NON MI SCUSO-32

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Sono le 17:30 così ci prepariamo per uscire dalla scuola e tornare in hotel. Non ho risposto al suo messaggio, non gli ho parlato, non gli ho rivolto nemmeno uno sguardo. Non ha capito che ha sbagliato persona per comportarsi così. Non sono il ripiego di nessuno. Se non gli interessa niente se ne può benissimo andare e non parlarmi, non morirò di certo.
Prima di salire nella mia camera resto ancora un po' lì fuori a parlare con i ragazzi.
-Tesorooo. Stiamo in camera mia stasera, vieni?- mi dice Grace mettendomi un braccio intorno alla spalla.
-In realtà volevo un po' riposare- le rispondo abbracciandola.
-Daiii non fare la solita noiosa.- si aggiunge Claudia al discorso e abbraccio  anche lei per salutarla.
-No ragazze non ho voglia.- rispondo alle due che continuano ad assillarmi. Forse però una serata di svago con le mie amiche e trovare la pace di prima.
-Dai vieni anche tu Camiii- si avvicina anche Alessandro a noi e mi intima ad andare.
-Vengo solo se mi spiegate bene la storia tra voi due perché qui mi sta sfuggendo qualcosa- dico guardandoli maliziosamente e loro si abbracciano.
-Quindi è un si?- mi dice Lauren arrivando.
-Ci vediamo dopo.- dico dileguandomi nella mia camera. Mi vado a fare una doccia veloce e mi metto un paio di leggings con una semplice maglietta per stare comoda. Poi esco per andare nella camera affianco.
-Ehilà- mi dice Einar aprendo la porta.
-Ehi- gli rispondo salutandolo con un bacio sulla guancia. Poi si sposta per lasciarmi spazio per passare e ne approfitta per fissarmi il culo.
-Hai finito?- chiedo girandomi scherzosamente e lui alza le mani in segno di scuse.
-Tesoro mio. Quanto mi mancavi- mi dice Mose appena mi vede e gli salto in braccio per abbracciarlo meglio.
-Comunque siamo tutti?- chiede Emma sedendosi dritta sul letto.
-No stiamo  aspettando Biondo che sta finendo di fumare.- risponde Federico e a quel nome mi viene voglia di tornare in camera, ma ho promesso che stasera sarò felice quindi non ci penserò e farò finta che mi sia indifferente.
Appena rientra mi guarda, ma non dice niente. Si mette seduto nel cerchio che abbiamo formato per giocare a obbligo o verità. Abbiamo fatto una variazione aggiungendo anche giudizio.
Siamo io, Mose, Grace, Alessandro, Claudia, Lauren, Federico, Biondo, Einar e Emma.
Iniziamo a giocare ed il primo turno è di Mose che sceglie Verità.
-State insieme te e Grace?- gli chiede Federico e lui risponde si timidamente.
-Che carini😍- mi faccio scappare io. L'ho sempre detto che dovevano stare insieme, sono fatti per stare insieme.
Poi è il turno di Emma che viene obbligata a baciare Einar. Anche loro sono così carini insieme.
Tocca a Lauren che sceglie verità e le viene chiesto se nella scorsa puntata era seria quando ha detto che le stava simpatica Nicole e lei ha risposto che l'ha fatto solo per non sembrare stronza davanti alle telecamere, ma la odia come tutti noi.
È il turno di Alessandro che ci svela di essere innamorato perdutamente di Claudia.
Quando tocca a Claudi viene obbligata a mettersi in ginocchio e simulare una richiesta di matrimonio a Federico.
Federico e Grace fanno un obbligo insieme, ballano in costume sul balcone urlando alle persone che passano.
-Mancate solo voi due eh- dice Mose rivolgendosi a me e Biondo guardandoci con la faccia da pervertito.
-Smettila di guardarci così- sbotto. Ho un'ansia assurda. Non voglio fare un obbligo con lui perché so che i miei amici, che in questo momento disconoscerei volentieri, non ci andranno leggeri.
-Va bene allora vi obblighiamo a rimanere chiusi nella doccia in intimo per mezz'ora. Però vi dovete spogliare lì dentro. Uno spoglia l'altra- è Claudia a parlare e in questo momento voglio ucciderla. Perché tutto a me?
Non facciamo un fiato ne io ne lui. Ci dirigiamo in silenzio in bagno e chiudiamo la porta lasciando la chiave fuori ai nostri amici.
-Lo so che vorresti ci fosse Giuseppe al mio posto ma ormai sono qui e dobbiamo farlo.- mi dice.
-Ancora? Non hai capito che io e Giuseppe non abbiamo fatto niente?- gli dico e sembra un bambino che riceve i regali da babbo natale perché improvvisamente alza la testa e sorride. Ma cosa ha da sorridere?
-Ma tanto hai detto che non ti interessa niente di me quindi.- continuo a parlare provocandolo. Lui non dice niente in risposta. Si avvicina a me e inizia ad alzarmi la maglietta continuando a fissarmi dritto negli occhi.
-Tocca a te- mi sussurra all'orecchio provocandomi mille brividi sulla spina dorsale.
Io gli prendo la maglietta e gliela alzo togliendola definitivamente.
Rimane a fissarmi per un periodo di tempo che sembra infinito, così come io faccio con lui. Poi passa ai pantaloni tirandoli giù, stando attento a non tirare giù anche gli slip. Rimane a fissarmi mentre io faccio lo stesso con lui, poi continuiamo per un arco di tempo indecifrabile a parlare con gli sguardi. E non sono sguardi per niente puri, anzi.
-Ma quando mi capirai..- dice improvvisamente.
-Che intendi? Cosa c'è da capire?- chiedo curiosa di sapere cosa sta dicendo perché non lo sto capendo per niente.
Lui non risponde di nuovo. Mi continua a fissare.
-Allora? Ti decidi a risp..- mi blocca sbattendomi al muro e mettendo un braccio sul mio fianco accarezzandolo e l'altro appoggiato alla parete bianca. Si avvicina pericolosamente a me rimanendo a tre centimetri di distanza dalle mie labbra.
-Che fai?- dico e lui mi mette una mano sulle labbra zittendomi.
Si avvicina alle mie labbra e mi bacia. Inizialmente rimango ferma, ma poi quando chiede l'accesso con la lingua glielo concedo ed inizio a muovere anche  la mia al suo ritmo.
-Tempo scaduto, potete usc..ah scusate- dice Mose aprendo la porta. Ci stacchiamo immediatamente e le aprile di Simone sono seguite da urla e fischi di approvazione a ciò che hanno visto.
-Scusami. Non dovevo.- gli dico mentre mi rivesto.
-Io non mi scuso. L'ho fatto perché volevo.- mi sussurra all'orecchio mentre si riveste anche lui.

RICORDATI DI AMARE ||Biondo||Where stories live. Discover now