Rock in L.A

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Astrid era di fronte a Jack, aspettando di sentire cos'altro aveva da dirle.
Non riusciva ancora a credere che fosse stato davvero lui a mandarle i biglietti per tutto quel tempo.

Ora che conosceva l'identità del suo ammiratore misterioso si era pentita amaramente di essersi presentata all'appuntamento, assecondando la sua stupida curiosità. Avrebbe preferito restare all'oscuro di tutto, ma non poteva di certo immaginare che dietro quei messaggi così belli, si celasse proprio il migliore amico di Finn.

"Avanti parla!" esclamò lei duramente.

Il ragazzo prese coraggio e iniziò a spiegarle come stavano realmente le cose.

"Bene, dopo il giorno di capodanno, quando sei scappata da casa mia a causa di Finn, lui è stato davvero malissimo. Non riusciva a capacitarsi di averti persa per sempre e io non ce la facevo più a vederlo così depresso..."

"Quindi hai pensato di approfittare della situazione e provarci con Astrid? Bella merda!" intervenne Millie guardandolo disgustata.

"Cavolo, vuoi lasciarmi finire?? Dunque, qualche settimana dopo scoprimmo che ci avrebbero trasferiti nella vostra scuola e finalmente vidi Finn riprendersi. Aveva escogitato un piano per riuscire a parlarti, facendovi finire insieme in punizione..."

La bionda annuì, ricordava benissimo quel giorno.

"Finn mi raccontò che durante la punizione vi eravate baciati, ma che tu continuavi a fare la testa dura, non volendolo perdonare. Così ebbe un'altra idea per convincerti a dargli un'altra chance."

"E quale sarebbe questa idea?" domandò Astrid.

"Un momento, ci arriverò tra poco... Insomma, dopo avermi spiegato il suo nuovo piano, pensai che dovevo fare qualcosa in più per aiutarlo, così iniziai a scriverti quei biglietti. Ero sicuro che avresti subito pensato che fosse Finn a mandarteli e in questo modo ti saresti ammorbidita nei suoi confronti. Infatti dopo che trovasti il primo messaggio, notai che avevi addirittura ricominciato a parlargli..."

Le due ragazze lo guardarono scioccate, non si aspettavano davvero una spiegazione simile.

"Tu sei matto! Non hai pensato che prima o poi Astrid avrebbe parlato con Finn di quei biglietti?" domandò Millie incredula.

"Certo che ci ho pensato! Il giorno in cui successe tutto quel casino con la ragazza che ti imbrattò l'armadietto, decisi di rivelargli ogni cosa. Inizialmente si arrabbiò, ma poi capì quali erano le mie intenzioni. Nonostante ciò, mi chiese subito di smetterla. Però quando il giorno dopo mi raccontò che mentre eri a casa sua, gli avevi detto che non te la sentivi di perdonarlo, ho deciso di continuare a mandarti quei dannati messaggi sperando di suscitare la tua curiosità!"

la bionda era sempre più turbata da quel racconto.

"Jack, davvero non capisco. A cosa ti serviva farmi incuriosire?"

"Se tu avessi voluto scoprire chi era a mandarti i biglietti, ero certo che saresti venuta ovunque ti avessi chiesto pur di saperlo... "

"Si, ma perché proprio qui?" chiese Astrid iniziando ad averne abbastanza.

"Seguimi e lo scoprirai!" esclamò il ragazzo, prendendola per un braccio e trascinandola con sé all'interno del parco.

"Non avere tanta fretta Grazer! Chi ci dice che tu non abbia raccontato solo una marea di stronzate per cercare di cavartela?" chiese Millie, facendolo fermare.

Jack roteò gli occhi, imprecando.

"Sentite, se volete sapere tutta la verità dovete venire con me!"

Finn Wolfhard|| Dusk till dawnWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu