Capitolo 24

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Quattro mesi dopo

<<Ma non è vero...>>

<<Quindi mi stai dicendo che sono una bugiarda? Oltre ad essere stupida, anche bugiarda...ma guarda un po' tu che mi tocca sentire!>>

<<Ma io...non sto dicendo...>>, mormorò Lauren, ma la interruppi con un gesto della mano.

Eccoci lì a litigare a causa dei miei ormoni, nella nostra nuova casa. Ebbene sì, aveva deciso di abbandonare il suo vecchio stile di vita per poter trovare la calma e la tranquillità che tanto desiderava.
Mi aveva seguita senza pensarci su due volte, e grazie alla sua grande abilità nello scrivere a macchina, aveva trovato un posto di lavoro come insegnate di scrittura creativa per un corso aggiuntivo di un liceo. Era stata così emozionata all'idea di iniziare tutto daccapo, sopratutto perché proprio come Christopher, anche Lauren sentiva di non appartenere a quel mondo e a quella vita. Lei era diversa da suo padre, finalmente l'aveva capito e finalmente era pronta ad andare avanti e prendersi la sua libertà.
Per quanto riguardava gli altri ragazzi, ognuno di loro aveva continuato la sua vita. Jacob era rimasto in città, per poter restare accanto ad Alex, anche se quei due avevano un rapporto abbastanza strano. Zayn aveva deciso di girare per il mondo alla ricerca del vero amore. Sì, lo so, il classico pensiero da protagonista di un film.
Normani e Dinah avevano deciso di continuare a stare insieme, come amiche o amanti, questo lo avrebbero deciso loro due. Ma siccome nessuna delle due riusciva a stare lontana da Lauren, avevano deciso di venire ad abitare dalle nostre parti, in modo tale da poterci vedere il più spesso possibile. Inoltre, volevano entrambe essere le prime a vedere il bambino nascere, quindi, per nulla al mondo si sarebbero allontanate da noi due.
I miei genitori, mio padre sopratutto, sembrava essersi rassegnato all'idea che fossi perdutamente innamorata di Lauren. Anche se, dovevo ammettere, che scegliendo di cambiare vita, la mora aveva migliorato un tantino la sua posizione sulla lista nera di mio padre. Sapevo però che la nascita del bambino, il nostro matrimonio e magari il tempo, avrebbero fatto in modo che Alejandro cambiasse totalmente idea su di Lauren.

<<Sono arrivato in un brutto momento?>>, chiese una voce maschile.

<<Assolutamente no!>>, disse Lauren.

<<Sì, Christopher>>, dissi, nello stesso momento. L'altro Jauregui alzò le mani in segno di resa, rendendosi conto che adesso, quella da temere ero io. Quindi, proprio come se non fosse proprio entrato in cucina, fece retromarcia ed immaginai che fosse andato in soggiorno per vedere la televisione.
Chris era l'unico che non sapeva ancora cosa fare, insomma, aveva passato tutto il tempo cercando di prendersi cura di Lauren, ma ora non c'era più bisogno che restasse con lei. Adesso, però, sembrava il turno di Lauren di prendersi cura di lui, per questo, gli aveva detto che sarebbe potuto restare con noi finché non avrebbe trovato almeno un posto dove stare e un lavoro.

<<Camz, amore mio dolce, mai e poi mai ti guarderei come se tu fossi ingrassata>>, disse Lauren, ricordandomi perché ero arrabbiata con lei.
Ero incinta di quattro mesi, avevo un pancione grandissimo, perché il signorino se la prendeva comoda nel muoversi nella mia pancia, e lei aveva osato guardarmi come a dire che ero ingrassata. Potevo leggerglielo negli occhi. Chiaramente. Adesso, stava solo cercando di non farmi incazzare ancora di più, ma io sapevo che mi vedeva più grassa!

<<Stai continuando a mentirmi!>>, sbottai, incrociando le braccia al petto. Nel fare ciò, le mie braccia portarono verso l'alto il mio seno- che era diventato particolarmente più grande-, e Lauren abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore. 
A causa dei maledetti ormoni, quel gesto mi sembrò particolarmente sexy e sembrò quasi che qualcuno avesse acceso un fuoco nel mio basso ventre.

Stockholm SyndromeWhere stories live. Discover now