18. Colazione

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Mi sveglio.
Non vedo Jenny.
Mi guardo attorno ma non la trovo
Mi sto per alzare quando vedo la porta aprirsi.

Jenny entra con un vassoio in mano.
Riconosco due tazze, una brioche e dei biscotti.

Si siede al bordo del letto.
Jenny: "ti ho svegliato?"
Io: "no tranquilla. Mi sono svegliato poco fa"
Lei sorride e mi invita a sedermi accanto a lei.

Io: "come va con la schiena?"
Jenny: "Mh. Meglio si"
Non è troppo convincente.
Io: "non dovevi disturbarti" le dico cercando di assumere un'aria severa.

Lei abbassa la testa.
Jenny: "zitto e mangia"
Guardo il vassoio.
Nelle tazze c'è del caffè latte e i biscotti sono al cioccolato.

Inizio a bere il caffèlatte e lei mi imita.
Inzuppo un biscotto e poi un altro e un altro ancora.
Sono buonissimi
Lei ha bevuto solo il contenuto della sua tazza.

Io: "non mangi nulla?"
Jenny: "ho bevuto il caffè"
Io: "intendo. Oltre al caffè? Non mangi i biscotti o la brioche?"
Scuote la testa.
Io: "dovresti mangiare di più"
Guarda altrove.
Mi sta ignorando?

Io: "Jenny"
Jenny: "si?"
Io: "mangia almeno un biscotto"
Jenny: "Victor non ho fame ora. Mangerò di più a pranzo"

JENNY POV
Non capisco perché debba insistere così tanto.

Victor: "devi riprenderti per bene"
Annuisco.
Finisce di mangiare e porta il vassoio in cucina seguito da me.

Io: "non ti devi disturbare così tanto per me"
Victor ridacchia e mi guarda dopo aver appoggiato il vassoio.

Sospiro e osservo ogni sua mossa.
Io: "andiamo ad allenamento un po' prima oggi?"

Lui mi si avvicina e istintivamente il mio sguardo si posa dai suoi occhi al pavimento della cucina.
Questo ragazzo mi mette agitazione.

La sua mano calda mi alza il viso da sotto il mento.
Come fa ad essere così sicuro di sé?

Victor: "Jenny. Oggi noi resteremo a casa"
Io: "ma... Tu vai pure. Io resto a casa"
Victor: "non mi fido di te. Sei troppo furba. Riusciresti ad andare via e ritornare senza essere vista. Resto con te punto"

Io: "Beh grazie per la fiducia riposta in me" sbuffo.

Mi sento tirare in avanti.
Victor mi ha cinto la vita con le braccia e mi ha avvicinato a se.
Quel contatto mi fa venire dei brividi di piacere.

Victor: "mi spiace piccola. Ma non voglio che ti succeda nulla." mi stringe a se.

Sorrido.
Lui lo nota e mi da un bacio a stampo sul naso.

Lo guardo negli occhi color ambra.
Lui mi deposita un altro bacio a stampo sulla guancia.

Gli sorrido.
Io: "grazie Victor. Sei un tesoro"

Ci andiamo a sedere sul divano e Victor mi fa appoggiare la testa sul suo petto.

Sto troppo bene vicino a lui.
Mi accarezza i capelli delicatamente e non riesco a tenere gli occhi aperti.

Victor: "Jenny tra un po' devo tornare a casa. Tu promettimi che riposi"

La cosa non mi piace.
Lo voglio accanto a me.
Lo voglio vicino.
Voglio sentire il suo contatto.

Sospiro e annuisco.
Io: "se proprio devi"
Victor: "così mi fai sentire in colpa"
Io: "dovresti sentirti in colpa" ridacchio
Victor: "ah si?" inizia a farmi il solletico.

Scoppio a ridere.

Io: "Fe-fermo. fermo. T-ti suppli-co"
Lui pian piano smette.
Victor: "ora voglio un bacio"
Arrossisco.
Victor: "sulla guancia" precisa.
Gli lascio un bacio veloce sull'angolo della bocca.

Lui sorride.
Victor: "sei troppo furba ragazza"
Mi scompiglia I capelli e si alza dal divano.

Ho una strana sensazione e giro lo sguardo verso la finestra.
Mi è sembrato di vedere qualcuno.
Ok sto impazzendo.

Victor mi passa dietro.
Ho i brividi.
Mi da leggero bacio sul collo.
Victor: "ci sentiamo domani Jenny"
Io: "va bene"

Esce di casa.
Ho voglia di seguirlo.
Devo scoprire dove abita, ma non posso tradire la sua fiducia. Un giorno lo scoprirò, ma quel giorno non è oggi.

Passano circa due minuti.
Sento tre colpi alla porta.
Avrà dimenticato qualcosa.

Apro la porta...

Insegnami ad amare // Victor Blade    [completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora