VII. Gli armadi saranno la mia rovina.

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- Non piangere- dico, con la voce incrinata.

Ma non smette. Le lacrime continuano a scorrere, sgorgando on continuazione da quegli occhi cristallini.

-An non tornare lì. Ti ha fatto soffrire lei. È come se per lei non esistessi, non voglio vederti soffrire-dice poggiando una mano bollente sulla mia guancia.

Avvicino le mie mani al suo volto per cancellare le lacrime.

- Giu sono consapevole di quel che sto facendo-gli dico sorridendo.

Lui sposta lo sguardo sulle mie labbra e istintivamente lo faccio pure io. Lo vedo, alla luce della torcia che ho poggiato sul pavimento dell'armadio, avvicinarsi lentamente a me.

Dopo meno di 10 secondi mi ritrovo le sue labbra morbide incollate alle mie per la terza volta in questi due giorni.
Una sensazione di colpevolezza si impossessa di me. So che sto sbagliando ma questo ragazzo mi attira peggio di una calamita. Non gli so resistere.

Approfondisce il bacio chiedendo accesso alla mia bocca che automaticamente si schiude. Mi bacia con una passione che potrebbe far andare a fuoco questo armadio.

Fa scendere le mani per le mie braccia fino a giungere ai miei fianchi dove stringe la presa avvicinandomi a lui.

Ci baciamo per secondi, minuti che sembrano infiniti fino a quando ci stacchiamo ansimanti.

Poggia la sua fronte sulla mia e mi lascia un ultimo leggero bacio. Sorrido leggermente. Mi sono sentita nuova, rinata. Con una passione che mi stava ardendo dentro come non potevo essere possibile.

Rimaniamo in quella posizione per un pò fino a quando, ripreso fiato, lui dice:- So perfettamente che ti stai sentendo in colpa. Sei fidanzata e nonostante tu lo sia con mio fratello, non riesco a smetterti di desiderarti.
Tu hai bisogno di una persona che tenga testa al tuo carattere duro e non di una persona troppo dolce. Non è da te. Si vede che vuoi bene a mio fratello ma non è amore quel che provi per lui. È amore fraterno. Lo si vede da come lo guardi. Ti sembra che non noto i brividi di eccitazione che ti scorrono nel corpo quando io ti bacio? Beh, si invece perchè li provo anche io An-.

-Giu, per favore non rendere le cose più complicate di come già lo sono. Io sto con tuo fratello-dico forzatamente.

Lo sento sospirare arreso.

- Ti darò la dimostrazione che ciò di cui hai bisogno sono io e non lui-dice deciso però.

Lo abbraccio un'ultima volta, prima di lasciargli un semplice bacio sulla guancia e uscire dall'armadio, prendendo il telefono.

"A quanto pare questi armadi saranno la mia rovina".

Lui mi segue a ruota e lo vedo sorridermi, con una luce combattiva negli occhi. Senza dire niente scendiamo di sotto in cucina dove sono ancora tutti li ad aspettarci.

Il primo a voltarsi nella mia direzione è Giammi, il quale mi fa un sorriso che accresce il senso di colpa.
Ricambio con un sorriso forzato, che cerco di rendere il più sincero possibile e lui sembra crederci.

-Bene, ho deciso. Ritorno da mia madre. Vi ringrazio veramente per tutto siete fantastici e siete come una seconda famiglia per me-dico sorridendo a tutti. Loro ricambiano.

Io e Giammi saliamo sopra per incominciare a preparare i bagagli, sistemandovi dentro tutte le poche cose che erano sparse nella mia stanza.

- Sei sicura di quel che stai facendo vero?- mi domanda per la milionesima volta il mio fidanzato mentre chiudo l'ultimo borsone.

Gli sorriso e vado ad abbracciarlo. -Sono sicura Giammi-rispondo fermamente.

Mi stringe a sé e promette che mi verrà a trovare tutti i giorni. Mi cambio velocemente con dei vestiti che avevo lasciato fuori e poi Giammi mi da una mano a portare i bagagli al piano di sotto.

L'Incantatrice - Fino alla fineWhere stories live. Discover now