Blue Rose [boyxboy]

LA CITTÀ DELLE STELLE

OneRepublic - Let's hurt tonight ▶

La mente di Evan quel giorno non voleva proprio saperne di collaborare. Per quanto si sforzasse a pensare a qualcosa che non fosse quell'uscita con Asher, alla fine tornava sempre lì.

Aveva dormito bene quella notte, ma l'eccitazione lo aveva svegliato abbastanza presto e così si era ritrovato a dover gestire l'intera giornata consapevole che, ad ogni minuto che passava si avvicinava il momento in cui Asher sarebbe andato a prenderlo sotto casa con la sua bella macchina sportiva e lo avrebbe portato chissà dove.

Era stata lunga e lenta a trascorrere, da seguire su quegli orologi che sembravano essersi fermati tutti insieme. I minuti gli pesavano come ore e al lavoro si era annoiato più del solito. Finito il turno era corso via e quando aveva raggiunto casa, dopo aver messo a tacere lo stomaco affamato, si era buttato nella vasca da bagno.

Aveva attaccato la sua playlist ed era rimasto immerso nell'acqua per quasi un'ora, a godersi il calore e il profumo fresco del bagnoschiuma. Aveva canticchiato, suonato strumenti immaginari, ma più che altro aveva pensato e fantasticato su quella serata.

Essendosi arreso all'idea che non poteva più sfuggire da quello che provava quando stava con Asher, anche se non aveva idea di come sarebbe andata quell'uscita era già consapevole di come sarebbe finita. Era inevitabile. L'attrazione che c'era tra loro era forte, li aveva uniti sin da quando i loro sguardi si erano incontrati la prima volta ed era stata l'unica cosa certa tra di loro in quel mese.

L'ultima volta che erano stati insieme avevano fatto l'amore. Evan si lasciò cadere di più dentro l'acqua, rimanendo fuori con la testa dagli occhi in su, trattenendo il respiro e ripensando a quel momento.

Era stato bello il modo in cui lo aveva toccato e i baci che gli aveva dato sulle labbra, strisciandoci sopra le sue. Voleva ritrovarsi ancora il suo profumo sul corpo, la sua pelle a contatto con la propria e le sue mani calde addosso. L'idea lo fece rabbrividire e Evan si immerse completamente.

Era passata una settimana e dopo quel momento non si erano più toccati, a parte l'abbraccio della sera prima e quel bacio velocissimo che Asher gli aveva lasciato per prenderlo in giro. Evan aveva voglia di lui. Gli mancava il contatto con ogni parte del suo corpo e non vedeva l'ora di ritrovarsi sul suo letto tre le sue braccia forti, immerso nel suo profumo.

Forse, però, dopo che Asher era stato con il suo professore le cose sarebbero andate diversamente.

Riemerse dall'acqua con i capelli gocciolanti schiacciati sulla testa e riempì nuovamente i polmoni di ossigeno. Non sapeva cosa fosse successo quella sera e, dato che Asher non gli aveva mai parlato di lui, non aveva idea nemmeno di che cosa ci fosse stato tra loro anni prima. L'espressione sofferente che aveva trovato sul viso del ragazzo il pomeriggio dopo il loro incontro faceva chiaramente intendere che i suoi sentimenti non fossero svaniti, ma probabilmente erano sempre stati a senso unico e le cose non erano cambiate.

Evan ripensò a quella sera che erano stati insieme dopo aver mangiato i muffin e bevuto la Vodka, quando aveva rivisto negli occhi di Asher i suoi stessi tormenti e le sue stesse paure. Ricordò come si erano uniti, consapevoli di quella sofferenza che entrambi provavano e immaginò che non poteva essere diversamente: Asher stava male perché non poteva avere ciò che amava così tanto.

Evan la conosceva quella sensazione, la sentiva ogni volta che guardava negli occhi Ray. Nell'ultimo periodo l'aveva scacciata rotolandosi sul letto di Asher ogni volta che diventava così pesante da schiacciarlo. Era tra quelle coperte che aveva dormito dopo intere notti insonni ed era su quei cuscini che aveva pianto quanto le barriere che si era creato attorno erano state distrutte.