<<Oooh! Tutto questo non ha un senso lo so! Nemmeno io capisco il significato delle mie parole! Però... quando mi scruta, come io sono riuscito a vedere dentro di lui, lui riesce a vedere dentro di me. Scava profondamente con lo sguardo e sembra mettermi a nudo davanti ai suoi occhi. Riesce a vedere tutto. Non posso mentire, non posso tentare di nascondere ciò che provo... e... questo... beh... rende le cose ancora più difficili...>> concludo, con un pizzico di preoccupazione nella voce.

Armin fa nuovamente silenzio per qualche secondo e, quando sto per pensare a qualche stupida scusa per sviare il discorso fin troppo strano, lui parla.
<<E non trovi che sia bellissimo?>> domanda semplicemente.

<<Eh?>>

<<Eren non capisci? Ciò che mi hai detto è qualcosa di bellissimo. Con un solo sguardo riuscite a capirvi a vicenda più di chiunque altro. Tu solo sai quante preoccupazioni si porta dentro e allora, proprio per questo, devi andare a parlarci!
Aiutalo ad uscire dal tunnel in cui si è rinchiuso e mostragli la luce.
Vai a parlargli.>> mi incita, lasciandomi per qualche secondo a bocca aperta.

Rimango per un attimo a pensare sul da farsi ma, dopo poco, grazie al discorso di Armin, l'irrefrenabile desiderio di tornare a casa e chiarire le cose mi travolge completamente.
Mi alzo frettolosamente, guardando Armin, per poi prendere le mie cose poggiate sul letto.
<<Scusa Armin... devo andare>> gli faccio semplicemente.
Lui mi sorride e, prima che lasci la stanza, mi sussurra un leggero: <<buona fortuna>>.

Corro. Corro più veloce che posso senza saperne nemmeno il motivo.
Corro fino ad esaurire la forza nelle gambe, fino a non riuscire più a respirare.
E poi, eccomi qui, davanti alla porta di quercia a contemplare la serratura, indeciso.

Forza Eren puoi farcela
Mi faccio forza mentalmente, infilando la chiave nella serratura.
(Oddio perché penso male?)
Un altro sospiro e poi finalmente spalanco la porta.

Il salotto sembra vuoto e, guardandomi intorno ed assicurandomi che non ci sia realmente nessuno, mi sento sollevato. Forse non sono realmente pronto a parlargli.

Rimango per un attimo in piedi, a guardare il divano rosso di fronte a me, immerso nei miei pensieri nel silenzio della stanza, fino a che, dall'altro lato della stanza, la voce del mio maggiordomo mi sorprende, facendomi quasi cadere a terra dallo spavento.
<<Sei tornato>> dice solamente.
Quasi urlo dalla sorpresa, fino a che non volgo lo sguardo al lato della stanza, osservando la figura del corvino poggiato al muro.
È la prima volta che ci parliamo da ieri sera e, dire che sono talmente nervoso da poter morire da un momento all'altro, è poco.

<<Oh... emh... io... ciao Levi>> balbetto, abbassando lo sguardo.
Sento i suoi passi avvicinarsi e, appena rialzo lo sguardo, lo trovo a pochi metri di distanza da me.
Completamente rosso in viso, tento di formulare una frase sensata, fallendo miseramente sotto il suo sguardo attento.
<<Oh... si... cioè...>> per evitare di continuare a balbettare a vuoto, cerco di volgere la sua attenzione altrove, levandomi la giacca e poggiandola sul divano, e, sopra di essa, il cellulare.
<<Certo che fa caldo qui... eh>> dico, sventolando le mani.

Lui continua a fissarmi.
<<Dove vuoi arrivare, moccioso?>> domanda semplicemente, cogliendomi di sorpresa, ed avvicinandosi ancora di più a me.
<<emh... oh!>> esclamo, sentendo il mio cellulare squillare.
Mi sporgo verso il divano per prenderlo ma, appena faccio un passo verso di esso, inciampo sullo zaino che avevo lasciato accanto al divano dopo essere tornato da scuola.

Con il suono del mio cellulare nelle orecchie, gli occhi chiusi, pronto ad una dolorosa caduta, appena riaperti gli occhi mi ritrovo con le ginocchia sul parquet, a cavalcioni sul corpo di Levi che, a causa della mia miserevole caduta, è stato trascinato a terra con me.

Rimango qualche secondo a fissarlo negli occhi color cenere, tremante.
Il viso in fiamme ed il cuore a mille.
Il cellulare continua a squillare ed è l'unico suono che domina la stanza in questo momento.

Il respiro mi si blocca appena la suoneria cessa.
Rimaniamo solo noi, travolti dal silenzio.

Sembro riprendere coscienza e, improvvisamente, notando anche le mie braccia ai lati della testa di Levi, ed il suo sguardo impaziente, tento di alzarmi da questa posizione.
<<Eren>> prima che possa muovermi, Levi pronuncia il mio nome, richiamando il mio sguardo sul suo.
<<Parla>>.
Una parola e semplici lettere, affilate come la lama di un rasoio.

Mi faccio coraggio e, prendendo un bel respiro, tento di far uscire la voce, che sembra bloccata in gola.
<<Levi... io... cioè... volevo parlarti di ciò che è successo ieri... perché sai... so che probabilmente è stato un imprevisto o qualcosa del genere... cioè voglio dire che io...>> continuo a farfugliare frasi sconnesse fra loro, sviando sempre il suo sguardo.
<<senti Levi... io... te l'ho già detto... io... io...>> un altro respiro, e finalmente lo guardo negli occhi, che tanto mi spaventano ma al contempo attraggono.

<<Io ti amo...>>.
L'ho detto.
Un'altra volta.

Forse adesso capisco da cosa ero realmente spaventato. L'ultima volta ha detto che non voleva più vedermi, non ho più avuto il coraggio di dirgli nulla del genere. Il suo sguardo era stupito, come adesso, e a tratti malinconico. Uno sguardo mai visto.
Ma questa volta è diverso, sembra... triste.

Nessuno di noi due fiata, mentre lui continua ad osservarmi, così tento di rimordere la strana situazione creatasi per rimediare a ciò che ho appena detto.
<<Cioè... io non volevo dire questo... ovvero si... peró...>> non riesco a finire di parlare che la voce di Levi mi fa zittire.
<<Fanculo Eren>> dice solamente, prendendomi per le braccia e girandomi, facendomi poggiare la schiena al pavimento e posizionandosi sopra di me, invertendo le posizioni.

Tiene lo sguardo fisso sul mio e, lasciandomi completamente rosso in viso e sdraiato sul freddo parquet, mi blocca i polsi ai lati della testa con le mani, e si avvicina.
<<Merda non ce la faccio...>> sussurra, combattuto con se stesso.

E poi di nuovo quella sensazione.
Le sue labbra sulle mie.

Spazio autrice
Macciaoo!!
Ragazze siamo a 11mila visualizzazioni non so se vi rendete conto... cioè... oh kamisama! GRAZIEE *^*

Ps. Continuate a commentare perché mi diverto troppo a leggere cosa scrivete eheh.

Detto questo, vi ringrazio ancora e noi ci vediamo al prossimo capitoloo!
Ditemi ciò che pensate della storia e di questo capitolo mi raccomando!^^
Buona nottee :3
Baci,
Autrice.

My butler | ERERI/RIRENWhere stories live. Discover now