Ney con la maglia della Juve

404 13 0
                                    

Continuarono gli allenamenti con la squadra e arrivò la vigilia della partita. Mister Allegri ci aveva dato appuntamento per le 16 per annunciare il nome dei titolari e per discutere degli assetti tattici. Inoltre, avremmo dovuto vedere le precedenti partite della Lazio, per studiare il nostro avversario, e prendere il pullman per andare a Roma. La partita, infatti, si sarebbe tenuta in casa Lazio. Ney, finalmente, aveva ottenuto il permesso di giocare e questa sarebbe stata la sua prima partita con la Juventus. C'era però una domanda che mi balenava in testa da tanto tempo.
Io:"Ney, ma che numero di maglia hai scelto?"
Ney:"Ah, sarà una sorpresa!"
Non riuscivo a capire perché me lo tenesse nascosto.
Allegri:"Allora, intanto che i tecnici sistemano le registrazioni, vi annuncerò il nome dei convocati per questa partita: giocheremo con un 4-2-3-1 con in porta Buffon; in difesa Lichsteiner, Benatia, Chiellini e Asamoah; a centrocampo Pjanic e Khedira; in attacco Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain come unica punta. Neymar, tu inizierai dalla panchina insieme a Douglas Costa, Rugani, Barzagli, Bentancur, Merchisio, Alex Sandro, Szczesny, Sturaro, Matuidi, Pinzoglio e Howedes. Bene, adesso andiamo, che siamo già in ritardo. Mentre i ragazzi discutevano delle tattiche da adottare, guardando i filmati, io aiutavo lo staff della Juve a caricare i borsoni all'interno del pullman. Dovevamo andare in ritiro prima della partita e avremmo alloggiato in un hotel che, dalle immagini mostratemi, mi pareva alquanto lussuoso. Alla fine, tra un bagaglio e l'altro, fui l'ultima a salire. Mi diressi verso gli ultimi posti sul fondo del pullman, finché non mi sentii tirare per la manica. Era Ney che mi aveva tenuto il posto. Mi trascinò letteralmente nel posto accanto a lui e mi si appoggiò contro.
Ney:"Tu sei il mio cuscino preferito, quindi sta ferma che voglio dormire!"
Io arrosii di botto. Quanto era tenero quando, involontariamente, mi faceva questi complimenti? Passai comunque un viaggio tranquillo, soprattutto perché, con mia grande sorpresa, anche gli altri pian piano si erano addormentati. Dopo 8 ore di viaggio, arrivammo finalmente a Roma. Era appena l'alba ed eravamo tutti stanchissimi. Così, appena entrati in camera, ci addormentammo dopo neanche aver toccato il letto.
La mattina dopo, fui svegliata da qualcuno che bussava ininterrottamente alla mia porta. Andai ad aprire e mi trovai davanti Buffon e Dybala.
Dybala:"Hei Cri, se non ti sbrighi, ti lasciamo qua! Veloce che tra poco il ristorante chiude"
Io:"Scusate ragazzi. Dieci minuti e sono giù".
Mi preparai in tempo record e scesi a fare colazione. C'erano tutti tranne Ney.
Io:"Ma Ney dov'è?"
Higuain:"Sembrerebbe che tu e il tuo ragazzo abbiate entrambi problemi a svegliarvi".
Scoppiammo tutti a ridere, finché non arrivò anche Ney, che mi strappò un bacio fugace sulle labbra.

*allo stadio Olimpico*
Erano tutti pieni di energie. Io li osservavo dalla panchina con una gran voglia di raggiungerli. Dall'altra parte del campo, c'erano i giocatori della Lazio. Adoravo quella squadra e i suoi giocatori, soprattutto Immobile, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic. Ney era andato a salutare il suo connazionale e amico ed io gli avevo implorato di presentarmelo (mi sto riferendo a Felipe Anderson). Ok, se non si fosse capito, sono particolarmente attratta dai brasiliani😍!
Alle 18 la partita ebbe inizio. Le due squadre si affrontarono alla pari, in un continuo batti e ribatti. Il primo tempo terminò con il risultato di 1-1, goal di Higuain e di Parolo.
Allegri:"Neymar, Douglas Costa scaldatevi bene. Entrerete all'inizio del secondo tempo".
Ney si alzò e mi guardò.
Ney:"Ora scoprirai il mio nuovo numero. Purtroppo sia il 10 sia l'11 erano occupati, così..."
Si tolse la tuta e mi mostrò il numero: il 18, il giorno in cui ci eravamo incontrati per la prima volta. Lo abbracciai e gli stampai un bacio sulle labbra.
Ney:"Ero sicuro che ti saresti ricordata. Adesso, il 18 dicembre è diventato un giorno speciale per me".
Iniziò il secondo tempo. Entrambi i nuovi esterni brasiliani entrati si erano inseriti subito in partita. Era così emozionante poter vedere del vivo Neymar che si prendeva gioco dei giocatori avversari. Che dribbling! Alla fine, la partita terminò 2-1 per noi e Ney fece l'assist del goal della vittoria, segnato da Khedira. Gli saltai addosso, felicissima, e lui mi prese al volo, facendomi girare.
Tornati in albergo, cenammo velocemente e poi ognuno si ritirò nella propria stanza, tutti tranne io e Ney, che mi prese per mano e mi condusse nella sua stanza. Prima ancora di arrivare al letto, eravamo già entrambi senza vestiti. Anche se eravamo molto stanchi, volevamo festeggiare la vittoria a modo nostro.

Hai cambiato la mia vita da quando ti ho incontrato🌞Where stories live. Discover now