Buste dal parlamento

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4.


Tra tutti gli esseri del creato, gli insetti sono quelli più odiati, sarà capitato a chiunque di vedere una persona spaventarsi alla visione di uno di essi, ma mai di vedere qualcuno sobbalzare per una coccinella. A differenza degli altri insetti infatti, questo piccolo puntino rosso con due antenne è amato da molti e considerato come un portafortuna. Forse sarà per il loro sembrare indifesi o per i sette puntini neri sul dorso, perché pensandoci, tutti i membri di una specie differiscono tra loro, ma le coccinelle no. Hanno tutte quei sette puntini neri, ma perché?.

L'uomo ha l'abitudine di affibbiare il titolo di "portafortuna" a qualsiasi cosa, ma se davvero avesse ragione, non sarebbe da pazzi avere un allevamento di coccinelle in casa così come non sarebbe da pazzi portarne una in giro, per esempio in aereo, per esempio quando prevedono che il volo che prenderai il prossimo mese probabilmente si schianterà. Se l'uomo avesse ragione, le coccinelle si potrebbero considerare come segno del destino? Magari proprio quell'esserino rosso con i sette punti neri era il segno di cui parlava Claudia, quello che le avrebbe reso il suo compito più chiaro.

Tanti pensieri contorti dominavano la mente di Sapphire mentre con una matita cercava di addestrare una coccinella. Erano passati cinque lunghi giorni da quando le entità delle cianfrusaglie sul tavolo si erano espresse, ma da allora nessun vero e proprio segno da parte del destino.

Phire ne prese in considerazione quattro: un lampione fulminato fuori casa sua, un ritardo del tram, il black out che, il giorno dopo le predizioni, paralizzò la periferia e quella coccinella che trovò sulla manica della felpa. Furono tutte scartate, nessuna per un motivo preciso, ma d'altro canto non aveva tutti i torti, come si riconosce veramente un segno del destino quando ti si presenta?.

Quella sera avrebbe visto Alex, si ricordava di altri frammenti di sogno e non vedeva l'ora di condividerli con lei, nel bar dove si incontrarono dopo anni, nel bar dove tutto era iniziato.

<<Ricordo di un seggiolino vuoto, pochi posti dietro al mio. Ho un ricordo di me che urlo come una dannata contro un hostess, battendo i pugni contro l'oblò. Credo stessi urlando perché mentre l'aereo era in fase di decollo, un uomo con una valigia argentata correva verso di noi, con un braccio alzato. Il labiale della sua bocca sembrava implorarci di fermare l'aereo, credo fosse suo il posto vuoto >>.

Phire aveva la piena attenzione di Alex che la guardava imbambolata con il bicchiere di birra in mano e un po' di schiuma agli angoli della bocca.

<< Ricordo anche di uno schianto contro una scogliera, ma non ti saprei dire dove lo collocherei se dovessi ordinare questi frammenti perché ricordo anche di un atterraggio, di una famiglia italiana che applaudì non appena le ruote toccarono l'asfalto della pista >>.

La minuta ragazza con il caschetto pendeva dalle sulle labbra, così presa da sembrare assente e inanimata, aveva gli occhi spalancati, non li chiuse per tutto il racconto come se fosse sotto ipnosi, come se non volesse perdere neanche un dettaglio.

Non ricordava nient'altro, ma vide il ricordo di quegli ulteriori frammenti come un progresso, forse era proprio questo il segno di cui parlava Claudia, non un oggetto fisico ma un qualcosa di astratto come un ricordo. L'indomani gliene avrebbe parlato, magari le sue carte ne avrebbero capito qualcosa.

Continuarono a bere e a mangiare noccioline mentre Alexandria si sforzava di interpretare quell'ulteriore parte di sogno, ma ben presto si arrese, menzionò draghi e altre creature magiche. Capì che non era portata per queste cose e si alzò per andare in bagno, quasi come per spezzare la scena come uno scrittore stacca due periodi con un punto.

Quella mattina nel taxi per Gicamville si sentiva completamente diversa, non era impaurita come la prima volta ma impaziente di arrivare, di vedere Claudia sfiorare con i polpastrelli i pezzi di legno sul tavolo e ascoltare il messaggio che le entità avevano per lei. Anche se sola, sentiva le mani di Alex strette intorno alla sua come se le stessero trasmettendo l'entusiasmo di una bambina e la forza di affrontare quello che le carte avrebbero predetto.

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