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Dopo aver fatto una doccia, ed aver subito una ramanzina da Normani- che diceva che correre per così tanto tempo non mi faceva poi molto bene-, ero pronta (almeno fisicamente) all'arrivo di Lewis e ai suoi amici.
Li aspettavamo insieme in soggiorno, che era abbastanza spazioso per tenere questa riunione. Zayn aveva preparato un vassoio con le bevande preferite dei nostri visitatori, Chris aveva messo a volume molto basso la musica che si riproduceva casualmente dalla radio. Non sapevo per quale motivo lo facesse sempre, come se la musica potesse coprire le nostre conversazioni, quando in realtà, era ad un volume così basso che si sentiva a malapena.
Sentii il campanello, e Normani si alzò per andare ad aprire.

<<Metti su un bel sorriso>>, disse Dinah, imitando una madre che si rivolgeva ad una figlia ribelle, per non farle fare brutta figura con degli amici. In realtà, sapevo che cercava solo di migliorare il mio umore completamente nero.

<<Buonasera>>, dissi, quando vidi Lewis e il suo gruppo fare il loro ingresso. Mi alzai e gli strinsi la mano, limitandomi a salutare gli altri con un cenno del capo. Feci segno loro di sedersi.

<<Buonasera a te, Lauren>>, disse lui, guardandosi intorno. Era la prima volta che veniva a casa mia. O almeno, la prima volta da quando Mike era morto. Avevo fatto dei cambiamenti, siccome ovunque mi giravo, vedevo la faccia del bastardo.

<<Non ho ricevuto una tua chiamata...ammetto che mi stavo un po' preoccupando>>, disse.

<<Come puoi vedere, non hai nulla di cui preoccuparti>>, dissi, indicando me stessa.

<<Oh, certo, lo vedo>>, disse. <<Ti dispiace se mi verso un bicchiere?>>, chiese, indicando la bottiglia di Jack Daniels.

<<Fa' pure>>, dissi. Si versò da bere, poi bevve un sorso.

<<Non c'è niente da fare...persino una comune marca di alcol diventa più buona se ce l'hai tu. Proprio come la tua roba>>, disse, poggiando una mano sulla gamba di Harry, che era seduto al suo fianco.

<<Mi piace avere il meglio>>, dissi, alzando le spalle.

<<Quindi deduco che sia meravigliosa come dicono tutti>>, disse. Stranamente, non ci misi molto a capire di cosa parlava, o meglio, di chi parlava. Strinsi la mascella, sentendo la rabbia iniziare a scorrermi nelle vene. I suoi occhi azzurro ghiaccio mi fissarono attenti, alla ricerca di una mossa azzardata. Gli piaceva giocare sporco...era proprio un fottuto bastardo.

<<Be', è la figlia di Alejandro Cabello, è ovvio che tutti dicano che sia meravigliosa>>, dissi, alzando le spalle. Stavo facendo uno sforzo incredibile per non attaccarlo alla giugulare, come un animale selvaggio.

<<La ricordo vagamente...Se non sbaglio, aveva dei lunghi capelli castani e degli occhi dello stesso colore...>>, mormorò, chiudendo gli occhi come se stesse provando ad immaginarla. Non sapevo se Lewis fosse gay o bisessuale, ma semplicemente sapere che stava pensando a Camila o che avesse potuto farlo in passato, mi mandava su tutte le furie. Sentii gli occhi attenti di Dinah, Normani, Chris, Jacob e Zayn su di me.

<<E aveva un culo meraviglioso>>, mormorò Niall. I miei muscoli si irrigidirono e mio fratello, che era più vicino a me rispetto a tutti gli altri, si sporse subito in avanti. Mi avrebbe afferrato, questo era poco ma sicuro, ma sapevo che prima sarei riuscita a colpire quel piccolo bastardo biondo tinto.

<<Sembra che Niall se la ricordi eccome...magari gliela farai conoscere, dopo>>, disse.

<<Come scusa?>>, chiesi. La mia rabbia stava per esplodere, potevo sentirla. Non c'era un muscolo nel mio corpo che non fosse teso, stringevo la mascella così forte che temevo di spezzarmi i denti e faticavo davvero tanto a mantenere la calma.

<<Oh, credevo che Niall potesse passare un po' di tempo da solo con lei. Sai, per parlare>>, disse in finto tono innocente, facendomi un occhiolino quando pronunciò la parola "parlare". Il biondino sembrava di essere entusiasta di sentire quelle parole.

<<Camila non è una puttana. Quindi, nessuno parlerà con lei. L'importante è che stia sotto il nostro controllo, che non ci dia problemi. Parleremo con Alejandro, lui farà la scelta migliore e lei andrà via senza complicazioni>>, disse Chris, prendendo parola al mio posto.

<<Ho semplicemente pensato che...>>, stava per dire lui. Tuttavia, vidi il suo sorrisino soddisfatto, come se fosse contento di vedere questo mio comportamento così passivo.

<<Hai pensato cosa?>>, chiesi, interrompendolo. <<Che uno dei tuoi cani da compagnia se la potesse portare a letto come se fosse una puttana qualunque?>>, dissi, guardandolo negli occhi.

<<No, Lauren. Io ho solo dedotto...>>, ancora una volta, lo interruppi. <<Be', hai dedotto male. Perché sono sicurissima che non vorresti che qualcuno dei miei si avvicini al tuo prezioso Harry>>, sbottai.

<<Capisco>>, disse, rivolgendo un'occhiata complice a Niall. <<Vuole essere l'unica a scoparla. Magari ci potrai provare quando avrà finito>>.
Mi alzai di scatto dal divano, tirando un calcio al tavolino che andò in frantumi, insieme a tutte le bottiglie che c'erano sopra, compreso il bicchiere dal quale stava bevendo il castano.
Giunsi a Lewis prima che qualcuno di loro potesse fare qualcosa, quindi lo afferrai per il colletto della maglia e lo feci alzare dal divano come se non pesasse nulla. Portai direttamente i miei occhi nei suoi, facendo in modo che capisse che non stavo scherzando.

<<Se uno dei tuoi bastardi si avvicina alla mia donna, non esiterò un attimo ad ucciderlo e dopo, puoi stare certo che ti riserverò lo stesso trattamento!>>

A/a

Chissà perché Lewis è così stronzo...

Stockholm SyndromeWhere stories live. Discover now