41. ICV - Dracula

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Buon giorno signore e signori, oggi ho deciso di intervistare niente meno che il grande, unico, eccelso e famosissimo Dracula, il vampiro che ormai è praticamente un idolo giovanile. Si, signori, parlo di quel tipo con quei grandi canini, i capelli neri e un fascino bestiale a cui nessuno può resistere ... si, proprio quello rappresentato sul tappo del Bacardi XD

Nota della regia: Alucard, tu sei Dracula. Per i nostri lettori, leggete al contrario questa parola A-L-U-C-A-R-D. Come potete notare, è un gioco di parole abbastanza semplice, visto che una mente infantile non ha potuto pensare a qualcosa di più complesso.

Alucard. D'accordo, d'accordo, ma che c'è di male a intervistare me stesso?
N.d.r. Fa come ti pare, ma non ti sembra un po' scemo farti le domande e darti le risposte? Fra l'altro non siamo neanche sicuri che siano le domande "piccanti" che abbiamo promesso a quelli che ci seguono.
A. Ora basta, state zitti lassù! Ho i miei metodi, d'accordo? Si, insomma, lasciatemi parlare (sbuffa).
Signore e signori, per fare in modo di rendere l'intervista la più piacevole possibile, ho deciso di sdoppiarmi. Nella poltroncina accanto a me, infatti, fra poco siederà la mia forma finale, il mio livello zero, che per comodità chiameremo Vlad. Ehi, Integra, me lo liberi il livello 0?
*Voce fuori campo* Perché dovrei? E' solo per assoluta necessità ...
A. Ma io ne ho bisogno! Ti prego ti prego ti prego ti prego, ti prego ....

-10 minuti dopo-

A. Bentornati in studio, accanto a me siede ora l'uomo che divenne leggenda, il più grande e il più ardito fra i guerrieri, il principe Vlad Ţepeş, ovvero me stesso. Buonasera, Vlad
Vlad: Buonasera, Alucard
A. Dicci, Vlad, perché hai deciso di farti intervistare?
V. Non sono io, è solo colpa tua, lurido vampiro moderno.
A. Come hai detto? (ira) Io ti sparo, brutto bastardo
V. Io sono te, non puoi spararmi
A. Ah, giusto. Tu sei me. Per questa volta te la sei cavata, ma sappi che alla prossima intervista non sarà così facile, vecchio! Ma adesso iniziamo ...
V. Perché, cosa abbiamo fatto fino ad ora?
A. Litigato. Se non ti spiace, ora stai zitto e rispondi solo alle mie domande. E' un ordine, e io posso ordinare le cose a me stesso, vero?
V. ...
A. Molto bene. Allora, dicci un po', come mai se ti chiami Vlad, il mondo ti conosce come Dracula?
V. E' per via della mia appartenenza all'Ordine del Drago, o Ordo Draconis, un'associazione di cavalieri che proteggevano la cristianità. Mi chiamavano "il Drago", visto che appartenevo a tale ordine, e da lì proviene poi il mio famoso soprannome, Dracula.
A. Ok, ma perché ti chiamano il Conte Dracula? Voglio dire, tu non sei un principe?
V. Questo rimane un mistero anche per me. Bram Stoker mi ha fatto passare per un conte, non ne comprendo il motivo, ma se è piaciuto a lui ...
A. Sai di essere stato ritratto, in un quadro, nelle vesti di Ponzio Pilato?
V. Si, il mondo mi conosce come l'incarnazione del male e di qualunque scelta ingiusta, perché non dovrebbe raffigurarmi anche come Pilato? Se è per questo, sono il demonio ...
A. Eppure si dice che, nella tua ingiustizia, tu fossi un giusto ...
V. Ne è testimone il manoscritto di sangallo, ove si riporta che "quando qualcuno rubava, mentiva o si macchiava di qualsiasi ingiustizia nelle sue terre" inteso come le terre di Dracula "Non aveva nessuna possibilità di salvarsi, sia che fosse un nobile, un prete o un cittadino qualunque".
A. Ci vorrebbero politici come te al giorno d'oggi ... quelli che abbiamo sono dei veri vampiri, se mi perdoni la battuta indegna. E il tuo hobby?
V. Impalare la gente. Non per nulla sono Tsepe (N.d.r. pronuncia Tsepe, ma si legge Tepes), ovvero l'impalatore
A. Che cosa carina! Pensi un po' che c'è gente con hobby atroci come ... collezionare farfalle. Ma che hanno mai fatto di male le farfalle? Molto meglio impalare la gente! Un altro paio di cose, signor Principe, sulla sua storia, e poi passiamo alle domande personali ...
V. Guarda che le domande che mi hai fatto fino ad ora erano già personali!
A. No, ti sbagli, sono cose che potresti trovare persino su Wikipedia!
V. Ah, va bene ...
A. Ma su Wikipedia non si possono trovare le risposte alle domande che ti farò fra poco (sorriso malvagio). Comunque, tornando alle domande storiche, anzi, alla domanda che assilla gli scienziati: dove sei stato sepolto? Si narra che il tuo corpo si conservato nel monastero di Snagov ...
V. Non dovrebbe essere un segretissimo segreto?
A. Si, ma la nostra è un'intervista che deve fare scalpore, tutti i segreti dell'intervistato devono essere rivelati! Lo abbiamo promesso ai nostri lettori ...
V. Si, il mio corpo è dentro il monastero, ma sarò scemo se vi dico dove, così mi andate a disseppellire. Comunque, per sicurezza, ho portato la mia testa a Londra. Per ora, pensate un po', è perfino esposta ... certo, se dovessi svegliarmi per forza, il mio corpo ci metterebbe un po' a raggiungere la testa, ma direi che ne vale la pena ...
A. Ma come hai fatto, se sei qui? Voglio dire, hai viaggiato dalla Romania per andare a prenderti la testa e sei venuto a farti intervistare?
V. Esattamente
A. Tu sei tutto fuori. Certo, però, che molti misteri ti avvolgono ... e scommetto che avvolgevano anche i membri della tua famiglia, i Draculesti, per così dire. Ok, i libri di storia citano spesso tuo fratello, Radu ... cosa puoi dirci di lui?

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