Capitolo 8

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Questa ff è stata scritta con la collaborazione di Dolcesangue (su EFP).

CAPITOLO 8

Zac's POV

Era strano rimettere piede in quel palazzo.

Ben tre secoli erano passati dall’ultima volta che avevo varcato quelle porte scolpite in un legno pregiato. Erano passati trecento anni dal mio ultimo incontro con lei.

<< Ma dove sono tutti? >> Perrie era confusa.

La sera stava calando ed a palazzo regnava un silenzio inquietante. Le guardie erano come sparite, esattamente come gli abitanti della reggia.

<< Hazza >> Zayn si avvicinò ad un ragazzo riccio dall’aria familiare.

<< Dov’è Helen? E Lis? >> domandò a raffica la bionda.

Sentire quel nome mi fece rabbrividire. Non avevo dimenticato nulla del nostro tempo insieme. Tutti i ricordi erano marchiati a fuoco nella mia mente. Erano impressi profondamente sotto la mia pelle e nella mia anima.

<< Sembri distrutto >> constatò mio fratello.

<< I-Io ho ricordato >> ammise il riccio.

<< Ma è una notizia bellissima! >> esclamò Perrie << Helen sarà felicissima di saperlo >>.

<< Perrie... >> il più giovane sembrava in difficoltà << ...tra me ed Helen è finita >>.

Un silenzio carico di stupore calò nel corridoio. Zayn e Perrie fissavano scioccati il ragazzo. Mentre io sentivo uno strano batticuore pulsare nel petto.

<< Cosa? >>.

<< Perché? >>.

Mio fratello e la sua ragazza erano troppo sconvolti per riuscire a formulare una frase più articolata.

<< Nella mia ultima vita, mi sono innamorato di un’altra donna >> confessò il riccio.

Non ascoltai oltre, sorpassandoli e dirigendomi verso quella stanza che conoscevo a memoria.

Spalancai le porte e la vidi. Dopo tre secoli i miei occhi potevano nuovamente bearsi della sua bellezza. Quello non era uno dei miei sogni ricorrenti, era la realtà.

<< E’ stato strano sapere che Edward aveva un’amante... >> mormorò, continuando a dare le spalle alla porta << ...ma quello che mi ha sconvolto di più è stata la mia reazione indifferente >>.

Chiusi pian piano le porte, restando finalmente solo con lei.

<< Non ero arrabbiata. Nemmeno ferita. Solo sorpresa... >> si voltò senza fretta, mostrandomi il suo corpo nudo sotto la veste lasciata aperta << ...forse anch’io non lo amavo più. Ma l’ho capito solo ora >>.

Il mio sesso si risvegliò a quella vista, fremente all’idea di poter realizzare quelle fantasie che mi tenevano sveglio tutte le notti.

Con una lentezza che non pensavo di possedere mi avvicinai, fermandomi solo quando pochi centimetri ci dividevano.

<< E cosa ti ha fatto comprendere che non ami più Edward? >> chiesi.

La voce mi uscì roca, colma di represso desiderio.

Pentalpha - Il segno dei cinqueWhere stories live. Discover now