Capitolo 3

575 20 2
                                    

Questa ff è stata scritta con la collaborazione di Dolcesangue (su EFP).

CAPITOLO 3

Louis' POV

Durante il racconto di Helen ero stato sommerso dai ricordi. Un fiume in piena che aveva distrutto gli argini creati dal tempo e dalla reincarnazione, risvegliando i miei veri sentimenti. Mostrando ai miei occhi la verità, l’orrore, i fatti delle mie vite precedenti.

<< Cosa? >> Harry era a bocca aperta.

Come potevo biasimarlo dato che al suo posto sarei rimasto sotto shock anch’io.

<< I-Io... >> tentai di chiedere aiuto alla voce.

Solo in quel momento mi accorsi che tutto taceva. Ad eccezione del battito frenetico del mio cuore e del caos che avevo in testa.

<< Restando sull’isola avrete la possibilità di riscoprire i vostri ricordi sopiti. Quando tutti i tasselli saranno tornati al loro posto, le voci dei vostri ‘io’ precedenti scompariranno >>.

<< Perché solo alla fine le voci spariranno? >>.

<< Perché avrete scoperto tutta la verità. Avrete ricordato tutto ciò che vi riguarda >>.

Era vero. Serena aveva ragione.

Ora che tutto era tornato al proprio posto, la mia mente era ‘completa’. I ‘me’ del passato si erano ricongiunti al mio essere presente.

<< Tu hai ricordato >> comprese Helen.

<< Sì >> sussurrai, inumidendomi le labbra secche << Ora ricordo tutto >>.

L’ambiente che ci circondava non aveva subito notevoli cambiamenti durante gli anni. Al contrario, gli spazi erano stati ampliati e la vegetazione era molto più verde e prospera dell’ultima volta che ero stato sull’isola.

Mi alzai, camminando silenziosamente per il perimetro del giardino ed osservandomi attorno con nostalgia. In quel luogo mi ero allenato con altri grandi combattenti. Mi ero rilassato e divertito con i miei amici. Avevo ascoltato ed appreso alcuni concetti riguardanti incantesimi, magie, infusi curativi ed altri invece mortali.

Proseguendo con passo lento e cauto, il mio sguardo si posò su un tempietto. Non era molto grande ed aveva una forma circolare, circondato da un’infinità di fiori diversi e profumati. Tra quelle colonne di marmo ambrato e bianco, sotto quel soffitto dipinto con raffigurazioni di antichi banchetti e cerimonie, tra morbidi cuscini e coltri di seta pregiata, avevo amato una donna. Il vento aveva rinfrescato i nostri corpi bollenti. I raggi della luna avevano illuminato i nostri profili intrecciati. Lo scrosciare dell’acqua era stato l’unica melodia per il nostro attimo d’intimità.

Le mie gambe si mossero da sole e la mia mano si poggiò contro una delle fredde colonne quando raggiunsi il tempio. Sentii i miei occhi farsi lucidi per tutti quei ricordi.

In quel luogo avevo fatto l’amore con Apocalisse.

Mi poggiai alla colonna e mi feci scivolare sino a ritrovarmi seduto sul pavimento. Le gambe piegate contro il petto e le braccia a raccoglierle ancora più vicine. Alzai lo sguardo al limpido cielo pomeridiano.

Pentalpha - Il segno dei cinqueWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu