13. Sfida

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"Per favore Victor"
"No. Resti a casa. Che tu lo voglia o no."
"Ma è casa mia e faccio quello che mi pare e piace" incrocio le braccia.

Victor mi guarda "Ok allora facciamo così. Vieni a vedere e poi ritorni a casa"

"va bene" mento sapendo che non sarei tornata a casa senza di lui.

Sta diventando un'ossessione.
Non gli stacco gli occhi di dosso.
Lui fa un passo avanti ritrovandosi di fronte a me. Ci scambiamo dei piccoli sguardi. Lui mi guarda le labbra e io faccio lo stesso.

Il campanello suona.
Sobbalzo spaventata.
Vado ad aprire.

"Ciao. Come stai?"
"Oh. Bene dai" mi riprendo e scuoto la testa lasciando entrare in casa Riccardo.
Richiudo la porta alle sue spalle e appena mi giro mi ritrovo i due che si lanciano uno sguardo. Victor è tranquillo e Riccardo ha iniziato a stringere pugni.

Victor Ridacchia "Ciao Riccardo"
"Victor" il capitano lo squadra e poi si volta verso di me "Oggi a scuola giravano delle voci. Ho sentito che una ragazza ha avuto una discussione con due ragazzi. E che non è andata tanto bene per lei. Visto che non ti ho vista a scuola mi sono preoccupato" mi sorride gentile.

Apro la bocca per dire qualcosa ma Victor mi precede "questi non sono affari tuoi" guardo Victor.
"Diciamo che ho passato di peggio" faccio una piccola smorfia..
Riccardo mi si avvicina così in fretta che Victor fa un leggero sobbalzo.

"Ora stai meglio vero? Che ti hanno fatto?" "nul..." "l'hanno buttata contro un muro e tirato una ginocchiata" afferma sospirando infastidito il porcospino.

"Dimmi chi erano. Così gli..." "non serve Riccardo. Gliel'ho già data io una lezioncina a quei due"

Il capitano guarda lui, poi me.
"Jenny ti devo parlare" mi afferra un polso tirandomi in cucina e mi fa trasalire per il dolore all'addome.

"Jenny che ci fa Victor a casa tua?" mi guarda negli occhi.
Abbasso la testa di lato.
"Jenny?" alza leggermente la voce.
"mi ha solo tenuto compagnia" dico tenendo lo sguardo abbassato.
"perché non mi hai avvisato?"
"non ero quasi in grado di camminare. Ho avuto altro a cui pensare"
"comunque stai lontana da Victor"
"per quale motivo scusa?" alzo lo sguardo.
"Non mi fido di lui"
"Non ti deve interessare quello che faccio" alzo la voce.

"tutto bene qui?" appare Victor appoggiato allo stipite della porta.
"Si Victor" dice Riccardo con voce distaccata mentre continua a fissarmi.
Poi mi sussurra all'orecchio "Vedo che stai meglio principessa. Se vuoi sfogarti facciamolo sul campo. Voglio vedere se riesci a battermi, e se ce la fai tu concedo quello che vuoi. Se vinci io dovrai fare ciò che vorrò"
Si allontana e lancia uno sguardo a Vic.

Mi viene una scossa di freddo.
Il ragazzo mi si avvicina "che ti ha detto?" dice serio.

"Beh. Ti accompagno agli allenamenti. Iniziano tra poco" svincolo via.

Vado in bagno e metto la divisa. Metto una felpa per coprire la maglia.
Vic mi guarda appena uscita.
"perché indossi i pantaloni della divisa?" mi guarda severo
"perché ho tutti i pantaloni a lavare Apparte quelli di ieri che per sbaglio oggi ho sporcato mangiando.

Lui mi osserva.
Usciamo fuori casa e ci dirigiamo al campo da calcio.

*Riccardo pov*

Devo vincere io.
La voglio tutta per me.
Victor non la merita, la merito solo io.
Se vincerò la potrò avere tutta per me. Dovrà attenersi alle mie regole.

Eccola che arriva assieme a quel porcospino blu. Victor va negli spogliatoi e io mi avvicino a lei.
"iniziamo con una piccola partitina a squadre" la guardo.

*Jenny pov*
Riccardo mi fa quasi paura. Deglutisco e mi tolgo la felpa. Ho fatto fatica ad arrivare fino a qui senza zoppicare.
Non riuscirò a correre.
Odio il calcio.
Ma devo farlo. Devo battere Riccardo. Solo così potrò evitare di giocare la prossima partita. Non sono emotivamente pronta.

Insegnami ad amare // Victor Blade    [completata] Where stories live. Discover now