DISCORSI DA ROCK STAR

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Imagine Dragons -Demons

La luce intensa e calda del sole, filtrava attraverso le foglie colorate di giallo e arancione ancora attaccate ai rami degli alberi, colpendo la figura in movimento del ragazzo che camminava sul marciapiede facendo scricchiolare quelle già morte finite a terra con la suola delle All Star nere.

L'aria tiepida faceva svolazzare i suoi capelli chiari, tinti di un meraviglioso biondo dorato dalla luce del tramonto, portandogli le onde morbide sulla fronte; lui le spostava indietro con un distratto gesto della mano, prima di riporla nuovamente dentro la tasca del giubbino di jeans.

L'estrema grazia del venticello che scuoteva le foglie sugli alberi e faceva strisciare quelle morte sul marciapiede e quella con cui la luce del sole accarezzava tutto ciò che incontrava sul suo cammino, stonava in modo quasi esagerato con la musica che risuonava a tutto volume nelle orecchie del ragazzo, uscendo dalle cuffiette giallo fluorescente collegate al telefono.

"Sun is shinin' in the sky
There ain't a cloud in sight
It's stopped rainin', everybody's in the play
And don't you know
It's a beautiful new day? 
"

I rumori della strada rimanevano ignoti per Evan, che quando camminava viveva nel suo mondo fantastico e movimentato, alimentato ogni giorno dalle note e dalle parole di quelle canzoni che spegnava solo quando il ticchettio della pioggia lo avvolgeva nelle sue braccia leggere, dandogli il permesso di smettere di pensare a tutto, lasciandogli godere quel buonissimo profumo di umidità e le gocce fredde che gli sfioravano le guance, impregnavano i vestiti e bagnavano i capelli. Perché Evan dell'autunno amava soprattutto la pioggia, che spegneva i colori intensi delle foglie appoggiando il suo velo bagnato su ogni cosa, rendendo tutto quieto e silenzioso, intervallato da quel rumore leggero e pieno di vita.

Arrotolando le cuffie nella tasca, allungò la mano per aprire la porta di casa venendo invaso dal quel profumo, familiare e accogliente. Chiuse gli occhi un instante per poterlo inspirare e goderselo a fondo, poi richiuse la porta dietro le proprie spalle e raggiunse la cucina, sporgendosi dentro l'ambiente con un bellissimo sorriso che gli curvava le labbra carnose. «Ciao Ellen» affermò felice.

«Ciao!» esclamò la donna girandosi a dargli un'occhiata, prima di tornare a concentrarsi sulla zucchina che stava tagliando a rondelle.

Evan si diresse verso le scale e le salì velocemente, camminando a passo spedito sul pianerottolo per raggiungere la camera del suo migliore amico, avvertendo una lieve musica farsi più forte man mano che la distanza si accorciava. Si fermò sulla soglia della stanza ad osservare Ray steso di schiena sul letto, non potendo far a meno di sorridere alla sola consapevolezza di essergli finalmente vicino.

Quel sorriso, presto si allargò di più trasformandosi in una risata divertita che sovrastò il basso volume della canzone in sottofondo. «Ma che ti ascolti?!» chiese scuotendo la testa, tenendo lo sguardo puntato sul ragazzo che rimase supino e con le mani appoggiate sul ventre, senza muoversi di un millimetro.

«Mi arrendo» rispose lui in un sussurro.

«Ma smettila!» esclamò Evan avvicinandosi al computer dandogli le spalle, pigiando velocemente sulla tastiera per cercare il video su Youtube tramite la banda di ricerca.

«Mi preparo mentalmente per quando sarò costretto ad ascoltarli alla radio» mormorò l'amico con tono piatto, mentre le note di Walk On Water cominciavano a spargersi nell'aria, seguendo Evan fino a raggiungere Ray.

«O magari saranno loro ad ascoltare te.» Il ragazzo rise di gusto per qualche secondo, poi tornò serio e triste, chiudendo gli occhi per smetterla di osservare la monocromia piatta del soffitto che gli infondeva un senso di inadeguatezza. «Non sto scherzando» disse Evan sedendosi sul bordo del letto accanto a Ray, che si fece un poco da parte.

Blue Rose [boyxboy]Where stories live. Discover now