui a casa di Thorne?»Deglutisce rumorosamente.«Non usare questo tono con la mia bambina!»Alzo gli occhi al cielo all'intervento di suo padre.«Basta vi prego!Pensiamo ad Aaron ok?»Replica Margo sull'orlo di una crisi di nervi.Harry arriva poco dopo ed aiuta Tom Rossi a trasportare Aaron al piano di sotto.«Dobbiamo parlare!»Idelle si libera dalla mia presa e raggiunge sua madre,sono davvero nervoso perché è così cocciuta?Quello stronzo di Andrew conosce la situazione perché l'ha chiamata?Arrivati al piano di sotto mi scontro con il professorino,sorride e si scusa,per poco non mi bagnava con il suo calice di vino.«Che sorpresa.»Ma la sua espressione radiosa si trasforma alla vista di  Idelle e sua madre alle mie spalle.«William ciao..»Sbatte le ciglia più volte,Margo fissa la scena incuriosita.«Damon chi è questo ragazzo?»Chiede guardandolo con un cipiglio.«Lavora al college,è un insegnante di letteratura.»Tom Rossi si avvicina con Harry e suo figlio dormiente,fortunatamente nessuno sembra farci caso.«Idelle è stato un piacere,ma ora d-devo andarmene.»William è nervoso e non capisco il perché.«Ancora tu?»Sobbalza alla voce di Tom Rossi ma non accenna nessuna parola.«Idelle non ci presenti questo ragazzo?»La voce di Margo risulta strana alle mie orecchie.«William King!»È proprio lui a porgere la mano verso di lei.Si studiano attentamente,è strano.«È un piacere.»Sorride e poi riporta lo sguardo su suo marito che come me è alquanto incuriosito.«Splendore cos'hai?»Sembra in un altro mondo,assente da ciò che la circonda.
****
«Damon?»Idelle è appena uscita dal bagno,stanotte non ho potuto raggiungerla,ho aspetto con ansia che il sole si alzasse per poterla rivedere e stare da soli.«Ciao piccolina..»Indietreggia stringendo  il suo accappatoio,ma perché si comporta così?«Non volevo essere così brusco..ma..»Annuisce e mi da le spalle aprendo alcuni cassetti.«Idelle ehi..»
La attiro tra le mie braccia facendola sussultare,i suoi capelli profumano di cocco.«C'è Aaron in casa..»
La giro verso il mio viso e la bacio sulle labbra,sospira accarezzando i miei capelli.«Non essere malpensante..»Bacio la sua mascella e scendo sul collo,un enorme cerotto copre la parte destra di esso.«Perché hai un cerotto?»Chiude gli occhi mentre tocco il punto,prova dolore dalla suo gridolino.«Idelle cos'è?Fammi vedere!»Blocca la mia mano e si allontana dal mio corpo.«Non è nulla mi ha morso un insetto e sai ho grattato un po' troppo forte..»

«Insetto?»Sta mentendo lo sento,ormai conosco bene ogni suo gesto.«Sì Damon.»Non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi.«Idelle non dire stronzate!»Qualcosa non quadra,ho un presentimento strano che mi affligge.«Idelle!»La voce di Nathan irrompe tra di noi,è fuori la porta della camera ed ha appena bussato.«Non puoi restare qui!»Allarmata cerca di farmi uscire,non sarò io a farlo,sono scappato fin troppe volte dalla verità.«Fallo entrare non ho problemi!»Mi distendo sul suo letto e la invito ad aprire.«Sei impazzito?»
«Apri la porta.»A passo lento si dirige dall'unica barriera che ci divide da Nathan.«Ciao Idelle possiamo parl-»Lo saluto con la mano i suoi occhi sono come la lava di vulcano.«Cosa cazzo ci fai qui nella sua camera!»
Idelle cerca di frapporsi tra di noi ma con scarsi risultati.«Idelle cambiati non puoi restare in accappatoio.»La  pelle delle sue spalle è esposta e la corda si è allentata.«Non vi lascio soli!Nathan perché sei qui?»
«Volevo parlare con te..»
«Ora è impegnata con me!»Ghigno attirando Idelle tra le braccia.«Lasciala oppure ti rompo tutti i denti!»
«Non lascio Idelle,fatene una ragione Wright!Ah'. ed evita di venire nella sua camera, nessuno eccetto il sottoscritto deve varcare quella soglia.»

«Damon smettila!»Idelle è rossa in viso,suo fratello mi fissa esterrefatto.«Ti rendi conto di quello che dici?Cosa sta immaginando la tua mente malata?»
Non doveva,ha esagerato con le parole.«Fuori tutti e due!»L'urlo di Idelle riempie la stanza,forte e rabbioso da farmi sussultare.Ci spinge verso l'uscita senza troppe cerimonie,quando si arrabbia ha una forza che vale per due.«Parlate ma non vi picchiate!»Sbatte la porta,siamo solo noi due nel corridoio.«Non ho niente da dirti.»È lui il primo a rompere il silenzio.«Nemmeno io.»Rispondo serioso senza timore.«Bene!»Risponde con voce alta.«Bene!»Continuo a mia volta.Picchietta le dita sulle sue braccia conserte.«Bastardo lurido infame!»
«Sei il solito stronzo di merda Nathan!»
«Hai toccato mia sorella e non dovevi!»
Sbuffo esasperato per anni non lo fatto proprio per lui.«Ho già represso tutto,non lo farò più.È la mia donna che ti piaccia o no!»

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