Madama ci aspetta.

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Arrivammo all'Allianz Stadium in perfetto orario e trovammo ad aspettarci mister Massimiliano Allegri e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Dopo le presentazioni, passammo a discutere della reale causa dell'incontro.
Ney:"Sono deciso a giocare nella Juventus, se mi accetterete. Cristina mi ha parlato molto bene di questa squadra".
Agnelli:"Dovremmo prima discuterne con suo padre e con il presidente del PSG. Lei, del resto, è ancora sotto contratto con la squadra francese e noi non possiamo permetterci di comprarla".
Ney:"Sono disposto a pagare io stesso tutta la cifra, purché mi facciate giocare. Comunque, tra due giorni mio padre e il presidente del PSG saranno qui, per chiarire, una volta per tutte, questa faccenda".
Agnelli:"Bene, se lei ha preso questa decisione e tutto andrà come lei desidera, noi saremo molto onorati di accogliere un giocatore del suo calibro nella nostra squadra. Intanto, giacché lei è qui e non possiamo fare nient'altro per il momento, le mostriamo lo stadio e la squadra della Juve".
Non desideravo sapere altro. Tutti quei discorsi di affari mi stavano annoiando, ma, non appena sentii la proposta di Agnelli, mi raddrizzai e, con un entusiasmo improvviso nonostante la stanchezza, seguii il presidente e il mister, saltellando allegramente.
Ney:"Ora sì che ti riconosco. Mi dispiace se i nostri discorsi ti stavano annoiando".
Io:"Non preoccuparti, la cosa si sta facendo interessante ahahahah".
Lo stadio era immenso, proprio come me l'ero immaginato, guardando le partite dalla mia Tv. Certo, ora era spoglio, ma presto l'avrei rivisto pieno di bandiere, tifosi e colori della mia squadra.
Successivamente, i nostri accompagnatori ci scortarono nel campo dove i giocatori della Juve si stavano allenando.
Allegri:"Ok, sospendete un attimo gli allenamenti e radunatevi tutti qui. Ho una comunicazione importante da farvi".
I giocatori si girarono nella nostra direzione e, alla vista di Neymar, si precipitarono da noi, increduli. Guardai Ney: non sembrava particolarmente impressionato, anzi. Si salutò tranquillamente con i suoi compagni brasiliani e rivolse a tutti gli altri un cordiale saluto.
Buffon:"Mister, cosa ci fa Neymar qui?".
Allegri":Ragazzi, pare che Neymar voglia entrare a far parte della nostra squadra e si è offerto di pagare il suo acquisto".
Buffon:"Bhe, sarebbe fantastico avere un giocatore come lui in squadra. Ney, sei il benvenuto", disse porgendogli la mano che Ney puntualmente ricambió.
Io intanto, dopo lo shock iniziale alla vista dell'intera squadra, presi a guardarmi intorno. Non riuscivo a vedere Dybala da nessuna parte. Poi, ad un certo punto, lo vidi spuntare da dietro Higuain. Mi si avvicinò e mi porse la mano.
Dybala:"E tu sei...?".
Io:"Cristina, p-piacere. È un grandissimo onore per me conoscerti".
Dybala, ridendo:"Sei una nostra fan?".
Io:"Proprio così. Vi conosco tutti perfettamente".
Gli altri giocatori, che si erano finalmente accorti della mia presenza, avevano spostato l'attenzione da Ney a me e Dybala.
Buffon:"Bene, allora credo proprio che possiamo saltare le presentazioni, giusto?"
Io:"Giusto, capitano! Se questa trattativa andrà a buon fine, io entrerò ufficialmente a far parte dello staff delle Juve, in qualità di accompagnatrice di Neymar, perciò potrete chiedermi qualunque cosa. Sarà un piacere essere a vostra disposizione".
Dybala:"Fantastico. Nel frattempo...ti va di allenarti con noi?".
Non me lo feci ripetere due volte ed io e Neymar ci unimmo al resto della squadra.
Inutile dirlo che fu il pomeriggio più emozionante della mia vita.

*Nel tragitto verso casa*
In macchina, non la smettevo di parlare per quanto ero eccitata.
Io:"Ti rendi conto, Ney? Sono diventata amica di Dybala!".
Ney:"Parli solo di Dybala...ed io allora?".
Io:"Non sarai mica geloso di Paulo?".
Ney:"Ah, adesso lo chiami pure per nome!".
Scoppiai a ridere, vedendo la sua faccia offesa. Ok, ammetto che mi piaceva punzecchiarlo.
Io:"Ok,ok, la smetto. Mi dispiace, ma è un sogno che si realizza per me e lo sai quanto ti sono grata per questo. Senza di te, adesso sarei ancora in quell'università  puzzolente e vivrei ancora a casa dei miei. Tu mi hai cambiato la vita, da quando ti ho incontrato e, perciò, ti dico Grazie. E scusami se non sono riuscita a mostrarti prima la mia immensa gratitudine".
Mentre parlavo, ripensando al mio passato monotono, non riuscii a trattenere qualche lacrima e mi accorsi che le mie parole avevano fatto emozionare anche lui. Ad un tratto, fermò bruscamente la macchina e si girò a guardarmi, asciugandomi le lacrime.
Ney:"Non c'è bisogno che mi ringrazi. Sono io grato a te per non aver esitato nemmeno un attimo ad abbandonare tutto ciò che amavi per venire ad aiutarmi ad ambientarmi in un Paese che non conoscevo affatto".
Mentre parlava, il suo viso si faceva pericolosamente sempre più vicino al mio. Poi si fece tutto nero. C'era solo il bacio: i suoi occhi nei miei occhi, le sue calde labbra sulle mie. Fu un bacio lungo, anche se, quando si staccò, mi sembrava fosse passato troppo poco tempo. La mia mente, il mio cuore, le mie labbra lo volevano ancora, lo volevano di più. 
Lui mi sorrise e riprese a guidare verso casa. Io rimasi paralizzata. Non avevo il coraggio di guardarlo, tanto ero rossa in viso. Nel resto del tragitto, nessuno dei due parlò più.





Ciao ragazzi, sono tornata con un nuovo capitolo. Io sono molto impegnata, soprattutto adesso che la scuola è ricominciata, ma la storia deve andare avanti e spero di riuscire a portarvi, al più presto, un altro capitolo. Alla prossima 💋

Hai cambiato la mia vita da quando ti ho incontrato🌞Where stories live. Discover now