21. Scale

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Prendo lo zaino e metto nel portafoglio i soldi. Nello zaino butto dentro anche il cellulare e un coltellino e dopo averlo chiuso con la cerniera lo lancio dalla finestra in modo che cada nel cespuglio vicino all'albero. Dopodiché cerco di guardare dalla fessura della porta se qualcuno si aggira per le scale.
Nessuno.

Giro veloce la chiave estraendola dalla serratura e rapidamente la chiudo dall'esterno.
Il tempo di mettere la chiave in tasca e di girarmi che sento una fitta all'altezza dello stomaco.

Mi piego in due. Un pugno ben assestato di Norman dove qualche giorno fa mi aveva colpito uno due due ragazzi.

Non mi farò sottomettere in questo modo.

Cerco di spingerlo via da me ma lui mi afferra un polso...

Buio.
Sento male a tutto.
Alla testa.
Alle braccia.
Alle spalle.
Alle gambe e alla schiena.
A tutto.

La vista mi ritorna pochi attimi dopo l'atroce dolore. Sento qualcuno scendere dalle scale in legno.

Non ci posso credere.
Mi ha buttata giù dalle scale.
Se mi dovesse prendere ora non sarei capace di difendermi in alcun modo.

Mi alzo con la poca forza dovuta all'adrenalina che mi scorre nelle vene.

Mi fiondo un po' barcollante alla porta ed esco.
Cammino rapida al cespuglio sotto camera mia e prendo lo zaino.

Corro più veloce che posso cercando di non pensare al dolore al corpo.
La porta di casa si apre ma io sono già "lontana". Cosi si gira e va dagli amici a finire le bottiglie di vino.

Non riesco a stabilizzare il battito cardiaco.
Mi siedo su una panchina che per fortuna si trova distante da "casa".

Ora su ora voglio solo dormire.
Sono troppo stanca.
Mi si chiudono gli occhi.
Appoggio la testa sullo zaino  dopo essermi sdraiata.

Mi addormento.

*salto temporale*

Sento qualcuno scuotermi.
Xx: "Jenny, Jenny svegliati"
Apro gli occhi.

C'è tanta luce.

Non capisco chi sia.

Assottiglio lo sguardo.
Xx: "Jenny su, svegliati, vieni a giocare con me"

Non sono più sulla panchina ma nella camera della mia vecchia casa.

Ethan?!

Io: "ma ciao piccoletto mio" mi alzo. Non ho più male a nulla.

Ethan: "Giochiamo insieme Jenny?" dice in modo serio e quasi sadico.
Io: "Ethan così mi fai paura"

Ethan si trasforma in Norman.
Norman: "Jenny giochiamo assieme!"

Non mi ritrovo più nella stanza luminosa e accogliente di prima.
Ma nella cantina.
La mia vecchia cantina.
Quell'inferno dove ho passato fin troppo tempo. Dove ho sprecato fin troppe urla. Dove ho perso troppo sangue e preso troppe botte.

Norman mi afferra il collo e inizia a strozzarmi.
Non respiro. Mi divincolo.

Norman: "Cosa hai Jenny? Jenny svegliati. Svegliati. Svegliati Jenny"

Xx: "Jenny Svegliati"

Apro gli occhi di colpo.
Sento la fronte sudata.
Sto tremando e stringendo la coperta nelle mani.

Lo riconosco.
Victor: "Jenny stai tranquilla. Ci sono io adesso" mi accarezza i capelli.

Io: "D-dove sono?"
Victor: "ti ho trovato su una panchina che eri priva di sensi e ti ho portato a casa mia"

Cerco di alzarmi ma lui me lo impedisce.

Victor: "ora voglio sapere che ti è successo." mi dice serio.

Lo guardo. Ho paura che mi giudichi. Ho paura che mi Abbandoni. Ho paura di perderlo.
Io inizio involontariamente a singhiozzare e piano piano comincio a raccontare di mio padre.

*piccolo salto temporale*

Io: "....così mi ha spinto dalle sca- scale. I-io sono scappata c- con le poche forze che avevo e mi sono addormentata s-su una panchina" finisco il racconto piangendo.

Victor per tutto il racconto mi ha tenuto le mani tremanti e quando ho finito di raccontargli tutto, mi stringe a se facendomi un po' male.
Victor: "Non ti lascio tornare in quella casa"

Io: "ma..."
Victor: "niente ma. Quando stai meglio andiamo a denunciarlo. Cosi sbatteranno in prigione quel lurido verme"

Dopo alcuni minuti.
Victor: "stai meglio?"
Io: "non proprio"
Victor si allontana e ritorna con una cassetta del pronto soccorso.

Inizia a medicarmi e mi mette varie creme e fasce.

Victor: "Jenny. Vorrei che tu rispondessi solo un'altra a domanda. Poi ti lascio riposare."

Io: "certo va bene"
Victor: "voglio che tu sia sincera con me.
Dimmi, quel bastardo nel corso della sua inutile vita di merda, ti ha solo picchiato o ti ha anche violentata?"

Insegnami ad amare // Victor Blade    [completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora