3. La Prima Prova

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Erano lì riuniti. C'erano tutti.

Integra guardava dall'alto Ciel e Ciel restituiva lo sguardo con intensità. Erano tre minuti che stavano a fissarsi, ma si sa che il Master vince sempre.

Il conte abbassò lo sguardo, digrignando i denti. «Salve» mormorò tendendo una mano.

«Salve» disse Integra, restituendo la stretta e facendo pentire amaramente Ciel di avergli porto quella sua manina contuaria.

Proprio allora, Seras si accorse di qualcuno nella servitù dei Phantomhive.

Era un ragazzino non molto alto, con gli occhi bassi di un bel colore chiaro, i capelli biondi come i suoi. Era snello e i capelli sparati erano lasciati liberi a parte un ciuffo che veniva tenuto docilmente verso il basso da una piccola molletta rossa.

Osservò i lineamenti del giovane, e li fece suoi. Portava una maglietta larga, semplice e bianca, dei pantaloncini rossi e un cappello di paglia tenuto appeso al collo ma non indossato.

Il ragazzo alzò lo sguardo.

Proprio allora, Finnian si accorse di qualcuno nella servitù degli Hellsing.

Era una ragazzina non molto alta, rispetto al suo capo, che lo osservava con intensità. I suoi occhi erano grandi e rossi come il sangue, pieni di uno strano sentimento che Finnian sentiva di corrispondere. I suoi capelli erano biondi e ribelli come i suoi, ma sparati in tutte le direzioni. Era abbastanza snella, ma portava degli strani airbag sul petto. Ah!

Finnian comprese e ridacchiò nervosamente. Non erano esattamente degli airbag.

Osservò i lineamenti della giovane e li fece suoi. Indossava un completo giallino abbastanza aderente, con uno stemma rosso e nero con scritto sopra Hellsing. Sotto aveva una miniminiminigonna lunga circa quattro centimetri, probabilmente fatta con una cravatta di Walter riciclata e verniciata di giallo, che a ogni movimento lasciavano intravvedere le mutande. E ciò succedeva abbastanza spesso perché stava dondolando sul posto.

Entrambi distolsero contemporaneamente lo sguardo.

Se Seras fosse stata umana sarebbe arrossita, ma si limitò ad avere un'espressione imbarazzata.

Visto che Finnian era umano arrossì, assumendo un'espressione imbarazzatissima.

Tutti e due dondolavano sul posto senza spiccicar verbo.

Finnian avrebbe giurato di sentire il cuore battere all'impazzata, mentre Seras avrebbe scommesso che il suo cuore, seppure fermo, avesse avuto una specie di sobbalzo.

Gli sembrò di essere malati e si terrorizzarono, perché non erano mai stati innamorati. In realtà è una cavolata, per chi ha visto le serie animate Kuroshitsuji e Hellsing, ma soprassediamo.

Walter corrugò le sopracciglia e si affrettò ad andare da Alucard, perché era più vicino e il Master se avesse saputo una notizia simile si sarebbe arrabbiata e anche parecchio e avrebbe schiacciato i piedi a tutti per una settimana senza contare le squarta-mutilazioni che riusciva a infliggere.

Bard si sorprese e si affrettò ad andare da Sebastian, perché se lo avesse detto a Ciel la sua ira e il suo rancore lo avrebbero spinto a prendersela con tutta la casa e nessuno poteva fargli niente visto che Sebastian era dalla sua parte

«Sebastian-san?» bisbigliò Bard «Guarda là»

«Alucard?» mormorò Walter, indicando con un dito Seras «Guarda lì»

«Uhm?» fece Alucard

«Cosa?!» urlò Sebastian «Scusate» e detto questo si inchinò.

Entrambi i servitori demoniaci lanciarono sguardi fulminanti a i due che, però, non si accorsero di niente e continuarono a dondolare sul posto e a canticchiare o fischiettare a bassa voce, sentendosi ogni secondo più innamorati.

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