Strane coincidenze

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Le lezioni erano quasi terminate e quel giorno Astrid non aveva ricevuto alcun biglietto.

"Il tuo ammiratore segreto non si è ancora fatto vivo oggi?" domandò Millie in tono ironico.

"No e francamente penso che sia meglio così! Evidentemente Finn ha capito che deve darsi una regolata dopo il discorsetto che gli ho fatto ieri" rispose la bionda cercando di nascondere il fatto di essere rimasta un pò delusa.

Non aveva apprezzato il gesto del regalo poiché  fatto in maniera un pò troppo plateale, ma ricevere quei messaggi aveva iniziato a piacerle.

Finalmente la campanella dell'ultima ora suonò e le due si avviarono verso l'uscita della scuola.
Passando però davanti ai loro armadietti, Astrid notò un bigliettino attaccato allo sportello del suo.

Un sorriso le nacque spontaneo sulle labbra, ma cercò di non darlo a vedere alla sua amica.
Staccò il foglio dell'armadietto e lo aprì.

'Al primo ciao 
io mica lo sapevo
che un po’ mi avresti cambiato tutto.
mica lo sapevo che mi avresti fatto luce dentro al buio 
che i miei fantasmi li avresti stretti forte per farli sentire meno soli.
Mica lo sapevo, 
al primo ciao un po’ impacciato 
che tutto quel che sapevo da quell'istante non l'avrei saputo più e
che avrei conosciuto insieme a te la rabbia, il dolore, 
le paranoie e il rancore 
e la meraviglia di svegliarmi e sapere che avrei visto i tuoi occhi 
e che di certo mi sarebbero bastati a scordarmi tutto il male. 
Al primo ciao 
che ci siamo detti incerti
io mica lo sapevo che l'amore esisteva davvero.
no, che non lo sapevo
però 
me lo sentivo.'

Mentre leggeva quelle parole, la ragazza aveva la pelle d'oca. Forse perché sembravano rispecchiare davvero tutta la loro situazione.

Improvvisamente però, si ricordò di una cosa: Sophia le aveva detto che quel giorno nella sua classe sarebbero usciti da scuola con due ore di anticipo.

Fino a dieci minuti prima il bigliettino non era ancora comparso sul suo armadietto, altrimenti Millie, che era uscita per andare in bagno, lo avrebbe di certo visto. Questo voleva dire che se era davvero Finn il suo misterioso ammiratore, lo avrebbero trovato ancora nei paraggi.

Decisa come non mai a incastrarlo una volta per tutte, Astrid chiese alla sua amica di cercarlo per i corridoi, mentre lei avrebbe controllato fuori.

La bionda corse nel cortile e perlustrò  ogni angolo, quando notò qualcosa di inaspettato. Per un momento poteva giurare di aver visto Steve lì di fronte, salire sul suo pick-up e sfrecciare via.

Ma no, probabilmente si era solo confusa. Perchè mai Steve doveva essere davanti al suo liceo? pensò lei ricominciando a cercare il moro.

Millie la raggiunse fuori correndo, aveva il fiatone a causa dello sforzo.

"Astrid mi dispiace, ho controllato davvero ovunque ma di Finn neanche l'ombra!"

"Okay Mils, grazie!" rispose lei,  contrariata dal fatto che il corvino fosse riuscito di nuovo a farla franca.

Una volta a casa, la ragazza pranzò e si diede una sistemata alla svelta. Quel pomeriggio Steve sarebbe venuto a farle ripetizioni prima del previsto dato che la scorsa volta, avevano deciso di uscire a fare un giro insieme non appena conclusa la lezione.

Il campanello suonò e Astrid controllò l'orologio. Non era ancora pronta, erano solo le 15.00 e il ragazzo sarebbe dovuto arrivare non prima di una mezz'ora.

"Dannazione!" esclamò lei mentre andava ad aprire.

Quando spalancò il portone non trovò nessuno,se non un mazzo di bellissimi tulipani rosa poggiati a terra sull'uscio.

Finn Wolfhard|| Dusk till dawnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora