Rappresentazione teatrale

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Mi sveglio verso le 7:00 e noto che Alessandra sta ancora dormendo così ne approfitto e vado in bagno. Quando torno, la trovo a rovistare la sua valigia e gettare i vestiti in aria.

"Alessandra tutto ok?"

"Tutto ok? Qualcuno ha fatto sparire il mio ciondolo porta fortuna!"

"Se vuoi ti aiuto a cercarlo." Anche se in realtà non la posso proprio vedere però come dice mamma: l'educazione prima di tutto.

"Pensi che io sia stupida?"

"Alessandra di che parli?"

"Me lo hai rubato tu!"

"Ma che dici?! Come ti permetti di incolparmi?"

"Allora non ti darà fastidio se controllo nelle tue cose?!"

"Certo che no! Fai pure!" Mi siedo sul mio letto con le braccia incorciate al petto.

In realtà non voglio che lei infili il suo naso tra le mie cose, ma non può dire che io sia una ladra. Perciò se le basta vedere nella mia valigia...beh, facesse come meglio crede! Tutto ad un tratto si alza di scatto e mi sventola in faccia il suo bracciale.

"Karen ora mi devi delle spiegazioni. Muoviti!" Urla come una dannata.

"Io non ti devo alcuna spiegazione e continuo a non capire cosa tu voglia da me!" Alzo la voce anch'io.

"L'ho trovato nella tua valigia. Ti dice niente?"

"Non sono stata io!"

"Allora chi è stato? Io no di certo. Sarei pazza a fare una cosa del genere!" Dice lei ironica.

"Allora sai che ti dico? FOTTITI! Ti ripeto che non sono stata io e non so come quello sia finito nella mia valigia. So che è assurdo, ma ti ripeto che non sono stata io!"

Poiché lei continua ad urlarmi contro, esco dalla stanza, sbattendo poi la porta. Non ce la faccio più! Mentre cammino per il lungo corridoio, mi sento afferrare e tutto ad un tratto mi ritrovo nella stanza di Axel.

"Axel non puoi sempre prendermi e portarmi in un altro luogo di punto in bianco!"

Lui non risponde, ma il suo sguardo non mi presagisce nulla di buono.

"Axel qualcosa non va?"

Mi avvicino, ma lui si allontana sempre di più da me.

"Senti, se mi hai portata qui per starti zitto, io me ne vado immediatamente."

Poiché non noto alcuna reazione da parte sua, mi volto ma quando ormai sono arrivata alla porta, lui urla:" Qualcosa non va?"

Mi volto e noto che è già dietro di me. Mi scanso, ma lui protamente mi blocca al muro i polsi con le sue mani.

"Axel dimmi che ti prende!"

"Che mi prende? Perché ieri hai dato la possibilità a quel verme?"

Mi divincolo, allontanandomi leggermente da lui. Tutto ciò è servito a poco, poiché subito dopo me lo ritrovo davanti. Questa volta peró rimane a una buona distanza.

"Uno: non chiamare verme Max. Due: non gli ho dato alcuna possibilità. Tre: cerca di contenere i tuoi scatti di gelosia."

Si avvicina a me e mi ritrovo nuovamente contro il muro, ma questa volta mi blocca con il suo corpo.

"Uno: quello è un verme. Due: gli hai detto che non gli puoi dare una risposta certa. Tre: non sono geloso." Risponde a denti stretti.

"Max non mi piace! Come te lo devo far capire? Lui mi ha tartassato di domane e sicuramente non potevo dire che sto insieme a te, ma a quanto pare per te non è così. Non ti fidi di me! Ma la cosa che mi fa più male é che metti in forse il mio amore per te!" Non riesco a trattenere la lacrima che, scendendo dal mio occhio, giunge alla bocca.

Axel segue la sua scia come ipnotizzato per poi baciarmi delicatamente. Mi stacco e lui mi guarda perplesso.

"Non puoi baciarmi come se niente fosse. Non sono un giocattolo! Tra i due dovrei essere io quella che mette in forse i tuoi sentimenti per me. Non mi dici mai ti amo o non mi scrivi parole dolci." Ormai non riesco a trattenere le lacrime.

Lui mi abbraccia a sé e dice:" Karen devi capire che noi vampiri siamo così. Siamo freddi sia dentro che fuori però da quando ti ho conosciuta qualcosa si è acceso dentro di me e credimi che ne ho viste di donne in trecento anni di vita. Ti chiedo di chiudere un occhio e di aspettare sino a quando non tornerò da mio nonno. Parlerò con lui!"

Mi stacco e mi dirigo verso la porta mentre sento i suoi occhi puntati su di me. Poggio la mia mano sulla maniglia e subito dopo mi ritrovo la mano del mio ragazzo sopra. Incrocio i suoi occhi e capisco che è realmente dispiaciuto. Mi volto verso lui e gli dò un bacio dolce e sfuggente. Prima di andare via gli dico a testa bassa:" Axel da oggi in poi cerca di capire che è molto facile far star male una persona. È difficile farla sorridere e star bene. Ricordalo!"

Esco dalla camera ed incrocio in corridoio Brize che mi sussurra:" Ho saputo che sei una ladra. Non si fa così."

Mi mostra il suo sorriso più falso ed io le rispondo allo stesso modo. È stata lei a nascondere il bracciale di Alessandra nella mia valigia! Alle 10:00 inizia la recita e finisce verso le 10:44. Appena terminiamo, raggruppo tutta la mia troupe in un grande camerino.

"Siete stati davvero molto bravi e sono molto fiera di voi. Il pubblico ha gradito molto la vostra rappresentazione teatrale. Questa è la vittoria più grande!"

"Ma anche un premio non guasterebbe!" Dice 'Romeo'.

Tutti ridiamo e verso le 14:00 annunciano i vincitori. Noi siamo arrivati secondi su sei scuole. Sono molto soddisfatta e anche la preside fa i complimenti a tutti. Torniamo tutti a casa verso le 18:00. Ceno con mamma e Hanna e alle 22:00 vado a dormire. Domani sarà la vigilia di Pasqua e finalmente potrò incontrare di nuovo i miei familiari.

Patto di Sangue---Segreti rivelati (In Revisione)Where stories live. Discover now