Campeggio Drammatico

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Sia il weekend che la settimana successiva passano velocemente. Axel lo vedo di sfuggita e ogni volta che lo incontro c'è sempre quella gatta morta di Blize. Quanto vorrei strozzarla! Non è solo gelosia, ma non sopportazione pura. Mi irrita sentire soltanto il suo nome! Oggi è venerdì ciò significa che domani sará sabato e finalmente potrò uscire con i miei amici. In realtà vorrei trascorrere la serata in compagnia di Axel. A dirla tutta, mi secca il fatto di non far sapere a tutti della nostra relazione. Mi sveglio come al solito alle 6:30 e alle 8:00 sono già a scuola. La mattinata passa in fretta e alle 12:00, prima di andare a mensa, passo dalla classe del mio ragazzo. Mi avvicino ad Axel e come al solito la bionda cerca una scusa per aver un contatto fisico con lui. Ci scambiamo un'occhiata gelida e poi Axel le farfuglia qualcosa all'orecchio e lei va via.

"A cosa devo questa tua visita?" Ironizza Axel.

"Avrei da farti una proposta."

"Sono tutto orecchie."

Si siede e mi fissa con quei suoi occhi penetranti ed indagatori color delle tenebre.

"Che ne dici di passare la notte nel bosco? Io farò campeggio con due miei amici sabato."

"Non posso, mi spiace." Dice brevemente.

Detto ció, si alza e va via. Non riesco a controbattere che lui è già uscito dalla classe. Io questo ragazzo non lo capisco! Prima mi scrive una lettera dicendomi che mi ama e che ha fatto tutto questo per me poi ogni proposta che gli faccio dice di no o trova una pessima scusa. Forse ha solo pietà di me e non vuole dirmi che si è stufato di essere il mio ragazzo. Potrei benissimo comprenderlo dato che nessuno vorrebbe mai stare con una come me.

Il venerdì sera ed il sabato mattina volano letteralmente. Decido di preparare il necessario per passare questa magnifica notte in compagnia di Sonia e Nick ed inoltre all'ultimo momento si è autoinvitata mia sorella nell'accodarsi a noi. La sto aspettando di fronte al Caffè con i miei due amici da più di un quarto d'ora. La chiamo. Nessuna risposta. Ad un certo punto accosta una macchina nera e scendono dal veicolo Hanna, il suo ragazzo, Francesco (un mio vecchio amico) e Max. Non ci posso credere Hanna ha invitato anche loro! Senza fiatare e con i nervi a fior di pelle mi dirigo nel bosco con la numerosa combriccola. Arriviamo nel giusto punto e montiamo le tende. I ragazzi poi vanno in cerca di legna e nel frattempo colgo l'occasione per parlare a quattro occhi con mia sorella.

"Hanna perché hai invitato anche loro?"

"Uno: volevo passare del tempo con il mio ragazzo. Due: mamma mi ha dato l'idea. Tre: avevo pensato che ti avrebbe fatto bene passare del tempo con loro."

"Hanna la prossima volta che uscirai con me, mi dovrai avvisare in anticipo. Ci siamo intese?"

"Si, si." Sbuffa.

I ragazzi tornano poco dopo. Accediamo il fuoco e arrostiamo qualche marshmallow poi ci sediamo in cerchio ed iniziamo a fare il gioco della verità. La prima domanda capita a Francesco, poi a Sonia e dopo a me.

"Karen ora dovrai dirci se ti sei mai innamorata o presa una cotta." Afferma Nick.

"Mai. Non mi sono mai innamorata."

"Non è possibile!" Esclama il ragazzo di mia sorella.

"Guarda che è vero!" Ribatto io.

"Nick non crederle. L'altro giorno è arrivata al lavoro e stava al settimo cielo. Aveva fatto pace con un amico..." Sonia mi fa l'occhino per poi ridere alquanto divertita.

"Karen devi dirmi qualcosa?" Mi domanda mia sorella.

"Non vorrai credere a Sonia. Ero felice perché avevo fatto pace con un AMICO."

"Si come no!" Ribatte la mia amica.

"A-M-I-C-O. Capisci il significato di questa parola?"

"Si, si."

Scoppiamo a ridere ed adesso tocca a Francesco. Devo ammettere che avverto una strana sensazione come se qualcuno mi stia osservando. Con una scusa credibile mi alzo e mi allontano dal gruppo. Ancora una volta Nick mi ha salvato dalle grinfie di Max! Cammino per circa dieci minuti e poi mi siedo. Tutto ad un tratto si mostra davanti a me Axel. Mi alzo e lui mi guarda furente.

"Axel qualcosa non va?" Gli chiedo preoccupata.

"Questo dovrei chiedertelo io. AMICO. Ti dice niente?"

"Axel sei stato tu a dire che nessuno deve sapere di noi. Adesso mi vieni a fare la parte?" Domando incredula ed irata.

"Perché hai detto che non ti sei mai innamorata?"

"Perché se avrei detto di sì, i miei amici mi avrebbero tartassato di domande."

"Non trovare scuse. Brize ha ragione! Io mi sono innamorato di una ragazza che non sa nulla dell'amore."

"Axel stai bene?"

"Una meraviglia!" Sbraita fuori di sé.

"Tu sei stato il primo a non dire nulla a nessuno e per di più mi hai proibito di dire della nostra relazione agli altri. Cosa vuoi da me? Che dica che sono follemente innamorata di un tipo senza poter dire chi sia?"

"Non è questo che ho detto che devi riferire."

"Io non sono il tuo burattino! Se tu preferisci i consigli di quella gatta morta, allora fai pure." Sospiro pesantemente. "Mi hai deluso, Axel."

Mi volto di spalle mentre una lacrima solitaria mi solca il volto bianco. Lui si avvicina, lo sento, lo percepisco però poi, tutto ad un tratto, si allontana.

"Mi è così difficile. Da quando sono diventato re, mi sembra di impazzire. Io devo seguire il regolamento di corte, non posso..."

Mi giro e lo fisso con un'intensità disarmante.

"Axel finiamola qui. Non voglio vivere così, con una persona che vuole comandare e tenere le preoccupazioni per sé. Io non ce la faccio." Ammetto con il cuore infranto.

Corro verso i miei amici mentre le lacrime fuoriescono senza che io possa far nulla. Sonia appena mi vede, mi fa entrare in tenda. Non mi domanda nulla, ma mi culla tra le sue braccia. La ringrazio mentalmente perché ora come ora non ci riuscirei a raccontarle tutto. Non posso crederci! Ho appena lasciato Axel! Lo amo con tutta me stessa, ma lui ultimamente è sempre più distante e non riesco proprio a capirlo. Quando mi ha detto che preferisce ascoltare Brize, ho sentito lo stomaco trafitto da mille coltelli. Singhiozzando, mi addormento tra le braccia della mia amica.

Patto di Sangue---Segreti rivelati (In Revisione)Where stories live. Discover now