LOTTA-30

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Entro nella sala e ci sono già ad aspettarmi Veronica, Giuseppe e Andreas.
-Buonasera- dico vista l'ora e non ricevo nessuna risposta. Sembra molto incazzata Veronica e non capisco il perché. Non ho fatto niente di male.
-Io non capisco. Cosa stai a fare qui se poi non ti esibisci?- sbotta improvvisamente dopo avermi detto di sedermi davanti a lei per terra.
-Cosa devo fare se non mi hanno scelto?- chiedo
-Lotta. Tu credi seriamente che Claudia sia stata più brava di te questa settimana?-mi chiede.
-Io non dico chi è più bravo o chi no perché se stiamo qui significa che siamo tutti bravi allo stesso livello. Se Carmen ha deciso così e alla squadra sta bene allora sarà così- rispondo indifferente anche se in realtà è solo una maschera per non far capire che ci sono rimasta male abbastanza tanto e che per colpa di quella troia che mi odia io non posso esibirmi.
-E a te sta bene?-mi chiede
-No che non mi sta bene ma che devo fare?-
-Glielo potevi dire. Le dicevi "Io voglio ballare perché credo di essere pronta questa settimana e credo di non essere inferiore a nessuno" perché così facendo stai facendo passare una che non capisce niente di danza per una professionista che sta sbagliando tutto. Tu devi esibirti.-
-Si ma io se sono qui è perché voglio fare quello che mi piace fare, cioè voglio ballare, imparare cose nuove ed avere la possibilità di lavorare con alcuni dei maestri e coreografi più bravi d'Italia e ballare con professionisti che rispecchiano tutte le caratteristiche del nome che hanno. Non sono venuta certo qui a fare polemiche o a litigare con le persone. Io non sto qui a fare i giochetti. Se lei invece non mi schiera perché mi odia è un problema suo, io vivo tranquillamente anche se lei mi odia. Mi esibirò la prossima volta.- dico e Veronica si incazza ancora di più.
-Non è così. Tu devi farti valere e non sono giochetti questi perché in questa scuola ogni giorno venite giudicati e se non ti esibisci perché la squadra dice che non sei pronta i professori ci fanno caso. Il pubblico a casa ci fa caso. Tutti ci facciamo caso e non è giusto il tuo ragionamento, per niente. Quindi domani mattina vai dalla tua squadra e gli dici che ti esibirai tu in puntata al posto di uno dei tre.- finisce così e se ne va senza neanche salutarmi.
Mi metto con le mani tra la testa e sto per piangere, ma mi ricordo di stare in una stanza piena di telecamere e con Andreas e Giuseppe.
-Tutto bene piccola?- mi si avvicina Giuseppe accarezzandomi la schiena.
-Si si grazie- gli rispondo sorridendo fintamente.
-Rimani ancora qui? Vuoi provare qualcosa?- mi chiede Andreas.
-No no. Adesso vado, così vi lascio in pace, potete chiudere e andare vi anche voi- rispondo.
-Figurati. Se vuoi rimanere ti faccio compagnia io.- mi dice Giuseppe.
-Io purtroppo devo andare che mi aspetta la mia ragazza. Ci vediamo domani e su con il morale dai- mi dice Andreas dandomi un bacio sulla guancia.
-Che ne dici di andare a berci qualcosa?- mi propone il ragazzo al mio fianco e io accetto. Mi accompagna in hotel dove mi cambio velocemente indossando un paio di jeans e una maglietta semplice.
Andiamo in un locale qui vicino e iniziò a bere una birra mentre parliamo del più e del meno. Devo dire che è molto simpatico.
Dopo un'oretta forse sono un po' ubriaca: ho bevuto tre birre, due bottiglie di vodka lemon e un bicchiere alla fragola. Non capisco proprio più niente.
-È il caso che andiamo dai. Ti porto in hotel.- mi dice e premuroso mi prende in braccio e mi porta così fino alla mia stanza.
-Grazie principe. Però adesso dividi il letto con me, non ti lascio andar via- gli dico e lui rimane in camera con me, poi il vuoto. Non ricordo niente.
Mi sveglio la mattina accecata dalla luce che entra dalla serranda alzata della mia camera. Spalanco gli occhi e cerco di stropicciarmi per riuscire a vedere bene.
-Oh cazzo. Spero non sia tardi.- dico tra me e me. Prendo il telefono e vedo che il display segna le 7:40 così tiro fuori un respiro di sollievo. Mi alzo e mi sbrigo a lavarmi e vestirmi. La sigaretta la rimando a dopo perché non c'è tempo e mi dirigo velocemente agli studi. Prima di spegnere il telefono mi arriva una notifica da Instagram.

 Prima di spegnere il telefono mi arriva una notifica da Instagram

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@giuseppegiofre: il risveglio più bello♥️🤭 @camioff_

Rimango un po' a pensare. Spero non abbiamo fatto niente perché io non ricordo. Cioè non che mi dispiaccia avere un ragazzo come Giuseppe, ma si creerebbe una situazione troppo complicata, la gente crederebbe che io sto qui solo per lui e cose del genere e non voglio che succeda questo, quindi no. Devo assolutamente parlargli per sapere cosa è successo.
Spengo il telefono senza rispondere e vado alla lezione di classico mentre mi faccio lo chignon.
Dopo due ore torno per il pranzo e vedo Biondo seduto sulle poltrone da solo con un bicchiere di plastica tra le labbra e immerso nei suoi pensieri.
-Ehi- mi dirigo li e mi siedo al suo fianco,ma lui sembra non volermi rispondere. Si alza e si va a mettere vicino Luca. Decido di lasciarlo perdere almeno adesso. Ma lo vedo troppo strano ed è più forte di me.
-Mi spieghi cosa ti ho fatto?- gli dico prendendolo per la faccia il modo che mi guardi.
-Ah allora puoi parlarmi. Non ti serve Giuseppe?- mi dice come fosse geloso o infastidito dal fatto che forse è successo qualcosa con Giuseppe.
-Guarda che non è successo niente eh. E poi perché dovrei darti spiegazioni a te? Se pure avessimo fatto qualcosa non devi per forza saperlo, non mi pare che stiano insieme quindi non ti ho mica tradito che devi essere incazzato con me- dico e noto che tutti ci stanno ascoltando perché abbiamo i microfoni accesi.
-Ne parliamo dopo.- continuo io.
-È invece ne parliamo adesso.- mi dice e mi prende per mano trascinandomi verso il bagno dello spogliatoio dei maschi. Apro la porta ed entriamo insieme.
-Cosa ti cambia parlarne adesso o dopo?- dico io scazzata. Mi sembra esagerato il suo comportamento.
-Cambia.- mi risponde guardandomi dritto negli occhi. Con questi occhi che sembrano tutti neri mette un po' di ansia. Sembra un serial killer ed io la sua vittima.
-Allora parla.- lo intimo a parlare altrimenti è inutile stare chiusi qui dentro da soli con il rischio di beccarci un provvedimento disciplinare.
-Ma come ti viene in mente di andare a letto con lui? Non capisci che potrebbe essere un problema?- continua ad urlare.
-Potrebbe essere un problema per me o per te? Perché dal tuo atteggiamento sembra più che sia un problema tuo.- rispondo arrogante.
-Mio? A me non importa niente di te quindi fai quello che vuoi. Se lui ti rende felice allora scopatelo. Non mi interessa niente.- dice e se ne va.
"A me non importa niente di te" questa frase mi ha fatto tanto male. Credevo fossimo amici, ma a quanto pare come al solito mi sono sbagliata.

RICORDATI DI AMARE ||Biondo||Where stories live. Discover now