Albatros

617 28 3
                                    


15.

"Al Museo zoologico alle 18

-R "

Un post-it su una scatola della pizza consegnata dal fattorino. Una lettera, un luogo, un appuntamento: il secondo.

Tutto ricordava una scena di una pellicola romantica d'altri tempi la cui filigrana bianca e nera sostituita da una realtà a colori intensi, e un mazzo di rose da quattro tranci di pizza circolare.

Gli occhi curiosi dei colleghi erano tutti sul quel pezzettino di carta gialla tra le sue mani, come ai tempi della scuola, Phire era la bambina invidiata che aveva ricevuto una lettera d'amore segreta. Finalmente il brutto anatroccolo era cresciuto in un bel cigno bianco.

Perché voleva vederla ad un museo zoologico?

Fin da quando era piccola, le amiche avevano provato ad inoltrarla nell'intricato mondo maschile, insegnandole profetiche leggi matematiche, come quella dei tre giorni dopo il primo appuntamento: una strana regola secondo cui un uomo se interessato ad una donna la richiama dopo tre giorni dalla prima volta per rivederla. Perché non aveva aspettato altri due giorni? Il volerla vedere il giorno immediatamente dopo era un brutto segno?

Una principessa in una delle più strane fiabe, il suo principe l'aspettava nuovamente in un museo; in un posto simile, non molte ore prima, come per magia il ranocchio di una caffetteria si era trasformato nel più bello dei principi. 
Ma in questa fiaba mancavano la fata madrina con l'abito elegante, infatti lo avrebbe raggiunto dopo il lavoro indossando la sua camicetta bianca e dei jeans strappati alle ginocchia. 

Le ore si susseguivano velocemente l'una dopo l'altra, la sua mente non riusciva a smettere di pensare al misterioso post-it. Tutto era ridotto all'essere secondario: dalle storie delle persone che si susseguivano davanti la sua scrivania alla questione Clarke e Reo.
Solo una cosa aveva davvero importanza: Cosa succederà lì?

Alle sei in punto mentre risaliva le scale della metro le arrivò un messaggio:

" Ti vedo. All'ingresso chiedi di una Nati, ha una cosa per te

-R "

Ancora un messaggio dal suo principe della sua fiaba.

<<Salve, cerco una certa Nati>>

Phire si appoggiò al bancone per guardare oltre il vetro che la divideva dal bigliettaio in cerca di Ryan; ma oltre ad una ragazza bionda che avanzò verso di lei non c'era nessuno.

<<Ciao, devi essere Sapphire. Questo è per te>>

Lasciò scivolare sotto la fessura per i biglietti, una mappa del museo ed una penna rossa.

<<Divertiti Sapphire>>

La mappa aveva una frase incisa:

" Siamo sempre eleganti e non abbiamo mai freddo".

<<Ma certo, i pinguini!>>

Dopo diversi minuti passati ad osservare la mappa, giunse alla conclusione.

Una volta lì avrebbe trovato Ryan?

C'erano una decina di persone ad osservare i pinguini tuffarsi da piccoli iceberg, ma nessuna di loro ricordava vagamente il suo ricercato. All'angolo c'era uno stand con magliette e pupazzi, un scaffale con vari libri ed una sagoma di un enorme delfino con un'ala alla tempia.

Nella parte bianca dell'ala c'era una scritta e la lettera r finale.

"Ci piace la luna e odiamo i vampiri che ci rubano le ragazze

-R "

Phire sorrise e passò un dito con la vana speranza di cancellare l'indizio, questo gioco aveva fatto la prima vittima: la sagoma di carta di un pinguino.

Dall'altra parte del museo c'era un'intera stanza designata ai lupi, al centro c'erano la rappresentazione di due esemplari stesi come se rinchiusi in un caldo abbraccio.

Ma anche questa volta nessuna traccia di Ryan, anche se ad ogni passo sentiva una risatina divertita.

Nessuna sagoma o post-it, nessun indizio, solo due lupi e dei pannelli con dei testi proiettati.

<<Canis lupus, detto anche lupo>>

Iniziò a leggere il testo proiettato con la speranza che vedendola arenata, Ryan sarebbe corsa in suo aiuto.

Una cascata di parole bianche scorreva su uno sfondo rosa, ma dopo un paio di minuti che era lì il principe non era ancora corso da lei; aveva perso il destriero?

<<Vai alla stanza affianco, ti aspetto lì>>

Phire lesse la frase proiettata distrattamente e le ci vollero degli attimi per capire.

Era finita la caccia? Aveva finalmente trovato il tesoro?

Nell'altra stanza Ryan l'attendeva con le braccia incrociate ed una busta al polso. Sorrideva, un sorriso divertito, come quello dei bambini; i suoi occhi erano un oceano marrone di felicità che la guardavano come se fosse la principessa più bella di tutte le fiabe.

Avanzò verso di lei e si fermò alle sue spalle mettendole le mani davanti agli occhi. Avvicinò le labbra al suo orecchio sfiorando il lobo e generando un intenso brivido in lei.

<<Il tour è quasi finito, c'è un'ultima cosa che vorrei farti vedere. Cammina sempre dritto. Ti fidi ci me?>>

<<Si, mi fido Ryan>>

Camminarono sincronizzati verso destra, verso la stanza del mistero.
La numero 11 intitolata " Albatros".

Le scopri gli occhi e le prese la mano portandola verso uno schermo.

<<Albatros è un animale bellissimo. E' uno dei più fedeli al mondo, una volta scelto il partner resta quello per tutta la vita. E proprio lì dove si sono incontrati e scelti che tornano ogni volta per accoppiarsi. Il loro legame è la vera definizione di per sempre, anche quando il loro partner muore decidono di non accoppiarsi più ma di vivere in solitudine e muoiono da soli. Sono a rischio estinzione. Guardali volare con il proprio partner, non sono bellissimi?>>

Gli occhi color rosso terra commossi, la sua mano sottile stretta intorno a quella di Ryan, il cuore toccato da parole e filmati.

<<Si, sono bellissimi>>

<<Anche i pinguini e i lupi sono molto fedeli e per questo ho scelto di farteli vedere. Lo so che mi prenderai per pazzo, ma forse è proprio questo quello che sono: Pazzo di te>>

Non c'erano parole per poter rispondere, era tutto così perfetto. Si girò e lo baciò come davanti al tramonto. Le sue braccia chiuse in una gigantesca "o" lungo la vita di Ryan, le pupille commosse nascoste dietro le palpebre.

Il principe si staccò leggermente dal valzer di lingue come se volesse dire qualcosa. Esitò.  

AIIRÓPLANE [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora